Forse le future generazioni sono meglio di come vogliono farci credere!
Ancora una volta il web ci permette di assistere ad una gara: non la solita gara agonistica fatta di sponsor extra lusso e top model di contorno. Ma una vera e propria gara campestre, una gara che inneggia alla vita: quella affrontata da Matt decidendo di partecipare con coraggio alla corsa della sua scuola.
Arriva ultimo, perchè il lieto fine non sempre esiste, eppure è ultimo solo se facciamo caso al cronometro perchè in realta arriva primo trionfando per la sua contagiosa voglia di vivere e la sua umanità.
Di Matt non si conosce il cognome, si sa che frequenta le scuole elementari “Colonial Hills” di Worthington (Ohio), che ha un viso angelico come tutti i bambini alla sua età tratti esili, gentili e allo stesso tempo capaci di trasmettere una grande forza.
È affetto da una grave forma di paralisi spastica cerebrale, non riesce a controllare e comandare gli arti. Ecco perchè osservandolo per la prima volta, si nota passo dopo passo tutti gli sforzi che fa nel semplice camminare, barcollando come se avesse trampoli incerti al posto delle gambe, ma senza mai fermarsi.
Matt non si ferma, non si fa distrarre dalla folla perchè crede in se stesso e nelle sue gambe. Ci crede, altrimenti non si sarebbe iscritto alla gara dei quattrocento metri piani dei giochi della gioventù del suo istituto: 200 metri, da correre sull’erba alta per due volte. E su quella distesa di erba ci sono solo lui e la sua sfida.
Matt sta per completare il primo giro, ma gli altri sono già arrivati al traguardo.
Matt rallenta e quasi si ferma mentre gli si avvicina il suo insegnante: non sappiamo cosa si dicano, qualunque cosa sia Matt fa un cenno col capo e riprende la sua corsa, taglia il traguardo e prosegue per il secondo giro.
Ma in questo secondo giro non è piu solo: quasi cinquanta bambini dietro la sua schiena lo spingono con le loro voci, scandendo in coro il suo nome, battendo le mani quasi a volergli tenere il tempo, supportandolo fino al taglio del traguardo, ed infine travolgendolo in un abbraccio che rappresenta la vera vittoria: la scomparsa di ogni pregiudizio davanti alla diversità, la dimostrazione che essere se stessi sempre premia…e diventa contagioso!!!
(foto di The World According To Marty su Flickr)
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Valentina
dice:Dimostrazione di come la forza di volontà e la voglia di vivere superano qualunque ostacolo! complimenti a questo ragazzino che ha dato una lezione di vita a molti!