La Moringa

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Nota come l’albero della Vita, la Moringa Oleifera, è considerata la pianta pioniera della lotta alla fame ed alla povertà. La Moringa oleifera è una pianta originaria delle zone calde ed aride dell’India; in inglese viene chiamata horseradish tree ovvero albero del ravanello, per via dell’odore intenso di ravanello derivante dalle sue radici, ma in […]

Nota come l’albero della Vita, la Moringa Oleifera, è considerata la pianta pioniera della lotta alla fame ed alla povertà.
La Moringa oleifera è una pianta originaria delle zone calde ed aride dell’India; in inglese viene chiamata horseradish tree ovvero albero del ravanello, per via dell’odore intenso di ravanello derivante dalle sue radici, ma in realtà non deriva dalla famiglia delle Crocifere ma dalla famiglia delle Moringacee: ha un’ottima resistenza la caldo e all’arido, viene considerata di enorme potenziale per combattere fame e povertà. Secondo il Ministro dell’ Agricoluta della Sierra Leone, Sam Sesay è “la pianta più nutriente sulla Terra e ogni parte della pianta ha valori nutritivi e medicinali che hanno le proprietà per curare ben oltre 300 malattie, inclusi ipertensione e diabete“.
Ogni parte della Moringa oleifera è commestibile, sia fresca, che cotta o conservata per mesi all’aria aperta; i semi possono essere mangiati freschi oppure tostati (hanno il sapore dei ceci), i fiori hanno un sapore simile a quello dei funghi e possono essere mangiati in insalata e le radici sono usate come condimento simile al rafano. Le foglie contengono il 25 % in peso di proteine (piú delle uova ed il doppio del latte di mucca), il quadruplo di vitamina A delle carote, quasi otto volte la vitamina C delle arance, il triplo del potassio delle banane (dati reperibili qui).
La pianta produce lunghi baccelli che hanno il sapore degli asparagi, nella medicina Siddha sono considerati dei potenti afrodisiaci per ambedue i sessi. Dai semi viene estratto l’acido oleico prezioso olio insaturo dolce e saporito perfetto per l’alimentazione umana. Estratti gli oli dai semi, la pasta che residua contiene il 60% delle proteine pregiate che comparato con il quantitativo prodotto della soia che raggiunge il 35%, la rende una pianta dall’enorme potenziale per combattere la malnutrizione.
La farina dei semi è un’elettrolita catturante ed agglutinante, viene utilizzata attualmente per purificare l’acqua grazie ad un processo poco costoso che riduce i batteri presenti nell’acqua del 90% senza l’utilizzo di alcun filtro aggiuntivo, per questo motivo viene anche chiamata albero dell’acqua pulita. Non da ultimo è stato di recente individuato l’uso dell’ olio di Moringa come potenziale sorgente di carburante biodiesel (testo integrale dello studio disponibile qui).
La Moringa oleifera, è stata importata in Sierra Leone nel 2001 e si sta facendo strada in Africa come opportunità per migliorare le condizioni di salute e limitare la malnutrizione nelle comunità piú povere. Attualmente è l’India che detiene il primato di produzione di Moringa oleifera, circa 1,3 tonnellate all’anno di frutti da un’area di 380 km quadrati.
É possibile coltivarla: attenzione perché non resiste a temperature sotto lo zero, raggiunge un’altezza fino ad otto metri, si adatta a qualsiasi terreno purché ben drenato e moderatamente concimato, si riproduce per seme e fa di bellissimi fiori. É anche acquistabile on line, sotto forma di polvere solubile (come la spirulina) da aggiungere ai vostri green smoothies, centrifugati, minestre, insalate.
(foto di Mauricio Mercadante su Flickr)
 

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Un commento “La Moringa”

  • Le foglie di Moringa sono eccezionalmente ricche di molti importanti nutrienti come la vitamina C, la vitamina B6, il ferro, la riboflavina (B2), la vitamina A, la proteina e il magnesio.

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