NEW YORK – La Philip Morris, la multinazionale americana delle sigarette del gruppo Altria, rischia il fallimento. L’allarme arriva dall’agenzia di rating Standard&Poor\’s in seguito all\’annuncio dell\’azienda di non riuscire a raccogliere risorse sufficienti per sopportare il bond da 12 miliardi di dollari impostole, lo scorso 21 marzo, da una Corte statale dell\’Illinois.
In quella data, infatti, il giudice Nicholas Byron aveva condannato la produttrice delle sigarette Marlboro al risarcimento di 10,1 miliardi di dollari per avere fuorviato i fumatori americani convincendoli – grazie a iniziative pubblicitarie – del minore nocività delle sigarette \’light\’ e aveva imposto alla Philip Morris di iscrivere una obbligazione da 12 miliardi di dollari (comprensiva di penale e interessi) a garanzia dei cittadini in pendenza dell\’appello presentato immediatamente dalla stessa Philip Morris.
Un\’obbligazione che la società ha reso noto di non potere sostenere e che adesso minaccia, addirittura, di spingerla verso un ipotetico fallimento.
Lo scorso venerdì, la Standard&Poor\’s – come riportato dai network televisivi e dalla stampa – ha informato l\’azienda di essere pronta a ridurre il rating sul suo titolo al livello di \’junk status\’ e ha osservato come – se non vi sarà una diminuzione economica del bond – Philip Morris \’\’possa iniziare a considerare la bancarotta un\’opzione\’\’.
Sulla piazza di Wall Street, il titolo Altria (holding che controlla Philip Morris) sta perdendo l\’11,9% a quota 28,30 dollari, intorno alle 10,20 americane, le 17,20 italiane.
Tratto da: www.ilnuovo.it
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