La Regione Toscana “libera i cacciatori”

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La Regione Toscana autorizza gli "abbattimenti selettivi" infischiandosene del decreto che vede tutti noi cittadini "uguali" nel dover rispettare il "lockdown". Lo denunciano in una nota congiunta le associazioni ambientaliste ed ecologiste Enpa, Lac, Lav, Lipu e Wwf Italia che ricordano quanto sia ingiustificata un'autorizzazione di questo tipo, specie in un periodo ad alto rischio per la salute della popolazione.

La Regione Toscana ha interesse a non inimicarsi le lobby venatorie e libera i cacciatori in un territorio dove gli animali sono in piena stagione riproduttiva.

A rischio uccisione: caprioli, cinghiali, volpi, piccioni, minilepre e persino lo storno, che necessiterebbe comunque di una specifica e ben motivata delibera di “prelievo in deroga” ai sensi della Direttiva europea Uccelli” 2009/147/Ce.

A denunciare quanto fatto dalla Regione Toscana sono le le associazioni ambientaliste ed ecologiste EnpaLac, LavLipu e Wwf Italia che in una nota congiunta scrivono:

Mentre i cittadini sono chiamati al rigoroso rispetto delle ordinanze restrittive legate all’epidemia da Sars-Covid-2, la Regione Toscana regala alle guardie venatorie volontarie in possesso di licenza di caccia (quindi ai cacciatori) previa “autorizzazione” della polizia provinciale, il privilegio di poter circolare liberamente sul territorio regionale con il pretesto di compiere abbattimenti di fauna selvatica considerata dannosa, violando così i principi dei decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri che hanno già escluso ogni attività connessa alla caccia nel quale ricade anche il controllo faunistico, regolamentato dalla legge 157 del 1992 sulla tutela della fauna.

Le associazioni a questo punto si domandano se non sia un “Provvedimento a favore della lobby dei cacciatori”, ma se così fosse, non deve il Governo prendere dei provvedimenti?

Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana

Le associazioni continuano:

Nell’ordinanza emanata dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, assistiamo al solito elenco di pretestuose e generiche motivazioni, dalla sicurezza stradale (in un periodo dove non circola quasi nessuno) alla tutela delle produzioni agricole. Peccato che essa non citi il ricorso ad alcun sistema di prevenzione, obbligatorio e prioritario per la legge 157 rispetto agli abbattimenti. Inoltre, la legge nazionale sopra citata non contempla affatto nel controllo faunistico l’ausilio di volontari, siano essi guardie venatorie o meno: queste ultime possono infatti essere coinvolte solo se dipendenti dalle amministrazioni provinciali. Tanto meno esiste alcun potere di delega, da parte delle polizie provinciali, all’arbitrario ricorso a figure private per compiere gli abbattimenti. Evidentemente, la Regione Toscana ancora una volta dichiara guerra agli animali al fine di accontentare le lobby venatorie. Neanche le sei sentenze della Corte Costituzionale, che rendono illegittimo il ricorso a figure private per compiere inutili ed ingiustificabili abbattimenti, sono state sufficienti per costringere il mondo della caccia al rispetto delle regole nazionali. Cosa ancora più grave, neanche una pandemia che rende i cacciatori potenziali veicoli del nuovo coronavirus, più liberi degli altri cittadini che invece si impegnano a rispettare le restrizioni imposte in questo drammatico periodo.

Con l’augurio che questa ordinanza venga subito bloccata, ci auguriamo che in un periodo di così tanto dolore e insicurezza per il futuro nelle anime di quei cacciatori possa accendersi una luce di cambiamento, che li induca a cessare un’attività così brutale e assolutamente inutile.

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0 commenti su “La Regione Toscana “libera i cacciatori””

  • Sissi Veg

    dice:

    Vergogna tutti chiusi in casa me se imbracci un fucile puoi uscire?
    Maledetti cacciatori per quello che fanno e per quello Che fanno e per quello che rappresentano

  • Renata Balducci

    dice:

    Che Vergogna !
    Ma il
    Governatore Rossi non si rende conto ???

  • Laura Di Cintio

    dice:

    È assolutamente vergognoso, in generale e ancora di più in questo periodo!

  • Daniela

    dice:

    Ma se possono essere veicoli di coronavirus, perchè non si infettano tutti, ma proprio tutti e provino così metà del dolore che infliggono a queste povere anime indifese???….. magari…

  • Sauro Martella

    dice:

    Mai visto niente di più vergognoso. La cultura stessa della caccia e della violenza verso i più indifesi è inaccettabile

    • Sara

      dice:

      Vergogna! La legge è uguale per tutti.. cacciatori a casa!! Io che vorrei correre sto a casa e loro che vanno a uccidere escono. Potere del denaro sulla politica del buon senso e della umanità.

  • Andrea Signori

    dice:

    Ilsig. Martella dice:mai visto niente di piu’ vergognoso. In effetti mandare i malati covid nelle rsa e’ stata una decisione degna di onore… Non so dove l’avete comprata ma sicuramente e’ roba buona.

  • Elisa modugno

    dice:

    Pazzesco, incivile, crudele
    Proprio ora che gli animali si “avvicinano” voi gli sparate
    DISGUSTATA!

  • Nicolina La Ciura

    dice:

    Quando la mala fede da prova di esistere!

    • Anonimo

      dice:

      Fanno schifo tutti, votateli ancora, mi raccomando, state distruggendo la natura, tra incendi, cacciatori, e incivili, poi vi lamentate che i giovani sono disumani, è normale hanno l esempio dei genitori dei nonni, vi auguro tanti incidenti tra voi