La tragica storia dell'elefantessa che non abbiamo voluto raccontarvi subito

È stato molto difficile scrivere quanto appreso nei vari notiziari sulla storia dell’elefantessa che è stata uccisa dall’ennesimo errore (o orrore) umano. Ed è stato ancora più difficile pensare di farlo mentre già tutti ne parlavano, la redazione di Promiseland era in silenzio per metabolizzare l’ennesimo lutto a causa di un’inumanità sempre più diffusa.

Siamo nel Kerala, nel Sud dell’India: un’elefantessa incinta è morta in un fiume dopo aver ingerito un ananas imbottito di petardi che le è esploso in bocca e l’ha condannata a morire di fame, insieme al cucciolo che portava in grembo. Un rapporto preliminare post mortem riporta che l’animale aveva subito lesioni alla bocca, non è stato in grado di mangiare per giorni e ha cercato sollievo nell’acqua di un fiume.

Tantissime in tutto il mondo le dimostrazioni di sgomento alla notizia e tantissimi gli artisti che hanno reso omaggio all’elefantessa e il suo cucciolo sui social, ma questo non può portarla in vita, questo non cambierà la difficile situazione in cui versano gli Elefanti nei loro territori. E per questo quello che forse possiamo fare è aiutare associazioni impegnate nella faticosa “guerra” di salvataggio degli Elefanti direttamente in Africa. Una tra queste associazione che si occupa di far adottare a distanza i piccoli Elefantini orfani ospitati nella sua struttura è la Fondazione The David Sheldrick Wildlife Trust.

Scopri come adottare un elefantino → http://www.sheldrickwildlifetrust.org/html/help.html

Guarda questo video con il dolce Kamok, uno degli elefantini salvati dalla Fondazione

Pagina Facebook della Fondazione

Ecco una selezione delle dimostrazioni artistiche in memoria dell’elefantessa e del suo cucciolo, mai nato, da La Stampa:

L’omaggio degli artisti di tutto il mondo per l’elefantessa incinta uccisa in India

0 commenti su “La tragica storia dell’elefantessa che non abbiamo voluto raccontarvi subito”

Doris
dice:

8 Giugno 2020 alle 8:21

Triste orribile storia umana
Betty Barbieri
dice:

8 Giugno 2020 alle 19:33

L’uomo si evidenzia come sempre per la sua crudeltà.
Renata Balducci
dice:

8 Giugno 2020 alle 23:30

Umani assassini !
Laura
dice:

10 Giugno 2020 alle 9:15

Straziante, non c’è altro da aggiungere.

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