L’amore è…

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  Secondo me amore significa due cose ben precise: 1 Lasciar vivere (in senso letterale) 2 Lasciare liberi Poiché si parla di amore prevalentemente quando parliamo di rapporti, si comprende che è difficile immaginare un amore fra due esseri in cui uno toglie la vita all’altro. In questo caso sarebbe opportuno parlare di odio (verso […]

 

Secondo me amore significa due cose ben precise:
1 Lasciar vivere (in senso letterale)
2 Lasciare liberi
Poiché si parla di amore prevalentemente quando parliamo di rapporti, si comprende che è difficile immaginare un amore fra due esseri in cui uno toglie la vita all’altro. In questo caso sarebbe opportuno parlare di odio (verso se stessi e verso il mondo), oppure di qualche forma di patologia mentale.
Lo stesso dicasi per il secondo punto. Credo che amare un altro essere vivente significhi lasciarlo libero di esprimere appieno la sua natura e le sue attitudini naturali, provando piacere per questo. Accade invece che, anche nel rapporto fra uomini, amore sia scambiato per ossessività, morbosità, gelosia e quindi schiavitù. Oppure potremmo scambiare il nostro piacere di stare con una persona con l’amore, e ricercare questo piacere ad ogni costo, incuranti dei desideri o della volontà dell’altra persona.
Insomma le sfaccettature sono molte. Il discorso può ripetersi quando parliamo del rapporto dell’essere umano con gli altri animali. Ad esempio, se vi recate in una scuderia, troverete tantissime persone che si dichiarano amanti dei cavalli. Forse non sanno che i cavalli sono fatti per correre liberi per chilometri e chilometri.
Basta vedere le loro facce tristi, mentre rinchiusi in stretti box sognano di praterie e spiagge, in attesa del loro “padrone” che venga a dargli una carezza e una carota e a fargli fare una passeggiata, per capire che qualcosa della loro natura è stato violentemente cancellato. Sono tutti cavalli “addestrati” ad essere buoni, ad adattarsi alla presenza umana, ad essere cavalcati, a fare certi percorsi, ad ubbidire a suoni, gesti, tocchi. Insomma ad essere macchine, automi.
Anche qui, facciamo confusione di termini. Sarebbe giusto dire che queste persone amano andare a cavallo (cavallo=macchina!!!), ma non certo che amano i cavalli. Sappiamo inoltre tutti, o quasi, che fine fanno i cavalli improduttivi. Giovani o anziani che siano, buoni o cattivi, gravidi o meno, la loro fine è il macello.


I cavalli sono animali da reddito. Fintanto che servono, bene. Poi anche per loro la triste fine che l’arroganza umana riserva a ciò che non è più utile ai suoi scopi. Accade quindi che gli stessi bambini che accudiscono un cavallo se lo ritrovino poi nel piatto!
Stallando un cavallo nelle scuderie, finanziamo questa pratica barbara, diamo i soldi a chi vede negli animali solo oggetti da sfruttare per poi buttare a proprio piacimento, incurante di qualsiasi legge che non sia quella del soldo.
Io credo che si possa parlare di amore quando, vedendo correre liberi i cavalli nel loro ambiente naturale, proviamo gioia, e non ci assale minimamente il desiderio di possederli fisicamente, di rinchiuderli in un recinto, di schiavizzarli in nome di una nostra visione distorta di un sentimento più che nobile.
Lo stesso può dirsi per gli amanti degli animali in genere, che non esitano però a mangiarseli o ad andare a visitare gli zoo. L’amore umano sembra più legato al profitto, cioè all’utilità, che non al semplice fatto di godere dell’esistenza.
Gli animali e la natura in genere invece ci insegnano l’amore disinteressato. Puoi maltrattare il tuo cane ma lui ti seguirà. Puoi inquinare la terra, ma essa continuerà a dare i suoi frutti. Noi cerchiamo continuamente in nobili libri sacri le risposte all’esistenza, interpellandoci a santi e guru di ogni tipo, adorando le più assurde forme di divinità, e non ci accorgiamo di quanta saggezza (quella che non ha bisogno di parole) ci circonda.
Crediamo di essere “spirituali” perché seguiamo un maestro e adoriamo un crocifisso, e al contempo uccidiamo con noncuranza miliardi di creature indifese. Crediamo di poter trovare in sterili parole barlumi di gioia, ma perdiamo la vera felicità che ci scorre accanto. E continuiamo ad uccidere in nome di dogmi, fedi, credenze. E scambiamo queste perversioni mentali per la più alte verità.
Non sarebbe forse l’ora di volgere lo sguardo a cosa facciamo giornalmente? A cosa abbiamo nei piatti? A come ci rapportiamo con la natura? Non sarebbe l’ora di cambiare i nostri stili di vita, in modo da rendere il nostro fugace passaggio più in armonia con le leggi che regolano il creato? Non sarebbe più utile per tutti distogliere per un attimo gli occhi dai testi sacri e cercare l’amore nei gesti che ogni giorno facciamo, chiedendoci se sono frutto di un’abitudine o di un atto di consapevolezza; di egoismo o di altruismo; di mero interesse personale o generosità?

Non voglio essere amato
di un’amore che imprigiona
sfrutta e uccide

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6 commenti su “L’amore è…”

  • Rosanna

    dice:

    Chi può dimenticare l’Agnello Pasquale sacrificato per amore! ora ci sarà e c’è un’accezione simbolica della frase, ma quel che sappiamo e che l’agnello si uccide e si porta in tavola.
    non voglio dire le cose che si fanno ai propri simili in nome dell’amore. Amore criminale! Cosa vuol dire, che si giustifica il crimine in nome dell’amore o anche dell’onore? Quale amore, quale onore. E’ un giustificare e depenalizzare atti di crudeltà umani.
    Il fatto è che non c’è consapevolezza di quel che si fa, è difficile far qualcosa per la consapevolezza umana. Ogni uno può far qualcosa per se. Non si pensa istantaneamente a se stessi, quando si legge un articolo come questo sopra, ma come ho fatto io si guarda a quel che fanno gli altri e si vuole subito additare e indottrinare. Alla parola consapevolezza mi sono resa conto dell’errore,e guardo dentro me anche se non sono carnivora, non ho sperimentato l’amore puro, quello senza un tornaconto, un amore che mi fa godere della vita e degli esseri senzienti. Ho imparato altre cose chiamate amore, ma amore non erano e non sono. Non posso e non voglio giudicare, anche se l’ho fatto.
    Rosanna

  • Barbara Primo

    dice:

    Infatti spesso non usando un linguaggio corretto si parla di amore per gli animali invece di interesse per gli animali. Al contrario gli animali (penso alla mia cagnolina) ci ubbidiscono per farci piacere: ci amano e ci seguono, loro si che ci amano!

  • Annalisa Ruffo

    dice:

    … è proprio così: gli animali sono capaci di Amore disinteressato, puro, quello con la A maiuscola!

  • EVELYNE

    dice:

    l’amore è una sensazione, se il mentale interviene diventa una elaborazione mentale… perciò l’amore degli animali è il più vero, il più puro, perché non lo fanno passare attraverso la mente…

  • Gigi

    dice:

    L’amore é vita in libertà
    quando la vita é amore …

  • Stefania

    dice:

    Il desiderio dell’uomo non e’ quello di amare le altre creature bensi’ di possederle.
    Anche chi monta un cavallo dice di amarlo ,ma in verita’ lo sta solo usando.Io vorrei camminare a lato di questo bellissimo e fiero essere ,se me lo consentisse,ma mai vorrei cavalcarlo.

I commenti sono chiusi.