Immagina di entrare nel tuo bar di fiducia e di trovare in bella mostra un cartello che annuncia ai clienti una super novità: da oggi, oltre quello standard e quello di soia, è disponibile anche il cappuccino con latte di cane! Sì, probabilmente al solo pensiero hai il voltastomaco, ma lasciaci dire una cosa: non esiste nessuna ragione valida per cui consideriamo “commestibile” il latte vaccino (o di capra), ma inorridiamo all’idea di bere latte di cane, gatto o qualsiasi altro mammifero ci venga in mente.
Non esistono animali “da latte”
Partiamo da un dato di fatto: contrariamente a quello che l’industria vorrebbe farci credere, non esistono animali da latte, ma solo mammiferi che – esattamente come l’essere umano – producono latte dopo una gravidanza. Non esiste nessuna mucca che produca latte spontaneamente, né alcun animale che in natura abbia l’esigenza di essere munto onde evitare malattie o fastidi legati a una produzione di latte incontrollata.
Se questo accade, è solo in allevamento e solo a causa dell’interferenza dell’essere umano, che ha selezionato animali in grado di produrre quantitativi di latte enormi, per soddisfare la richiesta del prodotto.
Focus on: specismo e tradizioni
Fatta questa doverosa premessa, torniamo al focus della questione: perché inorridiamo alla sola idea di un caffè macchiato con latte di gatto?
Alle basi di questo pensiero – del tutto arbitrario – c’è un mix di cultura e specismo: viviamo in una società che ci insegna a catalogare gli animali come amici, cibo, parti di abbigliamento e altro, in base all’utilità che hanno rispetto ai bisogni dell’essere umano. Non c’è nessuna motivazione scientifica per cui “vada bene” bere il latte di mucca, ma non quello di cane, di cavallo o di maiale: semplicemente, la nostra cultura ci ha portato a considerare commestibile il latte di una specie, storicamente vicina all’uomo per “utilità”, e non quella di un’altra. Tutto qui.
Nella cultura occidentale, poi, i cani sono compagni fedeli, ma in alcune zone della Cina – anche se per fortuna il fenomeno è stato fortemente ridimensionato – si dedica persino un intero festival alla loro carne.
Dovremmo inorridire davanti al consumo di qualsiasi tipo di latte animale
Il succo della questione, quindi, è uno solo: non solo davanti a quello dei nostri amici a quattro zampe, come ci piace chiamarli, ma davanti a tutto il latte animale dovremmo inorridire e scegliere di evitarne il consumo. Il latte di mucca, così come quello prodotto da qualsiasi specie non umana, è pensato per i cuccioli, non certo per gli umani.
Abbiamo il dovere morale di liberarci dei paraocchi che ci impongono una visione univoca, granitica e insindacabile del mondo e del nostro rapporto con gli animali, per iniziare a creare un mondo libero e giusto per tutti gli esseri viventi.
Leggi anche: Ma è vero che i vegani amano tutti gli animali?

Scegli i prodotti certificati VEGANOK e sostieni così la libera informazione!