Comunicato del 13 febbraio 2005
La lobby venatoria tenta di liberalizzare la caccia con una legge in discussione in parlamento. Anatre blindate: dai resoconti parlamentari le \”sparate\” del deputato leghista vicentino Vascon.
In questi giorni è in corso una inconsueta maratona parlamentare presso la
Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, per trasmettere all\’aula
di Montecitorio entro il 21 febbraio il solito zuccherino pre-elettorale ai
cacciatori : in questo caso nientedimeno che la completa demolizione della
legge 157 del 1992 che disciplina la tutela della fauna e l\’esercizio
dell\’attività venatoria in Italia.
Da una parte gli articoli \”spara-tutto\” proposti dagli onorevoli di AN e
Lega Nord, dall\’altra molti emendamenti delle opposizioni e di un deputato
di Forza Italia che mirano a contrastare la deregulation proposta in
materia di sconti ai bracconieri, aumento delle specie cacciabili e dei
periodi di caccia.
Ma la \”perla\” di questo tour de force, degno di una legge finanziaria (con
giorni e giorni di monotematiche sedute di commissione, mattino,
pomeriggio e sera, per calendarizzare in aula il provvedimento che
accarezza l\’estremismo calibro 12), l\’ha fornita ancora una volta, il 9
febbraio scorso, il solito deputato leghista, Luigino Vascon.
Al momento di discutere un emendamento della Margherita, recante
l\’applicazione in Italia di un trattato internazionale sulla tutela dei
migratori eurasiatici, che prevede il divieto di impiego di munizioni a
pallini di piombo nelle zone umide (sostituiti da cartucce a pallini
d\’acciaio, da molti anni in uso in Usa, Canada, Danimarca e Australia,
quando si cacciano gli acquatici in stagni e paludi), è scattato il
diniego della maggioranza.
Niente proibizione dei pallini di piombo nella caccia agli acquatici.
Rimanga pure il fenomeno del saturnismo per anatre ed altri uccelli
selvatici, che ingoiano inavvertitamente i pallini di piombo scambiandoli
per sassolini, intenzionalmente ingeriti per favorire la \”macinazione\”
del cibo nel ventriglio.
La motivazione del \”niet\” l\’ha fornita l\’esperto cacciatore Vascon, con
questa sparata: \”le piume delle anatre sono impermeabili e per scalfirle
si può utilizzare unicamente il piombo (sic !)\”.
Vaglielo a spiegare che in mezzo mondo esistono alternative commerciali
che evitano che, agli abbattimenti diretti di uccelli acquatici, si aggiunga
anche una mortalità indesiderata di migliaia di animali a causa dei
quintali di piombo rilasciati dall\’attività venatoria nelle zone umide,
che restano sui fondali per decenni…
Andrea Zanoni, presidente della LAC, rivolge pubblicamente una domanda
all\’Onorevole Vascon: \”Onorevole Vascon, a quando una vacanza in Iraq
debitamente protetto da un manto corazzato di penne d\’anatra ?\” e
commenta: \”La Lega, con il tentativo di Vascon di liberalizzare la caccia
abolendo i reati venatori, allargando la stagione di caccia, inserendo
specie protette fra gli uccelli cacciabili, non smentisce le posizioni di
estremismo venatorio, dimenticando che i veneti sono per l\’80% contrari
alla caccia e che i cacciatori rappresentano una percentuale di cittadini
da \’prefisso telefonico\’, lo 0,8%. Spero quindi che gli elettori il
prossimo 3 e 4 aprile diano una sonora lezione alla Lega e ad AN, per
queste posizioni distruttive di un patrimonio di tutti, qual è la fauna
selvatica\”.
Fonte: LAC Lega Abolizione Caccia – Sezione del Veneto.
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