L\’impresa di una economia diversa

Promiseland -

Anche quest’anno il meeting di Cernobbio avrà un contraltare: a Parma dal 3 al 5 settembre la II edizione di \”L’impresa di un’economia diversa\”. Parleremo di spesa pubblica, leva fiscale, responsabilità di impresa per la costruzione di un’economia diversa. Sbilanciamoci è una campagna promossa da oltre trenta organizzazioni della società civile che analizza gli orientamenti […]

Anche quest’anno il meeting di Cernobbio avrà un contraltare: a Parma dal 3 al 5 settembre la II edizione di \”L’impresa di un’economia diversa\”. Parleremo di spesa pubblica, leva fiscale, responsabilità di impresa per la costruzione di un’economia diversa.

Sbilanciamoci è una campagna promossa da oltre trenta organizzazioni della società civile che analizza gli orientamenti di politica economica che emergono dalla legge Finanziaria e dal Bilancio dello Stato e sviluppa proposte alternative, puntuali e sostenibili su come usare la spesa pubblica per la società, l\’ambiente e la pace.

Punto di partenza di Sbilanciamoci è la necessità di cambiare radicalmente la prospettiva delle politiche pubbliche e di rovesciare le priorità economiche e sociali partendo da un’idea di sviluppo centrato sui bisogni dell’uomo anziché sulle esigenze dell’economia e del mercato. Uno sviluppo non misurabile con i vecchi indicatori economici e monetari, primo fra tutti il Prodotto interno lordo, ma con nuovi parametri che assumano come priorità lo stato dell\’ambiente, l\’equità nella distribuzione delle risorse, lo sviluppo umano, la qualità sociale. Per questo nel 2003 Sbilanciamoci ha iniziato ad elaborare indicatori originali di sviluppo suddivisi per Regione (QUARS, Qualità Regionale dello Sviluppo).

Questo tipo di lavoro non è nuovo per le organizzazioni della società civile. L\’esperienza decennale di Venti di pace, campagna per la riduzione delle spese militari, le iniziative di Legambiente e del WWF per la protezione dell\’ambiente, la Campagna per la riforma della Banca Mondiale, solo per citarne alcune, sono da sempre orientate ad un approccio che unisce l\’elaborazione di politiche alternative, le pressioni sul Parlamento e la mobilitazione dell\’opinione pubblica. L’originalità di Sbilanciamoci consiste nella scelta di collegare tra loro queste iniziative, dare omogeneità alle proposte, inserirle in un contesto complessivo di analisi e verifica dei comportamenti del governo, tracciare scenari alternativi proponendo misure praticabili da subito. La peculiarità di Sbilanciamoci è insomma quella di evitare qualsiasi forma di corporativismo e di elaborare richieste a beneficio dell’intera comunità. Ciò è oggi quanto mai importante e urgente.

Tra gli effetti della globalizzazione neoliberista va infatti compresa anche la creazione del falso mito della inefficacia dell\’azione politica nazionale, costretta ad assecondare le forze \”globali\” dei mercati, che qualcuno ancora considera capaci di autoregolarsi. Negli ultimi due decenni i poteri dei mercati, delle imprese e dell\’economia si sono rafforzati a danno della sfera pubblica e della società provocando conseguenze molto pesanti sulle prospettive di sviluppo sostenibile, sull\’occupazione e sul lavoro, sulla qualità sociale e sull\’ambiente e aggravando le disuguaglianze all\’interno dei paesi, tra centro e periferie del mondo. Da questo punto di vista Sbilanciamoci esprime lo spirito del movimento che ha scelto di stare dalla parte delle vittime del modello neoliberista, in casa nostra come in tutto il mondo.

Ogni anno Sbilanciamoci pubblica in un rapporto le sue analisi e le sue proposte. Quest’anno l’organizzazione della tre giorni di Bagnoli \”L’impresa di un’economia diversa\” ha consentito un ulteriore salto di qualità: il confronto tra economisti, sociologi, sindacalisti e movimenti ha permesso di sviluppare l’analisi dei processi di globalizzazione, della crisi del sistema industriale italiano e delle possibili alternative

Tratto da: www.sbilanciamoci.org


(inserito da MP)

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