Con una mossa auspicabile in ottica etica e sostenibile, LinkedIn – la piattaforma utilizzata principalmente per stringere rapporti professionali – ha comunicato di aver trasformato il menu della propria sede principale a San Francisco affinché accogliesse una maggioranza di opzioni plant-based. Una scelta salutata con ottimismo sia fuori che dentro all’azienda, visto che i dipendenti si sono dimostrati molto favorevoli alla novità.
Il menu principalmente plant-based nel quartier generale di Linkedin
L’azienda californiana, per diminuire il proprio impatto sul Pianeta, sull’ambiente e sugli animali ha avviato una collaborazione con Good Eating Company e ha aderito al programma alimentare ideato da Greener by Default, azienda specializzata nel guidare organizzazioni e brand verso scelte alimentari più consapevoli e sostenibili.
Da qui, la scelta di introdurre un menu vegetale almeno per il 65% nella sede principale di LinkedIn e di bandire il latte vaccino in favore del latte d’avena, oggi scelta predefinita negli uffici di San Francisco. È bene specificare che sì, il menu dei punti di ristoro di Linkedin include ancora piatti che contengono ingredienti di origine animale, ma questi ora sono la minoranza e fanno parte solo di un piatto alla settimana. Si spera che partendo da questo primo step “plant-based”, i dipendenti di LinkedIn saranno sempre più spinti a scegliere intuitivamente le opzioni plant-based anche quando vengono serviti carne, pesce o piatti con altri derivati animali.
Spostare il focus dai piatti animal-based a quelli plant-based affinché diventino la scelta di default
Per ribaltare lo status quo, Greener by Default ha sviluppato un programma che ha invertito la proporzione, dando sempre più spazio nei menu aziendali a piatti senza carne, sostituendo man mano i piatti che prima ne contenevano con alternative plant-based per tutto il 2022. Durante il processo, GBD ha avviato dei sondaggi tra i dipendenti di LinkedIn per scoprire cosa ne pensassero delle nuove voci del menu: ebbene, i piatti plant-based sono stati apprezzatissimi, tanto da spingere GBD e LinkedIn ad aumentare sempre più il numero di pietanze esclusivamente vegetali sui menu aziendali.
LinkedIn punta a portare avanti questa scelta anche negli altri uffici dell’azienda
Alla fine di un primo periodo di prova di tre mesi, l’equilibrio precedente era stato ribaltato. La chiave di volta? Il fatto di aver continuato a servire piatti popolari ma in versione plant-based. Il successo di questa iniziativa ha motivato LinkedIn a replicarla negli altri uffici del brand nel mondo.
“Quando un trendsetter come LinkedIn mostra che le persone sono felici di mangiare alimenti a base vegetale quando sono accessibili e attraenti, si tratta di un enorme balzo in avanti per una cultura alimentare più sostenibile”, ha dichiarato a Plantbased News Katie Cantrell, CEO di Greener by Default.

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