Londra: lo chef stellato Alexis Gauthier converte il suo ristorante in chiave 100% vegetale

Convertire l’offerta del proprio ristorante in chiave vegan si può! Succede a Londra, dove lo chef francesce Alexis Gauthier abbandona la cucina tradizionale francese per reinventare un menù completamente vegan. Lo chef stellato Michelin Alexis Gauthier è uno dei nomi più cliccati in questi giorni dagli utenti della rete per la coraggiosa scelta di conversione […]

 
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Foto credit: luxurylondon.co.uk

Convertire l’offerta del proprio ristorante in chiave vegan si può! Succede a Londra, dove lo chef francesce Alexis Gauthier abbandona la cucina tradizionale francese per reinventare un menù completamente vegan.

Lo chef stellato Michelin Alexis Gauthier è uno dei nomi più cliccati in questi giorni dagli utenti della rete per la coraggiosa scelta di conversione dell’offerta del suo ristorante londinese Gauthier Soho, proponendo un menù totalmente vegetale. Ha deciso di rivoluzionare il menù e l’esperienza della sua attività lasciandosi completamente alle spalle la tradizione culinaria basata su prodotti di derivazione animale. Prima del cambiamento offriva una cucina tradizionale francese ricca di burro, latte e carne.

Dopo la decisione dello chef di diventare vegano, è stato naturale per lui riformulare un’offerta in linea con la sua presa di posizione etica: ha ricevuto molte critiche per questa sua scelta ma ha deciso che la miglior strategia sarebbe stata quella di lanciare il menù vegano indipendentemente dall’opinione dei consumatori.

Sulla sua pagina Instagram dice in occasione della giornata mondiale della Terra che si è svolta il 22 Aprile:

#Earthday dobbiamo ricordare che diventare vegani ridurrà l’impatto sui gas serra dell’87%. Salverà anche la vita di miliardi di piccoli cuccioli amorevoli, premurosi e pieni di speranza. È ora di dare forma a un futuro che rispetti la vita di tutti. Siamo gentili con il pianeta, gli animali e la generazione futura. #veganfortheanimals

Il menù, sarà caratterizzato da una cucina sperimentale a base vegetale senza però trascurare la raffinatezza dell’esperienza culinaria.

La decisione segna un cambiamento significativo nel modo in cui viene vista la cucina raffinata, in particolare da uno chef noto per il suo utilizzo di prodotti animali convenzionali.

In una intervista rilasciata per il magazine Big Hospitality ha dichiarato:

“Da diversi anni e negli ultimi cinque anni almeno tutto lo sforzo creativo è andato ai piatti vegani. Non ci sono prodotti di origine animale nel ristorante. Anch’io sono vegano. Non sarebbe etico per me trarre profitto dalla vendita di animali morti.”

A proposito dell’impiego di fake meat per le preparazioni ha spiegato:

“Le cose stanno cambiando velocemente. Proviamo molti prodotti vegani. Questi sono nuove opzioni che ci consentono di portare i prodotti vegetali a un pubblico molto ampio e ad un prezzo inferiore. Sempre più persone stanno seguendo un percorso per diventare vegani. Sono consapevoli che la situazione attuale è direttamente connessa al nostro rapporto con gli animali. L’ho già detto e lo ripeto: dobbiamo lasciarli in pace.”

Piatto realizzato dallo chef Guathier. Credit foto: standard.co.uk

Il ristorante londinese segue un trend sempre più rilevante di riconversione delle attività di ristorazione anche ad altissimi livelli. A Gennaio di quest’anno ad Ares, vicino a Bordeaux, ha fatto il giro del mondo la notizia del primo ristorante vegano francese ad aver ottenuto una stella Michelin. Si tratta di “Ona” (acronimo di Origine Non Animale), ristorante gestito dalla chef e imprenditrice Claire Vallée, nel quale vengono serviti esclusivamente piatti gourmet 100% vegetali. Un’attività che ha aperto i battenti nel 2016, dopo che l’ex archeologa è diventata vegana e ha scelto di lasciare la propria carriera per dedicarsi alla cucina. Il tutto, grazie a una raccolta fondi e un prestito riservato a imprese “green”, perché gli istituti finanziari tradizionali ritenevano che le prospettive per il veganismo e il cibo a base vegetale fossero troppo incerte.

Francia: per la prima volta una stella Michelin va a un ristorante vegano

Il contesto: ristorazione e offerta vegan

La ristorazione è un settore in cui c’è spazio per innovazione e sperimentazione. Cresce l’attenzione, cresce il numero di vegani e cresce di conseguenza anche l’interesse del mondo del food ad offirre menù e servizi cruelty free. Un dato su tutti: questo 2021 si è aperto con un record di adesioni al Veganuary, un’iniziativa globale che dal 2014, invita le persone a mangiare vegetale per il mese di gennaio. Quest’anno l’iniziativa ha coinvolto un picco di quasi 600.000 persone nel mondo e oltre 30.000 solo in Italia.

Nel report di campagna del Veganuary 2021 compaiono dati molto rilevanti per ciò che concerne la ristorazione:

  • L’hashtag #veganuary ha ottenuto oltre 170 milioni di visualizzazioni sulle piattaforme social;
  • 259 nuovi menù vegetali sono stati lanciati nel solo mese di Gennaio dai ristoranti e dalle catene che hanno partecipato all’iniziativa

E in Italia? Il territorio italiano per tradizione culinaria, vanta moltissimi piatti già naturalmente vegan. La ristorazione approccia l’offerta vegetale muovendosi tra due opzioni possibili: rivisitare in formula vegan le preparazioni tipiche oppure creare qualcosa di totalmente nuovo, riscrivere i paradigmi delle ricette che conosciamo per proporre, partendo da ingredienti semplici, preparazioni originali. Per ciò che riguarda la cucina “veg” di alto livello, non mancano nomi importanti: sulla Guida Michelin è presente da anni ilristorante “Joia” dello chef Pietro Leeman. Parliamo di un locale inaugurato a Milano nel 1989, premiato con la stella Michelin nel 1996, aggiudicandosi così anche il titolo di primo ristorante vegetariano stellato d’Europa. Ad oggi, rimane l’unico ristorante vegetariano (non vegano!) in Italia. Importante anche la presenza nella Guida Michelin, per due anni di seguito, delristorante varesino “Vero”, dello chef Davide Maffioli. Anche se adesso ha chiuso i battenti, questo locale rimane per ora il primo e unico ristorante interamente vegano in Italia ad aver ottenuto questo riconoscimento.

 

 

 

 

 

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