L’atleta Lucio Derin, membro del comitato sportivo di Associazione Vegani Italiani Onlus ed accreditato VEGANOK, ci manda il resoconto delle ultime competizioni ciclistiche alle quali ha preso parte in questo periodo.
“In queste settimane ho preso il via a cinque gare di Mountain Bike, di cui quattro Cross Country (XCO) e una Granfondo: l’XCO di Nalles (BZ) valido come prova degli Internazionali d’Italia, l’XCO di Montichiari (BS) valido come UCI World Junior Series, l’XCO di Balangero (TO) campionato regionale piemontese, l’XCO di Tremosine (BS) di caratura nazionale e la Granfondo “Andora Race” (SV).
La mia forma fisica sta migliorando sensibilmente gara dopo gara, e sto recuperando bene dall’infortunio di questo inverno!
A Nalles, nonostante l’alto livello della gara e la mia preparazione non ottimale, sono entrato nella prima metà classifica; la gara si svolgeva in un fantastico percorso caratterizzato da tratti nei filari di meleti in fiore!
A Montichiari sono stato rallentato da alcuni problemi meccanici, ma sono comunque riuscito a portare a termine in buona posizione la gara, che vedeva al via più di 200 atleti da tutto il mondo!
Nelle ultime due gare di XCO le mie prestazioni sono state più soddisfacenti: a Balangero ho terminato in nona piazza e a Tremosine, gara di livello più elevato, ho colto il 20° posto, dopo una bella partenza che mi ha visto compiere il giro iniziale nei primi 10! Grazie a questi due risultati ho guadagnato i primi punti per il Ranking Nazionale, che non ero ancora riuscito ad acquisire per via della forzata lontananza dalle gare causata dall’infortunio.
Per concludere al meglio queste cinque settimane il risultato migliore l’ho colto alla GF di Andora: nonostante le granfondo non siano la mia specialità principale, sono riuscito a conquistare una fantastica vittoria di categoria e un importante 11° posto assoluto!
Dopo una partenza un po’ sofferente, ho condotto la seconda metà gara in rimonta passando dalla 5^ alla prima piazza!
La gara durava circa 2 ore, ben 30 minuti in più della specialità a cui partecipo solitamente, ma mi sono sentito molto bene proprio nelle ultime fasi: anche qua, indubbiamente, la ricchezza di micronutrienti della dieta Vegan mi ha salvato dall’insorgere di crampi e affaticamento!
In tutte le gare la costante è stata il divertimento, garantito dai percorsi fantastici, dal confronto con atleti di ogni nazionalità e dall’atmosfera festosa tipica di ogni competizione in MTB!
Sono molto contento di come il mio fisico stia reagendo alle tante ore di allenamento settimanale e di come mi stia riprendendo dai postumi dell’infortunio.
Il regime alimentare Vegan si è rivelato molto adatto ai miei impegni, soprattutto per la sua leggerezza e rapida digestione (fondamentale nei week-end di gara, come spiegherò nel prossimo articolo) e per le proprietà degli alimenti vegetali che mi garantiscono un funzionamento ottimale del metabolismo.
Prima di entrare nei dettagli e fornire qualche consiglio per ottenere il massimo da un’alimentazione vegetale, vorrei spendere, in questo articolo, qualche parola sulle motivazioni alla base del Veganesimo e su come siano molto compatibili con lo spirito della Mountain Bike!
Nel mio caso, ho deciso di passare da Vegetariano a Vegan dopo 4 mesi di ricerche, e le ragioni che mi hanno spinto in questa direzione vanno ben oltre i motivi salutistici.
Le motivazioni della mia scelta sono essenzialmente tre, e sono tutte ascrivibili al campo dell’etica.
Anzitutto, il Veganesimo è una logica conseguenza dell’inclusione di tutti gli esseri senzienti nella nostra considerazione morale!
Non significa, quindi, semplicemente “amare gli animali”: significa riconoscere che anche gli animali hanno interessi (quantomeno quello di non soffrire e di continuare a vivere) e che noi abbiamo il dovere di considerare tali interessi quando li coinvolgiamo nelle nostre azioni.
Essere Vegan significa svegliarsi ogni giorno con l’obbiettivo di causare meno sofferenza possibile!
E questa non è una semplice scelta dietetica, ma un’attitudine di vita, una filosofia!
In aggiunta al rispetto per ogni essere vivente, ho sempre avuto un profondo rispetto per la Natura nella sua totalità.
Un ruolo importante sotto questo aspetto lo ha giocato la MTB: grazie a lei sono sempre immerso nella Natura, scopro nuovi luoghi meravigliosi e, inevitabilmente, percepisco un forte senso di appartenenza ad essa.
In chiave ecologica, le conseguenze del Veganesimo sono tantissime.
Ad esempio, riduce lo spreco di acqua potabile e di energia elettrica e abbatte le emissioni di gas serra (attribuite, a seconda delle fonti, tra il 30 e il 50% agli allevamenti intensivi).
Inoltre implica una biodiversificazione dell’agricoltura e favorisce un’economia eco-sostenibile ridimensionando e convertendo al biologico la produzione.
Tutte tematiche che si conciliano bene con il ciclismo, essendo la bicicletta il mezzo ecologico per eccellenza!
Infine, diventare Vegan mi ha permesso di contribuire anche alle campagne umanitarie, dalle quali non potevo sottrarmi, contribuendo a redistribuire la produzione vegetale mondiale (ad oggi destinata per più del 30% agli animali da allevamento intensivo) combattendo così la fame nel mondo, e favorendo un’economia equa e solidale.
Diventare Vegan, in sintesi, mi ha permesso di agire per migliorare molte problematiche che affliggono questo mondo, verso le quali non potevo restare indifferente!
Mountain Bike e Veganesimo veicolano entrambi, se praticati con passione, grandi ideali di libertà, non violenza, pace e rispetto.
Il ciclismo è una metafora della vita, dove a rendere nobile un corridore sono la sua correttezza, la collaborazione, l’empatia e il rispetto, più che le sue vittorie; tutti valori ricorrenti anche nel Veganesimo.
Per questo motivo ho deciso di intersecarli, sperando che l’uno tragga spunto e forza dall’altro: praticare MTB solo a scopo agonistico mi sembrava fine a sé stesso; d’altro canto, la mia intenzione di collaborare alla causa Veg rendeva necessario un mezzo divulgativo caratteristico, che potesse suscitare curiosità. Un binomio ideale!
Infine, dato che il Veganesimo porta con sé ideali pacifisti e nonviolenti, il mio obbiettivo non è imporre la mia scelta agli altri.
Il mio unico obbiettivo è informare su questa scelta usando come mezzo (letteralmente e metaforicamente) la Mountain Bike; una volta che le persone saranno informate e avranno incluso gli animali nella loro sfera morale, sono fiducioso che la loro empatia basterà a spingerle nella giusta direzione.
Nel prossimo articolo racconterò come si saranno svolte le gare che mi appresto ad affrontare e spiegherò come nutrirsi durante i giorni che precedono una competizione, spesso ricchi di impegni che distolgono la nostra attenzione dall’alimentazione; tuttavia, rimanere correttamente alimentati significa incidere positivamente sulla nostra prestazione!
Come sempre un grazie speciale agli amici di Promiseland per lo spazio che mi concedono sulla loro pagina.
Alla prossima!
Lucio Derin, Vegan MTBiker”
Scegli i prodotti certificati VEGANOK e sostieni così la libera informazione!

Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.