Lucio Derin, atleta membro del comitato sportivo dell’Associazione Vegani Italiani Onlus ed accreditato VEGANOK, ha gareggiato domenica scorsa a Cisano, dove si è conquistato un bellissimo secondo posto, abbiamo fatto quattro chiacchiere con lui per sapere com’è andata.
Intanto complimenti per la tua straordinaria prestazione di domenica scorsa a Cisano, te lo aspettavi?
Grazie mille per i complimenti e per avermi offerto questa intervista!
A dire il vero no, non me lo aspettavo!
Venivo da due settimane in cui non ho gareggiato per concentrarmi solo sull’allenamento, e l’ultima gara a cui avevo partecipato non aveva avuto esito positivo: ero consapevole di essere migliorato, ma non sapevo di quanto!
Sono partito un po’ in dubbio, ma fin dai primi metri di gara mi sono reso conto che la gamba era buona!
Al di là del risultato in sè, sono molto contento per le sensazioni provate durante la gara: era da tanto tempo che non mi sentivo così, e il benessere fisico é il primo obbiettivo della mia attività agonistica!
A pochi mesi dall’infortunio, come ti sei preparato per tornare in pista?
É stato davvero un percorso duro!
Il ciclismo é uno sport maledetto: tanti mesi di allenamento possono essere vanificati da una sola settimana di fermo, e a me é toccato un mese intero!
Intanto, anche durante il periodo passato con il braccio bloccato, non ho mai completamente smesso di allenarmi: ho fatto tanta palestra e tanto ciclismo indoor.
Poi, una volta libero, ho iniziato subito a gareggiare, ma i risultati indicavano che la strada da percorrere era molto lunga!
É stato un periodo difficile, perché sopportare i duri allenamenti senza avere l’incoraggiamento dei risultati delle gare richiede grande pazienza… per fortuna l’ho superato!
Un bellissimo secondo posto per un atleta vegano come te, a riprova del fatto che non c’è bisogno di essere onnivori per ottenere questi risultati. Cosa ti andrebbe di dire a chi ancora crede che alimentazione vegan e sport ad alto livello non si possano associare?
Si potrebbero dire tante cose, sia di carattere scientifico sia di carattere più etico.
Anzitutto, direi che il mio obbiettivo non é dimostrare che con una dieta Vegan si é più forti: ciò che é importante é che si può praticare sport agli stessi livelli di un onnivoro, ma con una maggiore coscienza etica.
In campo strettamente nutrizionale, spesso si sente dire che i Vegani non assumono “proteine nobili” o che sono carenti in ferro e altri microelementi.
Non ci sono prove scientifiche a supporto di questi assunti: tutti gli amminoacidi sono presenti nel regno vegetale, il ferro anche (facendo attenzione alla sua biodisponibilità), eccetera: certo, bisogna curare la nostra dieta; ma questo vale per tutti!
Noti la differenza nella preparazione di un atleta che segue una dieta a base vegetale ed uno onnivoro?
Che ci siano delle differenze é ovvio: due strade diverse portano in luoghi diversi!
Non per questo però, a livello puramente prestazionale, una dieta é migliore dell’altra: proprio come atleti diversi hanno qualità diverse (magari uno é più esplosivo e l’altro più resistente) anche diete diverse portano a qualità diverse.
Per esempio, una dieta vegetale é davvero ottima nelle discipline di endurance, dove é necessaria una muscolatura prevalentemente di fibra rossa ed un metabolismo molto efficiente!
In 5 anni di agonismo da vegetariano e un anno e mezzo da vegano non ho mai avuto problemi a sopportare l’ingente carico di allenamenti, molto più impegnativo della gara in sè, e ho sempre riscontrato un rapido recupero muscolare.
Penso che una dieta vegetale non abbia nulla da invidiare ad una onnivora (se entrambe bilanciate e con alimenti sani); ciò che deve far pendere l’ago della bilancia verso una dieta Vegan é il suo grande impatto etico!
Quale sarà la prossima gara in programma alla quale parteciperai?
Più o meno contemporaneamente a quando questa intervista verrà pubblicata, domenica 12 giugno, io starò dando il massimo durante il Campionato Italiano a Courmayeur.
Dopodiché, mi aspetta qualche gara importante verso fine giugno e ad agosto, poi alcune gare meno importanti e un po’ di riposo.
Infine, l’ultimo grande appuntamento di questa stagione sarà a ottobre a Frejus, in Francia, per la fantastica Roc d’Azur.
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