Mangiare l\’agnello è un volere di Dio!

Promiseland -

La lettera fa riferimento a questo articolo apparso su promiseland.it qualche giorno fa: http://www.promiseland.it/view.php?id=495 —– Original Message —– From: \”*****\” To: \”Promiseland\” Sent: Sunday, May 11, 2003 10:02 AM Subject: a proposito di Pasqua Le faccio presente, egregio signore, che non sono di Roma, quindi, non ho visto il manifesto, ma non sono neanche una […]

La lettera fa riferimento a questo articolo apparso su promiseland.it qualche giorno fa: http://www.promiseland.it/view.php?id=495

—– Original Message —–
From: \”*****\” <**********@libero.it>
To: \”Promiseland\”
Sent: Sunday, May 11, 2003 10:02 AM
Subject: a proposito di Pasqua

Le faccio presente, egregio signore, che non sono di Roma, quindi, non ho visto il manifesto, ma non sono neanche una macellaia di professione, pertanto la mia riflessione è prettamente religiosa. L\’agnello è un simbolo o meglio ancora un segno che ricorda L\’Agnello che è Gesù Cristo, che si è immolato per l\’Umanità. Il Signore, fece la sua prima Alleanza con Mosè e ratificò la stessa con sangue di agnello per prepare l\’umanità ad accogliere il Sangue della Vita Eterna, gli Ebrei celebrano la loro Pasqua, in ricordo del Passaggio del Mar Rosso, con la coscia d\’agnello: infine Gesù che per questa umanità poco riconoscente si è sacrificato anche per lei.

L\’uso dell\’agnello evidentemente è un volere di Dio, non vedo perchè dobbiamo essere definiti cannibali, quando noi Cristiani o ebrei rispettiamo la vita umana sin dal concepimento,quando al contrario ci sono chi si batte per gli animali,ma abortisce con estrema facilità. Io non sono una divoratrice di carne, il giusto, ma lasciate che le tradizioni vivano, soprattutto se servono a ricordare almeno in quel periodo che il Cristo è morto per salvare l\’umanità.

Cara *****,
mi permetto di commentare alcuni punti della tua email che sinceramente mi sembrano agghiaccianti (in particolar modo se affiancati a termini come Dio e Umanità).

1) Definire l\’agnello un \”simbolo\” di Gesù che si è immolato per l\’umanità ed usare quest\’affermazione per giustificare alla propria coscienza la tortura e l\’uccisione di quello che evidentemente non è un simbolo, ma bensì un essere vivente e senziente che come noi prova dolore e paura non è solo follia, ma un vero e proprio atto criminale. Niente e nessuno al mondo ha il diritto di torturare, umiliare, impaurire ed uccidere nessuna altro essere vivente, tantomeno in nome di nessun Dio.

2) Quella che tu con assurda superficialità definisci \”coscia d\’agnello\” con cui celebrare un evento \”religioso\”, i miei occhi non riescono a non vederla come una \”gamba amputata ad un essere vivente\”.

3) Il fatto che torturare, umiliare ed uccidere un essere vivente sia \”volere di Dio\” come tu affermi, è una terribile affermazione di cui personalmente mi vergognerei e non vedo come si possa affermare la legittimità di una violenza gratuita del genere né per Dio, né per nessun altro motivo.

4) Non penso che serva essere atei per capire il semplice principio che nessun Dio possa mai aver divulgato la cultura del disprezzo della vita degli esseri più deboli. Questo semplicemente non è possibile… e se per assurdo lo fosse, mai mi sentirei obbligato, nè legittimato alla violenza verso i più deboli perchè autorizzato dal mio Dio.
Non credo che mai un Dio (che non sia stato creato dagli uomini per giustificare le proprie oscenità) abbia incitato alla violenza ed alla sopraffazione, e se ciò fosse vero, sarebbe dovere di ogni uomo che meriti tale definizione agire secondo la propria intima coscienza e con la propria ragionevolezza provando veramente ad assumersi le responsabilità dei propri atti senza delegarli al volere di un Dio (e comunque quel Dio non ci farebbe una gran bella figura!).

4) Sull\’affermazione \”Io non sono una divoratrice di carne, il giusto\” poi, mi viene da domandarmi quale sia la \”giusta\” quantità di vittime da torturare ed uccidere per divorarne poi parti dei cadaveri… sinceramente non riesco a trovare una risposta che possa essere degna di considerazione.

5) Non penso che certe tradizioni siano degne di essere mantenute quando offendono la dignità e provocano volontariamente dolore, morte e cultura di indifferenza verso la dignità, ma la loro memoria si, per ricordare quanto eravamo indegni di definirci uomini quando avevamo le \”tradizioni\” di uccidere le popolazioni più deboli nelle guerre antiche, umiliare e stuprare le donne in perfetta legalità nel medioevo, mantenere in schiavitù le popolazioni di colore diverso dal nostro, e molte altre \”tradizioni\” che sebbene non completamente scomparse in tutto il mondo, sono perlomeno considerate come \”cose barbare da abbandonare\”… Mi auguro che anche l\’assurda pratica di torturare ed uccidere esserei indifesi per cibarsi di parte dei corpi possa al più presto essere considerata come un lontano ricordo, una vergogna. Proprio la stessa che si prova ai nostri tempi quando si visitano certi campi di concentramento e non si può fare a meno di pensare \”come è stato possibile tutto ciò?\”.

6) Non so se \”Cristo è morto per salvare l\’umanità\”, ma sicuramente se è morto per legittimare la violenza ed il dolore a scapito dei più deboli, come tu implicitamente affermi, ha indicato all\’umanità la strada più veloce verso la disumanità e verso l\’abbandono di ogni principio morale.

Sauro Martella
Promiseland Redazione Italia

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