Marius, piccola vittima di un mondo sbagliato

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Domenica scorsa una giovane giraffa è stata uccisa dallo Zoo di Copenaghen, Danimarca. Nelle ultime settimane si era levata una protesta mondiale contro la decisione dello Zoo di Copenaghen di abbattere Marius, un giovane esemplare di giraffa di appena 18 mesi, migliaia di persone avevano firmato una petizione ed espresso il proprio disappunto, due parchi […]

marius2 Domenica scorsa una giovane giraffa è stata uccisa dallo Zoo di Copenaghen, Danimarca.
Nelle ultime settimane si era levata una protesta mondiale contro la decisione dello Zoo di Copenaghen di abbattere Marius, un giovane esemplare di giraffa di appena 18 mesi, migliaia di persone avevano firmato una petizione ed espresso il proprio disappunto, due parchi naturali volevano prenderlo in affidamento e un ricco benefattore si era addirittura offerto di acquistarlo per tenerlo in vita, ma niente ha fatto cambiare idea ai respondabili dello zoo.

La “colpa” di Marius era di essere nato da consanguinei e ciò è vietato dalla regole dell’EAZE, l’Associazione Europea Zoo e Acquari. Come se si trattasse della cosa più normale del mondo, il Direttore Scientifico dello zoo, Bengt Holst ha affermato che “eliminarlo è stato necessario per evitare la consanguineità nel gruppo e mantenere bene la popolazione delle giraffe”.
A parte il fatto che forse qualcuno dovrebbe spiegargli che per vivere bene le popolazioni di giraffe dovrebbero starsene a trangugiare foglie di acacia nella savana e non certo rinchiuse in un recinto in Danimarca dove, tra le varie cose, il clima è “leggermente” inadeguato alla loro specie, oltre alla tragedia in sè, questa storia è resa ancora più agghiacciante dal fatto che dopo l’uccisione, avvenuta con un colpo di pistola (“Non ha sentito niente”, le parole dell’inserviente, come se davvero sapessimo cosa prova un animale nel momento in cui viene ucciso da una persona di cui magari si fidava), sia avvenuta alla presenza di giornalisti e di un nutrito pubblico, composto da molte famiglie con bambini!
Cosa può pensare chi porta il proprio figlio ad assistere alla morte del figlio di una mamma che di diverso ha soltanto l’appartenere ad un’altra specie? Cosa pensa di insegnargli? Che gli esseri umani sono i padroni del mondo e che le altre specie possono essere usate, come oggetti, a nostro piacimento?
Per concludere in bellezza la giornata “educativa”, il corpo del piccolo Marius è stato poi fatto a pezzi davanti a tutti e dato in pasto ai leoni dello zoo.
In questi giorni tutto il mondo si è indignato davanti a questa notizia e alle immagini del povero Marius, ci auguriamo che la sua morte possa servire almeno a smuovere un po’ di coscienze, a far riflettere su quanto sia sbagliato e crudele, oltre che diseducativo per i più piccoli, imprigionare un animale in una gabbia.
Vi invitiamo a diffondere la triste storia di Marius e a firmare questa petizione, per chiedere che il Direttore dello Zoo venga rimosso dall’incarico.
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4 commenti su “Marius, piccola vittima di un mondo sbagliato”

  • PaoloRP

    dice:

    Quello che questi pazzi danesi hanno fatto è degno di una società molto arretrata, non certo di una blasonata civilissima nazione come molti di noi avevano finora immaginato. Non ci sono parole per esprimere il mio totale scoramento di fronte a uno spettacolo a cui certi saggi genitori hanno voluto fare assistere i loro figli. Un motivo radicale per chiudere tutti gli zoo del mondo e prendere a pedate il direttore di Copenaghen. Non ci resta che piangere. PaoloRP

  • ugo

    dice:

    Sono addolorato per quanto successo alla giraffa ma ho l’impressione che manchiamo di qualche dato. I danesi non fanno le cose a cuor leggero e credo che non ci fosse nessun piano B. Liberarla in Africa impossibile, se la sarebbero pappata in un minuto. Metterla in uno zoo probabilmente si sarebbe accoppiata con consanguinei e isolarla sarebbe impazzita nella stagione degli amori. Si poteva forse sterilizzare… ma non credo sia stata vittima di una decisione superficiale. Mi informerò e quando e se riuscirò a saperne di più posterò qui un ulteriore commento.

  • anna

    dice:

    Premesso ke nn si e’ padroni della vita di nessuno, rinchiudere qlc privandolo della libertà e’ orrido e crudele. E’ necessario anche abolire il circo, immonda rappresentazione
    ed eesempio della sopraffazione dell ‘uomo verso esseri indifesi e certamente migliori.

  • Franco

    dice:

    Con tristezza devo constatare l’accettazione crescente di pratiche che, pur praticate con mille buone ragioni razioneli, fanno stringere il cuore.
    Anche Eutanasia ed aborto , con tutte le loro buone ragioni razionali, mi fanno stringere il cuore. Non è un giudizio, è la constatazione di un’ emozione al riguardo. I computers presto saranno più razionali degli uomini…. resteranno solo le emozioni a distinguerci ….. Hanno una ragione le emozioni ??? Non sono sicuro neanche di questo, poveri noi.

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