Martha e la mensa scolastica

Promiseland -

…ed è subito censura…! Martha Payne, una bambina scozzese di soli nove anni, ha aperto un blog NeversSeconds nel quale posta quotidianamente i pasti serviti nella mensa della sua scuola, corredati di commenti in merito al gradimento generale del pasto, valori nutrizionali apportati dai cibi. Le immagini del blog parlano chiaro: porzioni ridotte, nutrizionalmente scompensate e non adatte […]

…ed è subito censura…!
Martha Payne, una bambina scozzese di soli nove anni, ha aperto un blog NeversSeconds nel quale posta quotidianamente i pasti serviti nella mensa della sua scuola, corredati di commenti in merito al gradimento generale del pasto, valori nutrizionali apportati dai cibi. Le immagini del blog parlano chiaro: porzioni ridotte, nutrizionalmente scompensate e non adatte per bambini che trascorrono fino a nove ore sui banchi di scuola. Quantità ridotte (per non dire ridottissime) di frutta e verdura, snack non salutari, condizioni igienico-sanitarie non tollerabili (in una foto si nota un commento che accenna alla presenza di capelli nel vassoio).

L’iniziativa ha riscosso grande successo, incontrando il consenso generale di genitori, alunni ed insegnanti e persino Jamie Oliver (celebre chef televisivo che si batte per sconfiggere l’obesità infantile) ha apprezzato la sua intraprendenza evidenziando come il cibo di qualità scadente somministrato agli studenti della sua scuola stesse facendo il giro del mondo, denunciando cosi una situazione che a ben guardare dai commenti ed interventi, riguarderebbe studenti di molte scuole non solo inglesi.

Ed infatti Martha comincia a ricevere e a pubblicare foto di pasti delle mense scolastiche di tutto il mondo: ne riceve da bambini e insegnanti, da studenti universitari, dalla Cina, dal Giappone, da Taiwan, dalla Finlandia, dalla Spagna, dagli Stati Uniti. Si crea cosi una solida rete di lettori e Martha decide di avviare una raccolta fondi a favore di Mary’s Meals, una campagna internazionale che sviluppa progetti di distribuzione di pasti per le comunità in cui la povertà rappresenta un forte ostacolo all’istruzione. L’obiettivo è raccogliere denaro sufficiente per costruire una vera cucina scolastica in Africa Orientale.
L’iniziativa fa schizzare alle stelle la visibilità del blog di Martha e L’Argyll and Bute Council (il distretto scolastico di Martha) si sente sotto pressione e nel panico generalizzato il 14 giugno la Preside comunica a Martha il divieto di scattare nuove immagini ai suoi pasti. Viene cosi pubblicato un post d’addio da Martha che ringrazia comunque la scuola per il sostegno e comunica che l’importo raccolto fino a quel momento per Mary’s Meals ammonta a 2000 sterline (circa 2500 euro).
Scatta la mobilitazione generale!!!
Questo post riceve 2000 commenti in brevissimo tempo ed in tutto il mondo siti, altri blog, giornali si mobilitano per sostenere la bambina e il suo blog. Il quotidiano britannico Guardian lancia una campagna su twitter #MyLunchforMarthaLo chef Jamie Olivier, interviene nuovamente a favore di Martha, chiedendo ai suoi followers su Twitter di rilanciare il messaggio di sostegno «Stay strong Martha». Ed intanto la raccolta fondi supera le 80.000 sterline: la mensa in Malawi che Mary’s Meals costruirà con i soldi di Martha si chiamerà Friends of Never Seconds in suo onore.
Il 18 giugno 2012 dopo una valanga di proteste dal popolo di internet, l’autorità locale ha fatto marcia indietro e Martha è tornata a scuola con la macchina fotografica per interrogarsi ancora sulla qualità degli alimenti serviti, a lei ed ai suoi compagni, dalle autorità scolastiche che dovrebbero tutelare i bambini anche sotto questo aspetto. E la scuola ha finalmente modificato i pasti serviti nella mensa, inserendo un quantitativo di frutta e verdura libero (non piu’ limitato come prima ad una sola porzione al giorno) e puntando sulla qualità degli alimenti.
Martha (e tutto il popolo internet di giovani studenti che con lei si è mosso) ha dimostrato di non essere una generazione che prende la scuola come un luogo in cui farsi solo riempire la testa di teoria, storia e matematica, ma un luogo dove imparare ad esercitare attivamente i propri diritti, oltre che a sviluppare un senso di responsabilità e cura per se stessi e per chi ci sta attorno…
Ancora una volta le generazioni future ci dimostrano quanto ancora abbiamo da imparare!
(Foto di USDAgov su Flickr)

Scegli i prodotti certificati VEGANOK e sostieni così la libera informazione!


Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Scarica gratuitamente il nostro magazine

Un commento “Martha e la mensa scolastica”

  • Barbara Primo

    dice:

    Questa sì che è una bella storia! E dimostra anche la chiusura mentale degli adulti: invece di riparare l’errore (la cattiva qualità dell’offerta alimentare in mensa), ci hanno messo una toppa vietando alla bambina di fare le foto… occhio non vede cuore non duole???

I commenti sono chiusi.