Presentata alla Camera la proposta di legge dal titolo: Norme per garantire l’opzione per la dieta vegetariana e la dieta vegana nelle mense e nei luoghi di ristoro pubblici e privati.
Tutte le mense pubbliche devono offrire l’opzione vegana e vegetariana. Il progetto in realtà riguarda tutti i luoghi di ristoro e prevede sanzioni da 2.500 fino a 10.000 euro per coloro che non si adeguano.
La proposta arriva dalla deputata Michela Vittoria Brambilla che ha dichiarato ad ANSA: “Io sono vegana, ma non penso che tutta l’Italia debba diventare come me. Da liberale, non voglio imporre niente a nessuno. Penso però che vegetariani e vegani debbano essere rispettati e debbano veder garantita la loro scelta nelle mense. Se come genitore ritengo che non sia giusto far mangiare carne ai miei figli, perché non posso mantenere questa scelta a scuola? La mia proposta di legge non lede gli interessi di nessuno, vuole solo aggiungere un’offerta in più.”
Proposta di legge Art 1:
1. Lo Stato garantisce e promuove la differenziazione delle diete alimentari in rapporto alla scelta etica e scientifica dell’alimentazione vegetariana e vegana.
2. La presente legge tutela le scelte alimentari vegetariana e vegana, e il diritto dei cittadini che le adottano a un’alimentazione in linea con i propri princìpi etici, garantisce loro la tutela della salute e afferma e valorizza gli aspetti etici, scientifici e nutrizionali di tale scelta.
Sul sito web ufficiale della Camera Dei Deputati, risulta che una proposta molto simile era stata presentata a Marzo 2013 con il medesimo titolo di quella attuale. Puoi consultarla qui: proposta di legge 2013.
Il disegno di legge riguarda tutte le mense e tutti i luoghi di ristoro pubblici e privati ma l’ambito scolastico, rimane l’aspetto più delicato da chiarire. Da normativa vigente, le proposte in menù nelle mense scolastiche, hanno l’obbligo di rispettare principi culturali o religiosi con menù adeguati a bambini di fede ebraica o musulmana ad esempio. Per motivi di salute è possibile avanzare richieste in caso di intolleranze (come lattosio o altri prodotti). Per quanto riguarda l’opzione vegan, si può fare esplicita richiesta. Una circolare del Ministero della Salute del 2016 ha reso chiaro che per richiedere il menù vegetale, il certificato medico (che prima veniva richiesto) non è necessario. L’iter è questo: bisogna informarsi prima presso il proprio Comune per verificare se i menù vegani sono già previsti. Se si verifica che non è prevista un’opzione vegana, occorre compilare il modulo del servizio di ristorazione comunale e chiedere esplicitamente un menù plant-based.
Un’altra iniziativa importante nella diffusione del menù vegetale nelle scuole, è stata presa nel 2017 dal sindaco di Torino Chiara Appendino, finita al centro di un acceso dibattito, per aver proposto, per un solo giorno al mese, un menu vegano ai bambini che frequentano la mensa scolastica (25mila bambini delle scuole elementari).
Qual è al momento la situazione mense scolastiche in fatto di salubrità dei menù proposti?
FoodInsider, un isituto di ricerca non istituzionale sulle mense scolastiche, ha stilato una classifica per l’anno scolstico 2017/2018 sui comuni virtuosi in merito alla salubrità dei menù proposti nei comuni di tutta Italia. Ciò che emerge è che il consumo di carni rosse in linea di massima è dominante a dispetto di quanto indicato nelle Raccomandazioni dell’OMS.
Fonte: sito web ufficiale FoodInsider
Nella classifica dei menù invernali delle scuole primarie di 51 comuni, dal Nord al Sud Italia, Cremona si piazza al primo posto con il menù considerato più equilibrato e appetibile, ad Asti e Civitanova Marche la maglia nera per l’abbondanza di carni rosse e salumi e per una ridotta proposta di legumi; in mezzo ci sono tante buone pratiche, dalla trasparenza del menu di Bolzano alla sostenibilità di Trento, fino alla rivoluzione di Sesto Fiorentino che è passato da “mensa industriale” a “mensa del territorio” puntando sulla “filiera corta.
“Diminuire la carne per diminuire i rischi connessi al consumo e per la salute dei bambini in linea con le Raccomandazioni dell’OMS e il Codice Europeo contro il Cancro“: è quanto aveva dichiarato il Dott. Franco Berrino (medico ed epidemiologo italiano) nel’ambito di una inchiesta di Report sulla qualità dei menù delle mense scolastiche e aveva aggiunto: “l’errore principale delle linee guida ministeriali è l’eccesso di proteine animali“.
Riportiamo a questo link, l’inchiesta di Report. Al minuto 11:08, segnaliamo l’approfondimento della Dott.ssa Sabina Bietolini Biologa Nutrizionista membro del Comitato Scientifico di AssoVegan – Associazione Vegani Italiani Onlus, in merito ai vantaggi di menù completi, equilibrati e sopratutto plant based.
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