Le nuove frontiere della sostenibilità parlano di micoproteine come sostituti sicuri della carne: a rivelarlo è un articolo scientifico pubblicato su Science Direct, secondo il quale la produzione di micoproteine (derivanti, quindi, da funghi) genera emissioni di gas serra 10 volte inferiori rispetto alla produzione di carne bovina e 4 volte inferiori rispetto alla carne di pollo. Ma non solo: questa tipologia di produzione consuma 20 volte meno acqua e 23 volte meno terra rispetto all’allevamento.“Le micoproteine – affermano gli esperti – sono fonti salutari di aminoacidi essenziali, carboidrati, vitamine e caroteni. Inoltre, possono essere prodotte con bassi costi totali, indipendentemente dal clima (inondazioni o siccità) e limitazioni del territorio.”
Ma non basta: secondo questo studio, le micoproteine sono in grado di abbassare il livello del colesterolo “cattivo” nel sangue, e sono anche un’ottima fonte di proteine e di fibre, rimanendo al contempo povere di grassi. Parliamo quindi di un prodotto che, potenzialmente, potrebbe risultare migliore anche per la salute umana rispetto alla carne di origine animale.
Aspetti economici e introduzione sul mercato
Una ricerca, questa, che arriva in un periodo particolare per il mercato alimentare globale: non solo il mercato della “carne” vegan è in continua espansione, ma diversi produttori di proteine vegetali stanno rivolgendo la propria attenzione alle proteine derivanti dai funghi come alternative sostenibili e nutrienti ai prodotti di derivazione animale. Non a caso, il valore del mercato delle micoproteine è stato stimato a circa 200 milioni di USD nel 2018 e si prevede un tasso di crescita annuale di oltre il 12% tra il 2019 e il 2027. La società scozzese di biotecnologia 3F Bio, lo scorso anno, ha annunciato l’intenzione di produrre prodotti a base di micoproteine su larga scala con il progetto “Plenitude”, gestito insieme all’azienda che produce carne vegetale Vivera Meat, la cui nuova fabbrica aprirà i battenti nel 2021 a Gand, in Belgio, con una capacità produttiva annua di 16.000 tonnellate di prodotti.
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Secondo questo studio, inoltre, nel 2015 è stata valutata la convenienza nell’introduzione sul mercato di alcune tipologie di “carni” artificiali, tenendo in considerazione potenziali produzioni di massa, costi e regolamenti governativi. Sulla base di questi risultati, le micoproteine sono state approvate per tutti i parametri, allo stesso livello delle carni tradizionali.
“Il mercato dei sostituti della carne – si legge nello studio – coinvolge consumatori vegetariani e non, che sono interessati a ridurre il loro consumo di carne per motivi di salute, etici o religiosi. In generale, rispetto alla carne le micoproteine dimostrano un contributo significativo nell’apporto di nutrienti; il loro uso può abbassare i problemi di carenza alimentare nelle popolazioni in rapida crescita, in particolare nei paesi in via di sviluppo. Nonostante i numerosi vantaggi evidenziati, le micoproteine non hanno raggiunto grande popolarità nel mondo a causa della mancanza di tecnologie di produzione adeguate. Inoltre, i possibili effetti allergici sono fattori che ne limitano l’impiego a livello globale. Pertanto, sono necessari ulteriori studi per sviluppare nuovi metodi per diminuire i problemi evidenziati nella produzione di micoproteine. Questo studio ha fornito informazioni per una maggiore consapevolezza sui prodotti di micoproteina, necessità di sviluppo e convalida di test tossicologici e di test tossicologici appropriati valutazioni per diminuire le manifestazioni allergiche”.
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