Morte, Dolore e Tormento

Promiseland -

La mattanza è iniziata… i forni crematori lavorano a pieno ritmo… l\’odore di morte è nell\’aria… un giorno qualcuno si domanderà \”ma com\’è possibile tutto ciò?… Come hanno fatto a tenere nascosto quello che succedeva all\’interno di quei lager?\”… Un giorno non capiranno come fosse stato possibile commettere quegli orrori nella totale indifferenza della gente… […]

La mattanza è iniziata… i forni crematori lavorano a pieno ritmo… l\’odore di morte è nell\’aria…
un giorno qualcuno si domanderà \”ma com\’è possibile tutto ciò?… Come hanno fatto a tenere nascosto quello che succedeva all\’interno di quei lager?\”…
Un giorno non capiranno come fosse stato possibile commettere quegli orrori nella totale indifferenza della gente…
Proprio come chiunque di noi può pensare tornando dalla visita organizzata in un ex campo di concentramento in Germania… Si resta con l\’amaro in bocca e non si capisce come possa essere stato perpetrato un simile crimine.
E proprio come gli abitanti di Dachau, noi stiamo assistendo in silenzio e vigliaccamente distratti a quella che inevitabilmente sarà ricordata dai nostri figli come una vergogna attuata dai propri padri.

Per chi vuole continuare a contestare i finanziamenti miliardari, gli sgravi
fiscali, gli indennizzi e i mutui agevolati elargiti a spese dei
contribuenti ad allevatori e macellatori per sostenere il lager zootecnico e
la necrofagia, l\’appuntamento è a Modena in Piazza Mazzini, a partire dalle ore
10.30.

Non abbiamo lanciato uova e versato latte in Piazza Montecitorio, né tentato
l\’assalto al palazzo. Non abbiamo abbandonato vitellini incastrandoli nelle
cabine telefoniche o lanciandoli dalle scale mobili nelle fermate di
metropolitana, uccidendoli di dolore, di paura, di inedia.
Non abbiamo
rovesciato camion di letame e lasciato vacche agonizzanti sui greti dei
fiumi, né fatto morire di fame e di piaghe da decubito le mucche poste sotto
sequestro e divenute d\’un tratto \”improduttive\”. Forse, anche per questo,
siamo ignorati.

Nello stesso modo in cui ora, più gravemente, è ignorato il grido di dolore
che si leva dai macelli pubblici, l\’ecatombe insensata di milioni di capi
in cambio dei fondi dell\’ Agea, elargiti con l\’accordo anche di un ministro
verde e di uno che si dichiara vegetariano. \”Rottamazione\”, l\’hanno
chiamata, nell\’ aberrazione che riduce i viventi a macchine, a povere cose
da sfasciare: la sola crudeltà lessicale – dunque mentale ed ideologica: si
parla come si pensa – concepita dagli estensori dei recenti decreti anti
Bse, merita biasimo, dissenso e opposizione.

La mattanza di stato è iniziata il 21 febbraio scorso.
Nella sola Lombardia
è già costata 16 miliardi di lire. Denaro pubblico elargito ai principali
responsabili del disastro. Denaro estorto anche a contribuenti etici,
oppositori del lager zootecnico, vegan, vegetariani. Si sa: benché sia
provato persino da scienziati necrofagi che cibarsi di carne di esseri che
hanno sofferto ed agonizzato a lungo, equivalga ad intossicarsi con dosi
massicce di adrenalina (che vanno ad aggiungersi alla bomba farmacologica e
chimica di antibiotici ed ormoni comunemente somministrati a tutti gli
animali da allevamento), nelle mattazioni intensive destinate al circuito
alimentare è sistematicamente violato, insieme al rispetto delle norme
igieniche (secondo un indagine Nas, l\’87% dei mattatoi sono fuori norma
sanitaria, ma rimangono attivi grazie ad un regime di proroghe), anche
quello a tutela MINIMA degli animali (legge sulla macellazione e art. 727
codice penale) a cui vengono inflitte ulteriori, estreme sofferenze.

Appesi, scuoiati, smembrati, sventrati, ancora vivi, si dibattono impotenti,
agonizzano e si dissanguano dinanzi al panico dei fratelli in attesa della
stessa sorte. Spesso, anche nei casi in cui lo stordimento preventivo viene
somministrato, sono lasciati a lungo in attesa del boia, ammassati e
stipati, e hanno tutto il tempo di riprendersi da quello che, in ogni caso,
non è un sogno, ma un incubo.
Si sa, e si finge di non sapere.
Vilmente si distoglie lo sguardo.

Ma allora, ci chiediamo, che cosa starà accadendo da un mese a questa
parte in tutti gli impianti dove stanno rottamando\” 4 mila capi a
settimana? Riusciamo a immaginare l\’orrore? Riusciamo a chiederci se a
qualcuno può importare davvero, dentro a quell\’inferno, dell\’estremo,
\”inutile\” dolore inflitto a esseri destinati a divenire polvere nei
cementifici?
Riusciamo a odorare quel sangue ed ascoltare quelle urla?

Gli ultimi decreti anti Bse sono un\’iniquità e una vergogna che i singoli
animalisti – al di la\’ dell\’operato NULLO delle \”grandi\” associazioni –
hanno ingurgitato e digerito passivamente, senza interrogarsi fino in fondo
sull\’estrema aberrazione di dover sostenere, come cittadini e come
contribuenti, una simile folle mattanza.

Alcuni grandi macelli, come il Maxi macello di Pegognaga o lo Iab Fiori di
Brescia, hanno attivato turni straordinari: i giorni dispari massacrano
animali destinati a soddisfare i palati umani, i giorni pari quelli
destinati ai cementifici. Per questi ultimi, viene erogata ai mattatoi una
sovvenzione straordinaria di 100.000 lire a capo, all\’allevatore di 800.000
lire. Ne stanno \”rottamando\” circa 700 al giorno. Il solo massacro delle
mucche di Pontevico e\’ costato 750.000.000 di lire.

E gli animalisti cosa fanno?

Stanno a guardare silenti: rottamazioni, ecatombi di stato, macellazioni
intensive in piena violazione delle pur misere norme vigenti, da
aggiungersi alle nostrane macellazioni cosiddette \”in deroga\” (per gli
impianti cosiddetti \”minori\”, cioè fino all\’uccisione di 10 MILA animali da
cortile per ogni impianto, deroga all\’obbligo di stordimento preventivo o
abbattimento istantaneo. Decreto legislativo 333/98. Per chi non lo
ricordasse, approvato anche grazie al voto favorevole di Pecoraro Scanio,
allora presidente della commissione parlamentare incaricata, e
all\’astensione di Annamaria Procacci) e \”rituali\” (Decreto Ministeriale
1980. Deroga all\’obbligo di stordimento in caso di macellazione per fini
rituali: sacrificio con sgozzamento e morte lenta per dissanguamento).

Equivale a dire un mare: un mare di dolore e di sangue per circa 700
MILIONI di animali, ogni anno, solo in Italia. Evidentemente certi tabù non
debbono essere infranti. Certi orrori vanno ricacciati nell\’ombra.
Ma la carne urla, e quel grido riecheggia in ognuno di noi.

Il lager zootecnico è una barbarie che rende avvezzi al sopruso e
all\’atrocità. E\’ un crimine legalizzato, inflitto nell\’ombra ai senza
parola.

Mucca 103 vuole essere la loro voce.
Voce che continua a levarsi contro la più oscena delle violenze: quella
esercitata sugli schiavi, sugli ostaggi, sugli inermi.

Informazioni: www.vegan.it/mucca103

Volantini: www.vegan.it/mucca103/volantini_modena.html

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