Il Consiglio di New York City ha approvato un provvedimento che vieterà la vendita di foie gras all’interno dei confini della città a partire dal 2022. Prendendo posizione sul tema, si unisce alla California nel bando. La spinta principale? La crudeltà sugli animali coinvolti nella produzione.
Quando il provvedimento 1378A verrà approvato, nessun istituto di vendita al dettaglio sarà autorizzato a vendere o conservare foie gras. I trasgressori saranno soggetti ad una sanzione fino a $ 2.000. La legge consentirà un periodo graduale di transizione per permettere alle imprese interessate di organizzarsi e adeguarsi al divieto.
Sono 30 i membri del consiglio che hanno appoggiato la mozione.
Il testo di legge ufficiale è consultabile qui:
Banning the sale or provision of certain force-fed poultry products. (Traduzione: Divieto di vendita o fornitura di determinati prodotti avicoli ad alimentazione forzata.
Un estratto del provvedimento in questione:
Questo disegno di legge proibirà agli esercizi di vendita al dettaglio o agli esercizi di ristorazione di conservare, mantenere, vendere o offrire prodotti alimentari derivanti da pratiche di alimentazione forzata dell’animale. Il disegno di legge presuppone una presunzione confutabile (ndr: vera fino a prova contraria) secondo cui qualsiasi prodotto con etichetta “foie gras” o presente su menu con indicazione “foie gras” deriva da un processo di alimentazione forzata.
Il testo del disegno di legge
§ 17-1902 Condotta vietata. Nessun esercizio di vendita al dettaglio o attività di ristorazione, o suo agente, può conservare, mantenere, offrire o vendere qualsiasi prodotto derivante da alimentazione forzata o cibo contenente un prodotto derivante da alimentazione forzata. Si deve presumere che un prodotto con l’etichetta “foie gras” o elencato in un menu come “foie gras” sia di fatto un prodotto derivate da alimentazione forzata dell’animale.Chiunque (esercizio o ristorante) voglia confutare tale presupposto deve fornire prove documentali che dimostrino che il prodotto che stanno immagazzinando, conservando, mantenendo, vendendo non sia un prodotto derivante da alimentazione forzata.
§ 17-1903. Applicazione
Chiunque violi queste disposizioni sarà soggetto a una sanzione civile non inferiore a $ 500 e non superiore a $ 2.000 per ciascuna violazione. […]
Il commento dei membri del consiglio

Carlina Rivera, consigliera di Manhattan che ha promosso il disegno di legge sul foie gras, ha affermato che questo provvedimento
“affronta il processo più disumano nell’industria alimentare commerciale. Questa è una delle pratiche più violente ed è inflitta per un prodotto puramente di lusso. È un grande giorno per gli animali e dovremmo continuare ad essere in prima linea nel movimento”
Corey Johnson presidente del consiglio di New York City ha dichiarato
“Questa è una giornata storica per gli animali al Consiglio della città di New York. Vogliamo essere giudicati, naturalmente, dal modo in cui trattiamo i nostri simili ma vogliamo anche essere giudicati dal modo in cui trattiamo gli animali. Vogliamo essere in prima linea nella protezione degli animali a New York City.”
Sono circa 1.000 ristoranti di New York City che al momento hanno il foie gras nel loro menu e che dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni. Questa legge avrà un impatto ancora maggiore nelle fattorie a nord di New York City dove il foie gras viene prodotto.
L’alimentazione forzata e la situazione in Italia
Il foie gras, letteralmente “fegato grasso” implica lo sfruttamento di milioni di anatre e oche, sottoposte al “gavage”, l’alimentazione forzata, una pratica condannata anche dall’UE. Nel processo, un tubo metallico viene inserito nello stomaco dell’animale (rinchiuso in gabbia) mettendolo a rischio di morte per il troppo cibo ingerito o per soffocamento. Il tubo causa ferite alla gola e all’esofago.
In italia esiste un divieto legato alla produzione su territorio nazionale ma la vendita è permessa. Nella grande distribuzione e nelle attività di ristorazione, il foie gras viene quindi importato dall’estero principalmente da Francia (produce il 70% del foie gras distribuito in tutto il mondo) e Ungheria.

Nel 2015 l’associazione Essere Animali ha lanciato la campagna #ViaDagliScaffali, attraverso la quale ha chiesto ai manager delle catene di supermercati italiani di prendere posizione e agire attivamente per porre fine gli acquisti di foie gras. A 4 anni dall’inizio della campagna 11.500 supermercati appartenenti a 14 catene hanno aderito cessandone le vendite .
Al momento, i paesi nel mondo che hanno attivo un divieto di produzione sono:
Argentina – Austria – California (us)* – Repubblica Ceca – Danimarca – Regno Unito – Finlandia – Germania – Olanda – Italia – Irlanda – Israele – Lussemburgo – Norvegia – Polonia – Svezia – Svizzera – Turchia.
India e California ne hanno vietato anche la distribuzione.

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