Cosa spinge una persona a dire “Non sarò mai vegano”? Questa è la domanda da cui parte I Could Never Go Vegan, il film del regista britannico Thomas Pickering, che presto arriverà nelle sale italiane con il titolo “Non sarò mai vegano“. Distribuito da NFILM, in collaborazione con VEGANOK e con il patrocinio di AssoVegan, il film sarà proiettato in Italia a partire dal 30 marzo 2025 (vedi programmazione).
Interrogarsi sul veganismo a partire dai pregiudizi
Da sempre circondato da domande e pregiudizi, il veganismo è spesso visto come un’utopia, una scelta estrema o addirittura inutile. “Non sarò mai vegano” esplora il tema con uno sguardo critico, raccogliendo le voci di esperti, medici, scienziati, ambientalisti, psicologi e chef proprio per rispondere alle domande più frequenti e ai luoghi comuni che ruotano attorno alla scelta vegan.
Il regista parte da un quesito che lo accompagna sin da bambino: “Mamma, perché non mangiamo carne?”. Da lì, il suo viaggio lo porta a seguire giornalisti investigativi che si infiltrano negli allevamenti intensivi, a parlare con persone che hanno deciso di cambiare vita e a indagare il legame tra la nostra alimentazione e il cambiamento climatico.
Un’occasione di dibattito
Il film “Non sarò mai vegano”, che ha già riscosso grande successo a livello internazionale, non si limita a mostrare dati e testimonianze, ma punta a generare un vero confronto. In occasione dell’uscita italiana, sono previste proiezioni speciali con la partecipazione di esperti e attivisti, che potranno rispondere alle domande del pubblico e approfondire i temi trattati.
“Molti credono di avere buone ragioni per non diventare vegani, ma spesso queste convinzioni si basano su informazioni incomplete o fuorvianti”, afferma Thomas Pickering. “Con questo film vogliamo offrire un’opportunità per approfondire il tema in modo consapevole e senza pregiudizi”.
Perché vedere “Non sarò mai vegano”
Se pensi di sapere già tutto sul veganismo, questo film potrebbe sorprenderti. Tra gli argomenti trattati troviamo sia quelli più comuni sia temi più specifici e spesso anche inaspettati:
- Le storie di atleti vegani che dimostrano come una dieta vegetale possa supportare alte prestazioni sportive.
- Le domande più comuni rivolte ai vegani: da “ma da dove prendi le proteine?” a “il cibo vegano è costoso”.
- Il tema delle carenze nutrizionali.
- Il ruolo della pubblicità nel perpetuare l’idea che la carne sia sinonimo di virilità, e come questa venga sessualizzata attraverso il marketing.
- Il caso di Paul, un uomo che ha scelto di diventare vegano a 60 anni, dimostrando che non è mai troppo tardi per cambiare.
- Perché frutta e verdura costano più della carne processata? La questione dei sussidi pubblici agli allevamenti.
- Le condizioni reali degli animali negli allevamenti, anche quelli “all’aperto” che dichiarano di avere a cuore il benessere animale.
- Le ripercussioni psicologiche per chi lavora nei mattatoi.
- L’impatto ambientale degli allevamenti intensivi, dall’inquinamento delle acque alla deforestazione.
Un film che fa riflettere
“Non sarò mai vegano” è un invito a interrogarci su cosa mettiamo nel piatto e sulle conseguenze delle nostre scelte. Senza retorica né imposizioni, ma con un’analisi lucida e informata, il film offre una prospettiva nuova su un tema sempre più attuale.
Appuntamento nelle sale italiane dal 30 marzo 2025.
Per richiedere proiezioni scrivere a [email protected] o telefonare al +393497846216.

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