nuovi test cosmetici

Nuovi test cosmetici: l’innovazione per mettere fine alla sperimentazione animale

Oggi i nuovi test cosmetici si avvalgono di tecnologie all’avanguardia che rappresentano metodi sostitutivi e privi di sofferenza animale: ma di cosa parliamo esattamente?

Esistono diversi metodi per validare sostanze chimiche a uso cosmetico, che non prevedono l’impiego di animali: i nuovi test cosmetici si avvalgono di tecnologie all’avanguardia che rappresentano metodi sostitutivi e privi di sofferenza animale.

In territorio europeo, l’ECHA – Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche – ha dichiarato che il coinvolgimento degli animali nei laboratori deve essere considerata come l’ultima delle possibilità nei test cosmetici: questo nonostante ancora oggi, purtroppo, gli animali siano ancora largamente utilizzati a scopi scientifici nei test di laboratorio in Europa e nel mondo. L’obiettivo è chiaro: arrivare il prima possibile ad una sperimentazione senza il coinvolgimento di animali, grazie ai metodi sostitutivi. Si tratta di un processo lungo e accidentato, ma che punta verso una chiara direzione: niente più test sugli animali.

L’ECHA, a questo proposito, già incoraggia la collaborazione fra aziende e istituti di ricerca per la condivisione reciproca dei dati ottenuti, così da evitare inutili sperimentazioni. Promuove inoltre l’utilizzo di software in grado di incrociare dati e modelli computerizzati per evitare ulteriori test, oltre che il principio del peso dell’evidenza (un approccio sillogistico nella lettura dei dati già esistenti).

Inoltre, l’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche incentiva l’utilizzo delle nuove tecnologie validate dall’ECVAM – Centro europeo per la convalida di metodi alternativi – secondo le linee guida dell’OECD – Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici.  Inoltre, supporta aziende e settori della ricerca attraverso corsi di formazione e consulenze per utilizzare metodi innovativi che non prevedono l’uso di animali.

nuovi test cosmetici

Ma in cosa consistono i nuovi test cosmetici?

Esistono diversi metodi per validare la sicurezza delle sostanze chimiche a uso cosmetico che non prevedono l’impiego di animali.  Mentre in passato tali test erano condotti su animali vivi e ne causavano immense sofferenze, oggi prevedono diverse tecnologie all’avanguardia, alcune delle quali permettono di escludere la presenza di animali in fase di test. 

Fra questi metodi riconosciuti e approvati a livello internazionale dall’OECD, una delle più note prevede l’utilizzo di epidermide umana ricostituita (RHE). Si parte da poche cellule prelevate da tessuti umani, solitamente tessuti derivanti da trapianti o operazioni chirurgiche, a seguito del consenso da parte del donatore. 

I cheratinociti per la creazione di epidermide RHE

Da questi piccoli prelievi di tessuto, si isolano le cellule di interesse, i cheratinociti, e si coltivano le linee cellulari in vitro, dando origine a molteplici modelli di cute RHE che presentano una struttura tridimensionale e differenziata, estremamente simile alla cute umana. Ma cosa si può testare su questi modelli sintetici?

  • la tossicità cutanea
  • la corrosione cutanea
  • la sensibilizzazione delle sostanze sulla cute.

Si tratta di un metodo più predittivo e sicuro su cui testare la pericolosità delle sostanze e ottenere dati attendibili, senza implicare il coinvolgimento di esseri senzienti.

L’innovazione scientifica sta scrivendo nuove tappe importanti per mettere fine, grazie ai metodi alternativi sostitutivi, alla sperimentazione animale per la cosmesi. Anche tu puoi fare la tua parte, preferendo prodotti conformi allo standard Leaping Bunny per quanto riguarda il cruelty free, e VEGANOK per l’assenza di componenti animali e il sostegno ad aziende che non praticano vivisezione.

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