Oatly latte vegetale

Oatly, banditi in UK alcuni spot. “Non ci scusiamo per aver parlato di crisi ambientale”

Il gigante svedese del latte vegetale sotto accusa nel Regno Unito: l'organismo di controllo della pubblicità ha chiesto la rimozione di alcuni spot, perché considerati fuorvianti per i consumatori.

Annunci pubblicitari considerati fuorvianti, e per questo banditi nel Regno Unito: questa è la sorte toccata a una campagna di marketing di Oatly, gigante svedese del latte vegetale, le cui affermazioni sul proprio impatto ambientale hanno suscitato il malcontento della British Advertising Standards Agency (ASA). L’organismo di controllo della pubblicità in UK, ha infatti accolto i reclami (e 109 denunce) riguardo ad alcuni annunci pubblicitari Oatly, veicolati sui giornali, sui social media e in televisione.

Sotto accusa le dichiarazioni ambientali dell’azienda, che in uno spot dichiarava: “Gli esperti affermano che ridurre il consumo di carne e latticini dalla dieta sia il più grande cambiamento che possiamo apportare al nostro stile di vita per ridurre l’impatto ambientale“. L’ASA, però, ha ritenuto che questa affermazione lanciasse un messaggio fuorviante per i consumatori: la dichiarazione così formulata sembra frutto di un consenso tra gli esperti, ma in realtà si basa sull’opinione di un singolo ricercatore.

Sono state presentate anche denunce sull’affermazione dell’azienda secondo cui le emissioni dell’industria alimentare sarebbero ridotte del 49% se tutti diventassero vegani, ma i reclami non sono stati accolti: l’ASA ha stabilito che c’erano buone prove a sostegno di questa tesi. “È chiaro che avremmo potuto essere più specifici nel modo in cui abbiamo descritto alcuni dati scientifici. – ha affermato il portavoce di Oatly, Tim Knight – Non ci scusiamo per aver evidenziato la crisi climatica e il fatto che, in media, i prodotti di origine animale hanno un impatto ambientale maggiore rispetto ai prodotti a base vegetale”.

 

Una verità scomoda

Nei pochi anni della sua ascesa, che l’ha portata fino a Wall Street, Oatly ha fatto della comunicazione irriverente e “scomoda” il suo marchio di fabbrica. Una comunicazione che parla soprattutto ai giovani e che ha l’obiettivo di sensibilizzare sulle tematiche ambientali: se c’è una generazione che ha il potere di cambiare le cose, è giusto puntare su di essa il tutto per tutto.

Oatly latte vegetale
Credits: Oatly

Mentre la stampa inglese sottolinea che “nel Regno Unito, i produttori di latte hanno lavorato duramente per ridurre la propria impronta ambientale“, la questione diventa un’altra: fino a che punto è giusto e tollerabile difendere l’indifendibile? Sono sempre di più gli studi scientifici che dimostrano l’impatto enorme dei prodotti di origine animale sull’ambiente. Parlando di latte vegetale, uno studio dell’Università di Oxford dimostra che, in termini di emissioni di gas serrauso del suolo e di spreco di risorse idriche, il latte di origine animale non regge il confronto con quello vegetale. L’attacco a Oatly sembra solo l’ennesimo tentativo di negare l’evidenza, proprio nel momento in cui la crisi climatica si aggrava a livello globale.

Leggi l’articolo per saperne di più: Impatto ambientale: qual è il latte vegetale migliore?

A questo punto, non ci resta che fare affidamento sulle geniali strategie di marketing dell’azienda: confidiamo nel “Dipartimento di controllo mentale di Oatly” – di cui si parla in alcuni spot ironici e irriverenti a base di spirali ipnotiche e pendoli – per aprire gli occhi su una questione tanto importante.


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