Orango del Borneo a rischio critico di estinzione

L’Orango del Borneo è stata dichiarata specie a rischio critico di estinzione.
Lo IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) ne ha dato notizia un paio di giorni fa. Già da tempo si sapeva del rischio al quale stanno andando in contro le specie animali presenti sull’isola del sud-est asiatico che l’uomo sta distruggendo e deforestando ad un ritmo sbalorditivo.
Il Borneo, isola terza al mondo per superficie e divisa tra Malesia, Brunei ed Indonesia, è infatti da anni nel mirino della deforestazione selvaggia per far posto soprattutto alla coltura di palme da olio ampiamente utilizzato dall’industria alimentare di tutto il mondo.
La foresta pluviale del Borneo è l’unico habitat esistente per l’orangutan, il quale ha arti adatti alla vita sugli alberi e si ritrova a fare i conti con la perdita del suo ambiente ed il bracconaggio.

Quest’olio a basso costo è praticamente presente ovunque (patatine, snacks, biscotti, detersivi, rossetti, dentifricio…) e non è solamente dannoso per gli animali e per la nostra salute.
La grande richiesta da parte del mercato fa si che le popolazioni dell’isola si ritrovino a dover affrontare da soli le grandi industrie e quindi i grandi mezzi di chi ha la possibilità di comprare grandi quantità di terreno da sfruttare.
A partire dagli anni ’60, secondo Tomasz Johnson, attivista forestale all’Environmental Investigation Agency, il governo indonesiano ha ceduto montagne di terre indigene a compagnie private per la coltivazione dell’olio di palma.
“Questo significa che comunità autosufficienti sono state ridotte ad essere braccianti nelle loro stesse terre“, dice Johnson, “Dall’essere comunità forti e senza problemi di sostentamento sono passati a dipendere totalmente da un salario sottopagato per lavorare nelle piantagioni… In zone dove le comunità dipendono maggiormente dalle foreste, come in alcune aree del Borneo, questo può avere un effetto devastante sulle loro capacità di sopravvivenza“. (da Huffington Post)

Molto possiamo fare se solamente evitiamo di comprare prodotti contenenti olio di palma, sempre più aziende consapevolmente lo hanno eliminato dalla lista dei loro ingredienti, anche in seguito al calo dei consumi, dopo la presa di coscienza del problema da parte di molte persone.