Appuntamento da segnare, quello che dal 14 al 25 novembre per decidere sul futuro di tantissime specie di animali selvatici: a Panama andrà in scena la 19esima Conferenza del CITES, la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione. Un’occasione che riunirà i delegati di 184 paesi per affrontare 52 emendamenti a favore del benessere e della tutela degli animali, nonché per discutere i livelli di protezione delle singole specie animali.
Alla conferenza parteciperà anche la Humane Society International (HSI), affinché le sanzioni per chiunque arrechi danno a specie a rischio estinzione siano aumentate e per opporsi a proposte per ridurre la tutela di specie ritenute “meno” a rischio. Tra le specie che potrebbero ottenere maggiori protezioni dopo la conferenza di Panama ci sono ippopotami, rane di vetro e squali: tutte specie fortemente a rischio anche a causa del bracconaggio e dello sfruttamento commerciale, che continuano indisturbati in barba al costante declino degli individui di queste specie.
E se la CITES punta inizialmente a stabilire quote al ribasso per il commercio di animali e ai trofei di caccia – ancora diffusi anche in Europa – la Humane Society è ferma nel ribadire l’importanza di dire basta definitivamente ad ogni tipo di commercio che abbia a che fare con gli animali, specie se a forte rischio estinzione. Per questo motivo, HSI si è unita a una coalizione di 136 organizzazioni non governative per chiedere un divieto totale, a livello mondiale, delle importazioni di trofei di caccia, sia per una questione etica che ambientale, così da proteggere una volta per tutte la biodiversità che stiamo distruggendo un atto sconsiderato dopo l’altro.
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