Il VEGANOK CHANGE sta per arrivare e Paolo Pallante ha risposto alle nostre domande per spiegarci perché il cambiamento è necessario per potersi evolvere e trovare il proprio modo di stare al mondo, invitandoti a partecipare alla più grande rivoluzione vegan di sempre.
Persona poliedrica e di una spiccata sensibilità, Paolo Pallante è un farmacista con la passione per la musica e le parole, passione che ha condiviso con tutti attraverso le sue canzoni. Possiamo dire che Paolo cura non solo il corpo, ma anche l’anima delle persone. E proprio attraverso le sue canzoni si percepisce il suo amore smisurato per la vita in tutte le sue forme. Non essendo mai stato una voce del coro, Paolo ha sempre cercato di informare i suoi colleghi farmacisti e confrontarsi con loro, così come tutti i professionisti operanti in ambito medico, sulle nuove frontiere e sui metodi alternativi che non prevedono lo sfruttamento e la sofferenza animale.
Paolo Pallante: Ho iniziato il mio viaggio nel mondo della non violenza circa vent’anni fa e ricordo benissimo dove e come. Ero seduto a pranzo a casa mia; davanti a me un piatto classico, direi tipico di molte tavole italiane. Il mio sguardo fu catturato da una piccola fettina di prosciutto e di seguito ricordo benissimo di aver pensato: “perché lo chiamo prosciutto?”. Non è il suo nome, il suo nome è maiale, a suo modo bellissimo, intelligente e divertente animale a cui diamo un nome curioso (prosciutto) per non doverci ricordare, tutte le volte che finisce nel nostro piatto, quale sia stata la sua triste e dolorosa strada. Soprattutto non vogliamo ricordarci che si tratta di un “chi” e non di un “cosa”.
Ricordo anche che telefonai a mia madre per chiederle perché quando ero piccolo non me lo avesse detto, perché non mi avesse avvisato che stavo mangiando qualcuno e non qualcosa; ero effettivamente turbato da questo pensiero e non mi rendevo conto quanto ridicola fossa la mia domanda in quel preciso momento e a quell’età. Mia madre mi prese per scemo, giustamente, e mi fece presente che ai bambini queste cose non si dicono. È da allora che ho cominciato a pensare che se i bambini lo sapessero non oserebbero mai mettere nel piatto i loro amici; purtroppo crescendo non ci chiediamo più cose banali come queste e finiamo per essere “massa”, per adattarci a quello che fanno tutti.
Quel medesimo giorno è stato l’ultimo in cui io abbia mangiato un essere vivente ed è stato anche il giorno in cui sono tornato a essere un sano e cosciente bambino. Da allora, non posso neanche immaginare di cibarmi di un’altra vita o di tutto quello che arriva sulla tavola in forma di ruberia, tortura, uccisione e/o sfruttamento della vita stessa. Per fortuna ho incontrato Mina, lei è la mia domanda e lei è la mia risposta. Condividiamo da sempre questa consapevolezza e questa scelta. Poi sono arrivate tante persone meravigliose come anche Renata e Sauro e tutti gli amici di VEGANOK, e da ognuno di loro ho imparato tanto, e tanto devo loro.
Aderire a VEGANOK CHANGE è un’opportunità per tutti coloro che vogliono essere protagonisti della loro vita, del loro cambiamento e della loro evoluzione; sì, penso che si tratti di un passaggio evolutivo (non ve ne abbiate a male) che arriva nel momento in cui siamo pronti, e mi auguro che tante persone potranno lasciarsi alle spalle le false credenze e le tradizioni e le mille scuse che una società malata ha costruito per non farci vedere la tragedia di cui siamo complici.
Come possiamo pensare di essere popoli in pace, avanzati, popoli del futuro se non riusciamo neanche a risparmiare la vita di un animale indifeso? Davvero può essere più importante “assaporare” un piatto quando sul piatto della bilancia c’è una vita? Ognuno può dare la sua risposta, io l’ho data 20 anni fa.
VEGANOK CHANGE: Paolo, la tua formazione multidisciplinare spazia dalla farmacia alla musica, fino all’agricoltura sinergica. Come queste diverse aree di interesse si intrecciano nel tuo lavoro quotidiano e nel tuo impegno verso uno stile di vita sano e sostenibile?
Paolo Pallante: La Farmacia Pallante è stata la prima Farmacia VEGANOK del mondo (ho esagerato? – chiede Paolo ridendo) e di questo vado molto fiero. Anche il mio disco “Ufficialmente pazzi” è stato il primo disco certificato VEGANOK della storia (anche qui ho esagerato). Sono mondi apparentemente lontani ma di sicuro convergono in me, di sicuro sono un’espressione della mia visione di mondo. Non ho mai pensato semplicemente a quello che faccio ma soprattutto a come lo faccio, che sia stato fare dischi e suonare come facevo prima o portare avanti la mia idea di salute e di Farmacia innovativa come faccio adesso. Sono tante le cose che tutti facciamo nella vita, ma se le facciamo con coerenza e rispettiamo i nostri valori fondamentali abbiamo a disposizione un filo che unisce tutto, un filo teso sulle altezze mirabolanti della vita, su cui camminare sfidando gli equilibri e il vento dell’incoerenza, una corda tesa tra due cime. Ciò che faccio, come anche credo facciano gli altri, è trovare il mio modo di stare al mondo, trovare la mia voce. Non mi importa se mi esprimo con la musica o con la capacità di ascoltare una persona che mi chiede un consiglio, non importa che io crei un bel disco o metta insieme una fantastica squadra di lavoro che, di fatto, è una famiglia, ciò che conta è il messaggio che lancio, l’energia che accolgo e che restituisco, ciò che conta è la vita e la morte e io voglio essere un complice della vita.
VEGANOK CHANGE: Considerando il tuo ruolo pionieristico nel portare la formazione sul veganismo nei corsi per farmacisti, quali cambiamenti spereresti di vedere nella relazione tra la professione farmaceutica e la nutrizione vegana nei prossimi anni?
Paolo Pallante: Il cambiamento che ho cercato (non sperato), l’ho potuto vedere con i miei occhi e realizzare con le mie (nostre) mani. Si è trattato di dimostrare che la Farmacia, un certo tipo di Farmacia, lontana dalle logiche esclusivamente commerciali, lontana dal predominio e dallo strapotere schiavizzante di Big Pharma può esistere e può fare la differenza per le persone che entrano in Farmacia e anche per quelle che ci lavorano ogni giorno, tutti i giorni. La categoria, se così la vogliamo chiamare, è molto lontana da questo tipo di coscienza e spesso la vedo occuparsi di ben altro, ma di certo non mi scoraggio. So che in molti si sono affacciati a nuove possibilità, li ho visti ai corsi di VEGANOK Farma, e con molti di loro ho parlato a lungo sulle modalità che io stesso ho potuto sperimentare in casa.
Che venga da una spinta “salutista” o da una migliorata coscienza non importa granchè, l’importante è che produca un risultato in termini di “vita”. Noi abbiamo servizi che in modo specifico riguardano l’aspetto “vegan”; dal nutrizionista dedicato, al reparto nutrizione in cui si trovano solo ed esclusivamente prodotti vegan, teniamo corsi di cucina a base vegetale e facciamo informazione e formazione gratuita a chi vuole partecipare ai nostri incontri, così come abbiamo fondato un Laboratorio Olistico (OlisLab) dove usiamo pratiche e tecniche olistiche, naturali, senza l’uso di farmaci. In questo modo possiamo risolvere tante problematiche senza fare ricorso a prodotti che purtroppo, per legge, prevedono delle terribili quanto inutili prove sugli animali. In ultimo, conoscere gli integratori, essendo in grado di poter consigliare quelli validi e senza lattosio, ad esempio, o senza altri prodotti animali è il minimo che un farmacista cosciente dovrebbe saper fare.
Sempre di più si sta evidenziando lo stretto rapporto tra la salute e la diminuita assunzione o assenza di prodotti di origine animale nella dieta. Questo dovrebbe essere un ulteriore driver verso il cambiamento.
Il Farmacista, come anche il Medico, deve studiare nutrizione, deve informarsi sulle novità e smettere di fare inutili corsi sponsorizzati dalle farmaceutiche solo per fare punti ECM; ma che valore ha tutto questo? Noi siamo stati il primo punto di riferimento dei cittadini fin dai primi del ‘900: dalle grandi città ai paesini sperduti di montagna dove non arrivava neanche la corriera, c’era una Farmacia, l’anello di congiunzione tra la popolazione e quel bellissimo sistema sanitario italiano di una volta che oggi, soprattutto con gli ultimi quattro anni di follia, è stato completamente smantellato. Quello che mi auguro è che i Farmacisti, e anche i medici e gli altri operatori di settore, vedano che la possibilità di evolvere è reale, a portata di mano, e magari si lascino trasportare da un’entusiasmante prospettiva di cambiamento e recupero del vero e perduto ruolo che abbiamo sempre avuto, un ruolo basato sulla credibilità e quindi sulla coerenza, la conoscenza e l’onestà. Mi permetto di aggiungere la parola “umanità” che per me non possiamo vantare se giornalmente ci cibiamo di altri esseri viventi.
La salute è una questione di energie, non è una mera questione di medicine e di microbi, il benessere non è una questione di analisi e dosaggi di farmaci. Star bene è un lavoro quotidiano sul nostro corpo, sulla nostra mente e, soprattutto, sul nostro spirito. Per star bene bisogna saper cambiare.
VEGANOK CHANGE: Supporto VEGANOK CHANGE perché…
Paolo Pallante: VEGANOK CHANGE è una sfida che chiunque può vincere, non ci sono scuse. Si tratta solo di capire di che pasta siamo fatti, come direbbe Totò, siamo uomini o caporali? E sono certo che dopo un solo mese di vita consapevole vorrete alzare il tiro e sarete presi da una bella euforia, quella di vedere che siete parte di un cambiamento che ormai è arrivato a bussare alla porta di casa. Vi direi di farlo semplicemente perché è giusto, non c’è tanto da argomentare, è evidente, perché nessuno vuole essere parte (cosciente) di un sistema che usa la tortura, il terrore e l’uccisione come routine, ma se volete farlo perché così il vostro fisico sta meglio va bene uguale, se volete farlo perché così non mangiate gli ormoni della carne d’allevamento e così sia, se pensate che sia cool va bene, se vi sentite in colpa ok, se volete far colpo sulla vicina di casa che mangia solo bio e integrale, vada per il tofu fermentato da soia non transgenica, ma insomma, basta che lo facciate, perché io mi sono scocciato di arrivare al Bar e i cornetti vegani sono sempre finiti e poi pare che nessuno è vegano; se prendete i cornetti vegan dovete essere vegani per davvero, altrimenti lasciateli ai grandi. Grazie.
Partecipa anche tu al VEGANOK CHANGE come Paolo Pallante e sii parte del cambiamento.

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