Parchi Nazionali e cibo Veg negli USA

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Lucio Derin, atleta di Mountain Bike vegano e membro del comitato sportivo dell’Associazione Vegani Italiani Onlus, dopo le gare estive alle quali ha partecipato, è stato negli Stati Uniti per un viaggio tra le meraviglie della natura e cibo vegan, non sempre facile da reperire. Per fortuna, con qualche accorgimento, i vegani di sicuro non […]

Lucio Derin assieme a Renata Balducci, presidente di AssoVegan
Lucio Derin assieme a Renata Balducci, presidente di AssoVegan

Lucio Derin, atleta di Mountain Bike vegano e membro del comitato sportivo dell’Associazione Vegani Italiani Onlus, dopo le gare estive alle quali ha partecipato, è stato negli Stati Uniti per un viaggio tra le meraviglie della natura e cibo vegan, non sempre facile da reperire.
Per fortuna, con qualche accorgimento, i vegani di sicuro non muoiono di fame.
Lucio Derin sarà ospite della puntata, di domenica 11 Settembre, dal titolo “Fin da Piccoli” del format VeganFest LIVE, all’interno della rubrica Sport Vegan curata da Maurizio Falasconi, membro del comitato sportivo di AssoVegan.
Ecco il racconto del suo viaggio:
“Dopo l’intervista riguardante la mia gara di CrossCountry a Cisano sul Neva (al Link l’articolo) mi sono preso un periodo di ferie e sono partito per un viaggio di due settimane nell’Ovest degli Stati Uniti d’America.

Ho condiviso quest’esperienza con i miei genitori, anche loro entrambi Vegan.
Non a caso, le mete principali del viaggio erano i Parchi naturali Nazionali.
Il veganesimo infatti, nel mio caso, è dovuto ad un forte sentimento di appartenenza alla Natura.
E proprio questo sentimento era pienamente appagato dalle visite ai parchi Nazionali: la spettacolarità dei canyon, gli animali nel loro habitat, cascate e montagne immense… tutti elementi che mi emozionano!
E, sicuramente, non sarei in grado di ammirare la maestosità della Natura se non fossi Vegan, e quindi fossi complice in larga misura del suo sfruttamento e della sua distruzione!
Con questo non intendo dire che il Veganesimo mi assolva da ogni “crimine contro la Natura” e che mi purifichi la coscienza… tutt’altro! Nessuno può ridurre a zero il suo impatto ambientale!
Essere Vegan implica cercare di gravare il meno possibile la Terra ed i suoi abitanti.
Non significa essere perfetti, ma significa aver trovato una strada da percorrere per essere sempre più ecosostenibili!
Così ammirare la Natura mi aiuta a rimanere sulla strada giusta e mi motiva a proseguire!
Foto Yosemite

Quando si è in viaggio seguire una dieta, qualsiasi essa sia, risulta più difficoltoso.
In primis perchè non sempre si trovano proposte che soddisfino le richieste, in secondo luogo perchè in paesi di lingua straniera è più difficile spiegare con precisione cosa si vuole ordinare.
La prima tappa del nostro viaggio è stata San Francisco e l’ultima Los Angeles, dove non abbiamo avuto molti problemi: nelle grandi città, essendoci più richiesta, ci sono sempre locali “alternativi”.
In America il Veganesimo è spesso legato al Biologico (come è giusto che sia), così nei locali “Organic” è molto facile trovare pietanze Vegan.
Per quanto ho potuto vedere, nonostante la numerosa popolazione, negli USA non c’è una cultura Vegan che l’Italia debba invidiare; e spesso è legata al discorso salutistico in sè.
Il nostro viaggio, però, comprendeva ben poche tappe in grandi città, in quanto le mete principali erano i parchi naturali Nazionali.
Yosemite, Death Valley, Monument Valley, Grand Canyon, Zion, Bryce Canyon… per citarne solo alcuni.
Qui era molto più difficile reperire locali Vegan o “Organic”, soprattutto perchè dopo un giorno in viaggio arrivavamo nelle cittadine piuttosto tardi, e con poco tempo a disposizione per cercare il ristorante adatto.
Io ed i miei genitori viaggiamo spesso, quindi abbiamo trovato alcune idee per evitare problemi!
In questo viaggio, la strategia vincente è stata quella di mangiare in ristoranti di culture la cui cucina sia a base di vegetali: cucina indiana, mediorientale o messicana facevano al caso nostro.
Nel caso della cucina indiana un’ottima scelta possono essere: Samosa (involtini) di patate, riso basmati servito con verdure e spezie, e Dahl di lenticchie o altri legumi!
Anche molte ricette mediorientali spesso sono Vegan: i Falafel (polpette di ceci), il Tabulé (cous cous con verdure e erbe) e l’Hummus di legumi, ad esempio.
Nella cucina messicana, invece, tortillia chips con salse, e tortillas o burrito di verdure sono quasi sempre Vegan!
Un’altra buona idea può essere quella di cercare in anticipo dei locali su internet, magari utilizzando delle apposite app che raccolgono i ristoranti Vegan di tutto il mondo; non sempre, però, si ha a disposizione la connessione!
Così è meglio servirsi in ristoranti con cucine basate sui vegetali, e prepararsi una lista di prodotti vegan facilmente reperibili nei supermercati del luogo che si visiterà!
Tra gli scaffali dei supermercati spesso si nascondono prodotti “vegan per caso” (ovvero non certificati), che però possono essere utili e pratici snack di emergenza: frutta secca o disidratata, crackers, alcuni biscotti, pane e marmellata… per citarne solo alcuni!

Se non si conosce bene la lingua del paese che si sta visitando, un’altra buona idea (a cui devo i diritti a mia mamma) è quella di preparare una sorta di “carta d’identità alimentare” in varie lingue, con scritto che cosa si vuole mangiare o meno, da presentare al cameriere al momento dell’ordinazione (magari anche con un layout simpatico, così da non risultare seccanti).
Nonostante alcune difficoltà, comunque, abbiamo mangiato più che deliziosamente…
Ecco alcune foto dei nostri piatti!
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E’ con piacere che vi saluto, dandovi appuntamento il 9/10/11/12 settembre al VeganFest a Bologna al quale avrò l’onore di partecipare come ospite!
A presto!
Lucio Derin
www.assovegan.it

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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

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