Parola d’ordine: fare la connessione. Arriva in tv lo spot per riflettere sul consumo di carne

Quanti di noi, muniti di coltello, sarebbero in grado di uccidere un animale per mangiarlo? Probabilmente nessuno. Il paradosso della carne spiegato in un video di 30 secondi dall'associazione animalista Viva!.

Si chiama paradosso della carne ed è il disagio che moltissime persone provano nel consumare carne, consapevoli della crudeltà che comporta, ma che viene letteralmente messo da parte nel momento in cui si è al supermercato o ci si siede a tavola. Una strategia psicologica illustrata perfettamente nello spot televisivo che sarà lanciato a febbraio da Viva! – importante associazione animalista britannica – e che invita a fare la connessione tra quello che mangiamo e la sua provenienza.

Nel video, una coppia come tante arriva affamata all’ora di cena, ma la voglia di cucinare scarseggia. La soluzione? Ordinare cibo da asporto online, ovviamente. Il sito prescelto è “Just Meat” – che, ça va sans dire, fa il verso al colosso Just Eat – e la scelta ricade su due porzioni di pulled pork, carne di maiale sfilacciata. Il tutto, mentre coccolano e abbracciano il loro cane.

Suona il campanello, è arrivata la cena! Davanti alla porta, c’è un piccolo maialino insieme al fattorino, che esclama soddisfatto: “Just Meat, carne fresca direttamente a casa tua!” e consegna alla coppia un coltello, omaggio per i nuovi clienti. Lo shock è servito.

È ora di fare la connessione

Questo spot, il primo che Viva! manderà in onda in televisione, è un chiaro invito a fare la connessione tra l’animale vivo e la bistecca che si ha nel piatto. Ovvio, in linea teorica chiunque sa che un hamburger di manzo è di origine animale, ma è quello che si può definire come “sapere confuso”. Nessuno, davanti a una hamburger, manda alla mente l’immagine dell’animale vivo e della crudeltà a cui è stato sottoposto per arrivare a ottenere quel pezzo di carne. Questo, di fatto, consente di continuare a mangiare carne senza implicazioni dal punto di vista morale.

La psicologa americana Melanie Joy, vegana e attivista per i diritti animali, spiega in maniera molto accurata questo meccanismo nel suo libro “Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche“:

Attraverso l’intorpidimento mentale ci dissociamo, mentalmente ed emotivamente, dalla nostra esperienza; ci intorpidiamo da soli. Non è un male di per sé, è un aspetto normale e ineludibile della vita quotidiana che ci permette di muoverci in un mondo violento e imprevedibile, e sopportare il dolore se cadiamo vittime della violenza. […] L’intorpidimento mentale è adattativo, o utile quando ci aiuta a far fronte alla violenza, ma è molto dannoso quando viene usato per permettere la violenza, anche se essa avviene lontano da noi, come negli stabilimenti in cui gli animali vengono trasformati in carne. […] Questi meccanismi distorcono le nostre percezioni e ci allontanano dai nostri sentimenti, trasformando la nostra empatia in apatia.

Melanie Joy, “Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche”

La scelta vegan alla portata di tutti

A rendere interessante questo spot non è solo il suo contenuto, ma anche il “luogo” in cui verrà trasmesso: la scelta di portarlo in televisione permette di raggiungere una fetta di pubblico molto ampia, anche tra coloro che per scelta o necessità non navigano sul web. Il fatto che un messaggio del genere passi tramite quello che, fino a qualche decennio fa, era considerato lo strumento di informazione per eccellenza, rende l’idea della portata del fenomeno a cui stiamo assistendo. Se la scelta vegan arriva in tv, significa che ha fatto centro nella nostra società.

Per ora, il video sarà disponibile solo sulle reti britanniche, ma l’associazione ha annunciato il lancio di una raccolta fondi per finanziarne la diffusione anche all’estero. Lentamente, quindi, qualcosa si muove e anche la tv, di solito “impenetrabile” a un certo tipo di informazione, sta prendendo atto del cambiamento.

E in Italia? Come sappiamo, la questione è complessa e nel nostro Paese è piuttosto difficile parlare di veganismo in televisione. Eppure, anche qui le cose stanno cambiando: programmi di informazione come Indovina chi viene a cena della giornalista Sabrina Giannini, portano sul piccolo schermo la realtà degli allevamenti intensivi, la connessione tra cambiamenti climatici e sistema alimentare e il peso che le scelte dell’industria alimentare hanno sulla salute umana. Poi, lo spazio che viene dato alle voci di questo movimento sta piano piano aumentando: ricordiamo l’intervista di Laura Corà, direttrice di VEGANOK Network, all’interno di L’Italia con Voi, programma di approfondimento dedicato agli italiani nel mondo.

E questo è solo l’inizio.

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