Pasqua 2020: meno agnello sulle tavole!

Promiseland -

Il consumo di carne di agnello continua a diminuire, ancor di più in questo periodo di crisi in cui le famiglie hanno cambiato i loro consumi. I dati Istat, infatti, parlano chiaro: negli ultimi anni, gli agnelli macellati in Italia sono passati da 4.974.777 a 2.258.606. Si tratta del 45% in meno in 10 anni.

La salvezza di piccole anime in pena, strappate alle madri appena partorite è ancora lontana, perché ogni singola vita è importante, ma il 45% in meno di richiesta di Agnelli e Capretti fa sperare ad una continua evoluzione della nostra specie, che guarda al modo di nutrirsi con più consapevolezza e umanità.

In una situazione come quella che stiamo vivendo, a causa dell’emergenza Coronavirus, le difficoltà di gestione di queste piccole creature aumentano, costringendo gli animali a sostare per più tempo, prima di essere macellati, in situazioni anguste e inaccettabili in termini di sicurezza e salubrità e a permetterlo è addirittura il Governo.

Sono state, infatti, adottate in questo periodo, delle deroghe dal Ministero della Salute a firma del Direttore Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari Silvio Borrello ( vedi documento qui in alto): che autorizzano gli allevatori in difficoltà, a causa della pandemia, dal 2 aprile al 13 aprile 2020 a estendere il tempo di sosta degli agnelli e dei capretti fino a 72 ore nei piazzali del macello.

Un provvedimento che non fa altro che peggiorare terribilmente lo stato in cui sono costretti i poveri animali che spesso si trovano ad affrontare anche lunghi viaggi per arrivare in Italia. Destinati a morire e a vivere senza alcuna dignità prima di essere macellati.

Roberto Bennati, Direttore Generale LAV ha scritto al Ministero della Salute:

“Chiediamo al Ministro della Salute, Roberto Speranza, l’immediato ritiro del provvedimento in un momento in cui i controlli veterinari sono meno stringenti e misure di questo tipo finirebbero anche per non avere alcun controllo adeguato, l’applicazione della misura comporta un grave peggioramento del trattamento degli animali e ha potenzialmente effetti dannosi anche sulla salubrità e igiene delle carni. Non è certamente una misura a favore degli animali e dei consumatori.”

Con l’augurio che la continua diminuzione della richiesta di questa carne (e di tutta la “carne”) faccia venir voglia agli allevatori di cambiare lavoro, magari si mettessero a coltivare i campi, vi invitiamo a preparare un Menù Vegan in vista di questa Pasqua 2020 che ci vede persone più predisposte all’ascolto, alla sensibilità, perché private della nostra libertà, e possiamo quindi meglio comprendere cosa vuol dire privare gli altri esseri viventi della libertà e della loro stessa vita.

Continua approfondimento su Osservatorio VEGANOK nell’articolo “Pasqua 2020: cala la richiesta di carne di agnello e capretto, la pandemia cambia le abitudini degli italiani”

 

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0 commenti su “Pasqua 2020: meno agnello sulle tavole!”

  • Cris

    dice:

    Speriamo sia vero salviamo le vite innocenti e salviamo noi stesse

  • Alessandro Tulli

    dice:

    I numeri di agnelli macellati sono ancora impressionanti ma almeno stanno diminuendo sempre più

  • Betty Barbieri

    dice:

    .. a sostare fino a 72 ore nei piazzali del macello????? Dentro a dei container??!! Oltretutto con queste temperature??!! follia.

  • Laura Di Cintio

    dice:

    Numeri in calo, ma non è ancora abbastanza… quando lo capiremo che mangiare carne non è una scelta personale ma riguarda gli esseri senzienti che subiscono queste torture?!

  • Renata Balducci

    dice:

    Anche se pare ci siano meno consumi, non ci siamo , la vita non si tocca !

  • Nicolina La Ciura

    dice:

    Va bene che le richieste diminuiscono ma siamo veramente lontani dall’evoluzione delle coscienze. Possano le genti e le loro Anime rinascere come la Pasqua invita a fare a una nuova vita, fatta di Amore e compassione.

  • Franco Andreoni

    dice:

    fortunatamente molte persone hanno capito che le tradizioni idiote non vanno seguite; ma la strada purtroppo è ancora lunga. Sconfiggere l’ignoranza è una battaglia difficile.