Eliminare del tutto il consumo di prodotti di origine animale entro il 2035, sostituendoli con alternative 100% vegetali: questo è l’obiettivo perseguito dall’azienda americana Impossible Foods, che dal 2011 produce “carne vegetale” (ma anche pesce) identica per gusto, aspetto e consistenza a quella animale, ma dall’impatto ambientale decisamente inferiore. A rendere noto l’ambizioso progetto è il fondatore nonché attuale CEO dell’azienda, Patrick Brown, attraverso un’intervista rilasciata a Market Watch: “Ci sono tanti alimenti che forniscono gli stessi nutrienti dei prodotti di origine animale, spesso anche a prezzi più convenienti. Il loro unico difetto è non avere il sapore, la consistenza e gli aromi che otteniamo dalla carne, dal pesce e dai prodotti lattiero caseari; per riprodurli, ci troviamo di fronte a una sfida dal punto di vista scientifico“.
Ecco allora che nelle parole di Brown la sfida si concretizza: Impossible Foods ha intenzione di raddoppiare la produzione e le vendite dei propri prodotti ogni anno per i prossimi 15 anni, così da arrivare idealmente a una totale sostituzione degli alimenti di origine animale entro il 2035.
“Senza dubbio, l’unica cosa che in questo momento limita l’espansione dei prodotti che siamo già in grado di produrre attualmente non è la mancanza di richiesta da parte del mercato, e nemmeno la possibilità di entrare a far parte dei grandi canali di distribuzione. La vera sfida è rendere la produzione scalabile”.
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Tra i propositi dell’azienda c’è, tra le altre cose, quello di entrare in maniera capillare nel mercato cinese – che da solo rappresenta il 28% del consumo globale di carne – con l’obiettivo di espandere il più possibile la diffusione delle proprie referenze plant-based: “Una partnership tra Impossible Foods e la Cina è nel miglior interesse dell’intero pianeta e trasformerà il sistema alimentare globale” ha dichiarato Rachel Konrad, capo della comunicazione di Impossible Food.
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Un progetto di espansione che non si ferma nemmeno in questo periodo di crisi globale, dal momento che l’azienda californiana è stata in grado di raccogliere a marzo finanziamenti per oltre 500 milioni di dollari, che serviranno anche per affrontare la crisi economica dovuta alla pandemia in atto: “Cercheremo di continuare a crescere nonostante il difficile periodo che il mondo sta attraversando – ha spiegato il responsabile finanziario della compagnia, David Lee – e vogliamo avere le risorse per garantire la sicurezza di dipendenti, clienti e consumatori”.
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