Pet food: carni non dichiarate nel 75% dei prodotti per cani e gatti

Uno studio dell'Università di Padova rivela che in un campione di 40 prodotti alimentari, 3 su 4 non mostrano una corrispondenza tra composizione e ciò che viene dichiarato in etichetta.

Il pet food è un mercato che non conosce crisi e che in Italia, vale oltre 2 miliardi di euro. Gli italiani condividono la loro vita con una popolazione di oltre 50 milioni di pets. A fornire questi dati, il Rapporto Assalco – Zoomark 2018, compendio annuale sul mondo dei pet, curato da Assalco e da Zoomark International con il contributo di Centro Studio Sintesi, di IRI Information Resources e dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI). Il nostro paese è al primo posto in Europa per numero di pet in rapporto alla popolazione; se ne trovano 50,3 ogni 100 abitanti, quota rispetto a Francia (46,5), Polonia (41), Spagna (40,2), Germania (39,8) e Regno Unito (30,3).

Nel 2017, il mercato italiano dei prodotti per l’alimentazione dei cani e gatti – segmento principale della categoria – ha sviluppato un giro d’affari di 2.051 milioni di euro con un tasso di crescita rispetto allo scorso anno del +3.8%. Salgono anche i volumi registrati, con 573.940 tonnellate commercializzate.

Il mercato degli alimenti per gatto ha rappresentato il 52,7% del totale mercato in termini di fatturato, sviluppando 1.082 milioni di Euro. Gli alimenti per cane, invece, hanno pesato per quasi 969 milioni di euro. Tutti i principali segmenti (umido, secco, snack & treat) degli alimenti per cani e gatti hanno registrato una crescita in termini di valore.

Ma che cosa contengono questi prodotti alimentari?

Uno studio dell’Università di Padova ha rilevato dei dati sconcertanti: su 40 prodotti proteici analizzati (umidi e secchi), 30 campioni non mostravano una corrispondenza tra ciò che viene indicato in etichetta e la composizione effettiva.

Lo studio è stato pubblicato dalla rivista scientifica BMC Veterinary Research ed è disponibile integralmente a questo link:  “Undeclared animal species in dry and wet novel and hydrolyzed protein diets for dogs and cats detected by microarray analysis” 

Qual è il focus dello studio?

Sebbene la FEDIAF (European Pet Food Industry Federation) abbia affermato che le etichette devono essere accurate e fornire informazioni dettagliate sugli ingredienti, si sono documentati errori di etichettatura degli alimenti per animali domestici. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante se correlato a prodotti usati per diete specifiche a seguito di diagnosi di reazioni avverse alimentari (AFR) in cani e gatti perché la presenza di ingredienti non dichiarati può interferire negativamente con la salute dell’animale e impedire al veterinario di prendere i dovuti provvedimenti.

Lo scopo dello studio studio era di far luce sul problema della contaminazione e di etichettatura errata in diete proteiche NPD (Novel protein diets) sia secche che umide e di diete proteiche idrolizzate (HPD) utilizzando la tecnica basata su microarray che verifica la presenza di 19 specie animali.

Dei 40 prodotti analizzati, 10 presentavano un contenuto che corrispondeva correttamente all’etichetta, mentre 5 non contenevano in toto il tipo di carne dichiarato, 23 rivelavano la presenza di specie animali non dichiarate e 2 avevano un’etichetta vaga che non consentiva la valutazione della sua accuratezza. I contaminanti più frequentemente identificati negli alimenti per animali domestici sia secchi che umidi erano maiale, pollo e tacchino. La presenza di carni da specie animali non dichiarate era più alta negli alimenti secchi per animali domestici che umidi. 13 marchi su 14 esaminati presentavano almeno un prodotto erroneamente etichettato.

Nello studio non si indicano i marchi analizzati.

Riteniamo opportuno segnalare che cani e gatti possono vivere in salute anche con una dieta a base vegetale. Ci sono aziende specializzate che si occupano di sviluppare soluzioni sostenibili, a ridotto impatto etico ed ambientale, 100% vegetali e cruelty free, senza coloranti, conservanti artificiali, né materie prime transgeniche studiando il corretto bilanciamento per mantenere gli animali in perfetta forma.


Scegli i prodotti certificati VEGANOK e sostieni così la libera informazione!


SCOPRI
VEGANOK CHANGE

Leggi altri articoli