Prima del premio al produttore di foie gras, attivisti PETA mettono in luce la crudeltà dell’alimentazione forzata degli uccelli
Roma – Vestite in abiti da gala e tenendo in mano imitazioni realistiche di “oche morte“, due sostenitrici PETA si sono presentate oggi sul tappeto rosso per l’International Business Awards 2016, dove il produttore di foie gras statunitense D’Artagnan ha ricevuto il Silver Stevie Award per Azienda dell’Anno nella categoria Cibo e Bevande.
L’unico premio che si merita qualsiasi produttore di foie gras è quello per l’azienda Più Crudele dell’Anno per l’alimentazione forzata inflitta a dei sensibili uccelli”, dice la Responsabile per il Coordinamento Europeo della PETA Harriet Barclay. “La PETA sta chiedendo a tutte le persone compassionevoli nel mondo di rifiutarsi di acquistare questo prodotto, che altro non è che la tortura dentro un barattolo.”
PETA – il cui motto dice in parte che “gli animali non sono nostri da mangiare” – fa notare che durante la produzione del foie gras, enormi quantità di cereali e grassi vengono pompate dentro lo stomaco delle oche e delle anatre attraverso tubi che vengono infilati nelle loro gole, ripetute volte al giorno, finché il loro fegato non si gonfia fino a 10 volte la misura normale. Questo procedimento crudele è illegale in Italia, così come in molti altri paesi inclusi la Repubblica Ceca, la Danimarca, la Finlandia, la Germania, la Norvegia, la Polonia e il Regno Unito.
Per ulteriori informazioni, visita PETA.org.uk.
comunicato stampa PETA 21/10/2016
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