“Mangiare pesce non è diverso dal mangiare un gatto”: è questo il messaggio lanciato dalla nuova campagna di sensibilizzazione di PETA sull’ipocrisia dell’industria alimentare, che considera alcuni animali “commestibili” e altri da compagnia. L’associazione animalista ha scelto la città di Cleethorpes, nella contea del Lincolnshire in Inghilterra, per far apparire un cartellone pubblicitario elettronico, sul quale campeggia un messaggio molto chiaro. Non un caso, dal momento che la città è famosa per la sua industria ittica in tutto il Regno Unito.
La campagna mostra una pescivendola sorridente che sorregge un pesce morto, che in pochi secondi si trasforma in un gatto. Con un gioco di parole tra “sea” (mare) e “see” (guardare), sotto l’immagine leggiamo “Sea things in a different light. Respect all life. Go vegan.” ovvero “Guarda le cose sotto una luce diversa. Rispetta ogni forma di vita. Diventa vegan“.
Un messaggio forte e diretto, che ha aperto il dibattito non solo in città ma in tutto il Regno Unito, anche perché il cartellone si erge proprio di fronte a uno dei tipici locali specializzati in fish and chips inglesi. Secondo la BBC, un passante l’avrebbe definito “un po’ malato” aggiungendo che “è un gatto e un gatto non si mangia“. L’obiettivo di PETA, naturalmente, è puntare i riflettori sulla distorsione che ci porta a vedere alcuni animali come fonte di cibo e altri come amici, sottolineando come invece non ci sia alcuna differenza nel rispetto che dobbiamo a ogni essere vivente.
“I pesci possono provare dolore tanto quanto i nostri animali “da compagnia”, ma i pescatori li tirano fuori dall’oceano, facendoli soffocare, e li sventrano mentre sono ancora coscienti – ha dichiarato Elisa Allen, vicepresidente dei programmi PETA – Tutti meritano protezione dagli abusi e PETA ricorda che tutti gli animali vogliono vivere e non vogliono morire per diventare cibo per l’essere umano“.
Leggi anche: “Non diventerò mai vegan”: l’esilarante spot di PETA che convincerà molti del contrario
Scegli i prodotti certificati VEGANOK e sostieni così la libera informazione!
