Plastica monouso: raggiunto accordo sulla strategia europea

L’Europa fa passi avanti nella normativa contro l’inquinamento da plastica.

 

Parlamento e Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulle nuove norme proposte dalla Commissione europea per contrastare i rifiuti marini alla fonte.

La proposta era stata presentata a Maggio 2018. Sono 10 i prodotti in plastica monouso che saranno banditi; sono quelli che si trovano più spesso nelle spiagge e nei mari europei come cotton fioc, posate usa e getta, aste per palloncini, contenitori per alimenti e per bevande (a meno che coperchi e tappi restino attaccati al contenitore) e buste. Secondo un recente studio Ocse (l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), al mondo solo il 15% della plastica è riciclata. Il 25% viene incenerita, il 60% finisce nell’ambiente. Questi prodotti rappresentano la parte più grave del problema in quanto costituiscono il 70% dell’inquinamento marino. Saranno sostituiti con altri fabbricati con materiali sostenibili incoraggiando lo studio di alternative capaci di offrire nuove prospettive di consumo all’interno di modelli di business innovativi. L’iniziativa si inserisce all’interno della Strategia per le Plastiche nell’ambito dell’economia circolare (A European Strategy for Plastics in a Circular Economy), lanciata in gennaio, volta a proteggere l’ambiente dall’inquinamento da plastica.

Secondo le nuove regole gli stati europei dovranno attuare piani per riciclare il 90% delle bottiglie di plastica entro il 2025 e i produttori di attrezzi da pesca dovranno garantire che almeno il 50% degli attrezzi venga raccolto ogni anno. Reti da pesca abbandonate e altri attrezzi “fantasma” costituiscono quasi la metà dell’inquinamento plastico complessivo, causando ingenti danni agli habitat marini.

Ecco i punti della strategia:

  1. La strategia complessiva riguarda cotton fioc, buste, posate, aste per palloncini, contenitori di cibo, bottiglie, filtri di sigaretta, buste, pacchetti di patatine, tamponi e assorbenti, attrezzi per la pesca: tutti questi prodotti saranno fabbricati solo con materiali sostenibili.
  2. Divieto di commercializzare questi prodotti avendo alternative disponibili
  3. I contenitori di plastica per bevande saranno ammessi con l’obbligo di avere i tappi incollati al contenitore.
  4. Garantire la riduzione dell’utilizzo di contenitori per alimenti e bicchieri per bevande in plastica
  5. Le aziende produttrici dovranno contribuire alla gestione sostenendo i costi di bonifica dei rifiuti e attuare opere di sensibilizzazione.
  6. Saranno previsti degli incentivi sullo sviluppo industriale per la fabbricazione di prodotti alternativi che si dimostrano essere meno inquinanti.
  7. Per alcuni prodotti sarà formulata un’etichetta che indicherà come deve avvenire lo smaltimento
  8. Gli Stati membri avranno il compito di portare avanti campagne di sensibilizzazione sull’impatto negativo che questi prodotti hanno sull’ambiente e rendere noti i piani per lo smaltimento.

Le nuove misure permetteranno di realizzare al tempo stesso benefici economici e ambientali: ad esempio si eviterà l’emissione di 3,4 milioni di tonnellate di CO2 equivalente; si scongiureranno danni ambientali per un costo equivalente a 22 miliardi di EUR entro il 2030; e si genereranno risparmi per i consumatori dell’ordine di 6,5 miliardi di euro.

Ecco una overview delle iniziative proposte. Per ogni prodotto oggetto della riforma (prima colonna), corrispondono le misure di riferimento: “riduzione del consumo”, “restrizioni di mercato”, “requisiti su design del prodotto”, “revisione requisiti”, responsabilità del produttore”, “obiettivo di riciclo specifico”, “misure di sensibilizzazione”.

Le misure:

  • Tenderanno a rendere le pratiche di riciclo redditizie per le aziende
  • Ridurranno i rifiuti di plastica
  • Fermeranno la dispersione dei rifiuti in mare
  • Orienteranno gli investimenti e l’innovazione
  • Stimoleranno il cambiamento in tutto il mondo

Frans Timmermans, responsabile per lo sviluppo sostenibile ha dichiarato:

“Mi congratulo vivamente per l’ambizioso accordo raggiunto sulla proposta della Commissione volta a ridurre la plastica monouso, che contribuisce realmente a proteggere i nostri cittadini e il pianeta. Gli europei sono consapevoli del fatto che i rifiuti di plastica costituiscono un problema enorme e l’UE nel suo complesso ha dato prova di vero coraggio nell’affrontarlo, assumendo un ruolo di primo piano a livello mondiale contro i rifiuti di plastica nei mari. Pari importanza rivestono anche la transizione verso un nuovo modello di economia circolare e l’indicazione della strada da seguire per rendere la nostra economia più sostenibile, ed è in questa direzione che conducono le soluzioni concordate oggi”.

Jyrki Katainen, Vicepresidente responsabile per l’occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività ha aggiunto

“Affrontare il problema della plastica è un imperativo. Al tempo stesso, ci offre nuove possibilità di innovazione, competitività e creazione di posti di lavoro di cui discuteremo approfonditamente con l’industria in seno all’alleanza circolare sulle materie plastiche. Con l’accordo raggiunto oggi dimostriamo che l’Europa compie una scelta economica e ambientale intelligente e progredisce verso una nuova economia della plastica realmente circolare”.

Per Karmenu Vella, Commissario per l’Ambiente, gli affari marittimi e la pesca:

“quando si arriva a una situazione in cui un anno si porta a casa il pesce in un sacchetto di plastica e l’anno successivo si riporta a casa quello stesso sacchetto in un pesce, bisogna lavorare sodo e in fretta. Sono pertanto lieto dei grandi passi avanti compiuti con l’accordo odierno tra il Parlamento e il Consiglio per ridurre i prodotti di plastica monouso presenti nella nostra economia, nei nostri oceani e, in ultima analisi, nei nostri organismi”.

Il divieto entrerà in vigore nel 2021. A questo link, il testo pubblicato dalla Commissione Europea a Maggio 2018: “Directive of the European Parliament and of the Council on the reduction of the impact of certain plastic products on the environment”

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