Può capitare, facendo la spesa, che ci si imbatta in prodotti che sembrano 100% vegan e quindi adatti ad una dieta plant-based, salvo poi scovare la presenza di sostanze di origine animale nella lista degli ingredienti, anche quando meno ce lo si aspetta.
Abbiamo già parlato sul nostro sito di alcuni ingredienti “falsi amici vegani” e del fatto che non sempre pane o prodotti da forno che acquistiamo siano veg. Oggi vogliamo approfondire ulteriormente questo argomento, andando ad analizzare altre quattro tipologie di alimenti che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sempre sono vegan. Vediamo insieme quali.
- Panna montata a base vegetale
- Patatine in busta
- Chewing Gum
- Succhi di frutta
Panna montata a base vegetale
Il primo alimento di cui vogliamo parlare può trarre in inganno per via di alcune diciture che, a volte, possono apparire su un prodotto che solamente in parte è di origine vegetale. Alcuni tipi di panna montata, per esempio, riportanoin etichetta la dicitura “a base vegetale”, salvo poi non esserlo totalmente e, di conseguenza, non essere adatti ad una dieta plant-based. In generale, questa dicitura non garantisce che un prodotto sia vegan, anzi.
Non è raro trovare in questi prodotti ingredienti come siero di latte o latte in polvere, motivo per cui occupano questa lista. Come sempre, quando leggi la dicitura “vegetale” su un prodotto, in assenza di un marchio di certificazione vegan, ti consigliamo di consultare attentamente anche la lista degli ingredienti onde evitare spiacevoli sorprese.
Patatine in busta
Patate, olio di semi, sale… e sego? Già, alcuni tipi di patatine fritte in busta sono imbevute nel sego – un grasso di tessuto membranoso di origine animale, in special modo bovina o equina – prima di essere imbustate e messe in commercio. Attenzione quindi, anche in questo caso, alla lista degli ingredienti prima di acquistarne una busta.
Un’altra sostanza di origine animale che può nascondersi nelle patatine è il latte: poco tempo fa è stata Pringles, una delle più note marche di patatine, ad annunciare che per risparmiare sui costi di produzione in UK, aggiungerà siero di latte in polvere ad alcune delle ricette delle sue iconiche chips.
Chewing Gum
Non tutte le gomme da masticare sono vegane. Diverse tipologie di chewing gum contengono infatti ingredienti di origine animale come la gelatina, la lanolina, una sostanza che si ricava dalla secrezione delle ghiandole sebacee delle pecore, oppure oli e grassi animali. Alcune tipologie di gomme, poi, sono lucidate e colorate con cere o resine animali prima del loro confezionamento.
Succhi di frutta
Anche in questo caso, è per ottenere un colore invitante che alcune marche di succhi di frutta utilizzano un colorante di origine animale, il carminio, nelle loro formulazioni perché dona ai succhi un colore rosso brillante: lo si riconosce nella lista degli ingredienti grazie alla sigla E120.
È possibile, poi, che alcune formulazioni contengano anche il latte, motivo per il quale non tutti i succhi di frutta si possono dire vegan.
I marchi di certificazioni per acquistare prodotti sicuramente vegan
Per effettuare acquisti sicuramente vegan e consapevoli, è sempre consigliabile rivolgersi a prodotti che presentino un marchio di certificazione vegan sulla confezione come quello VEGANOK.
Quest’ultimo, non solo assicura che il prodotto che si sta acquistando sia 100% vegan, ma garantisce che anche il packaging che lo contiene non abbia in nessun modo previsto il coinvolgimento di sostanze di origine animale.
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