profumi vegani

I profumi sono tutti vegani? Ecco la guida per saperne di più

Sapevi che non tutti i profumi sono vegani e cruelty-free? In questa guida impareremo insieme a leggere le etichette e a riconoscere quali sono gli ingredienti da evitare per acquistare un profumo che sia in linea con la scelta etica vegan.

Scegliere un profumo non è cosa da poco: la fragranza che decidiamo di indossare non è soltanto il nostro biglietto da visita, ma può anche incidere sul nostro stato d’animo e sulla sicurezza in noi stessi. Questa scelta diventa ancora più complicata quando optiamo per indossare profumi che siano totalmente vegani e cruelty-free

Infatti, così come accade anche per altri prodotti di cosmesi, non tutti i profumi in commercio sono composti interamente da ingredienti di origine vegetale, e non è sempre semplice leggere le etichette e identificare quali sono gli ingredienti da evitare

In questa guida scopriremo come leggere l’INCI dei profumi e riconoscere quali sono gli ingredienti non vegani più comunemente usati nella loro produzione. Inoltre, capiremo perché le fragranze naturali sono da preferire a quelle sintetiche, anche sul piano etico. Con alcune accortezze, scegliere un profumo che si allinei ai nostri valori non sarà più un’impresa impossibile!

Profumi vegani: cosa sono e quali ingredienti evitare

Un profumo può essere considerato vegano quando la sua produzione non comporta alcuna forma di sfruttamento e/o violenza verso gli animali. Ciò implica dunque non solo che il prodotto finito e i suoi ingredienti non siano stati testati sugli animali, ma anche che il profumo in questione non contenga alcun ingrediente di origine animale. 

Per quanto riguarda il primo punto, dall’11 marzo 2013 è entrato in vigore il divieto assoluto di test sugli animali per i prodotti cosmetici creati in qualunque parte del mondo e venduti nella Comunità Europea. Tuttavia, ciò non è purtroppo sufficiente a garantire che gli ingredienti utilizzati in profumeria non siano stati testati per altri scopi (e quindi legalmente utilizzabili nella produzione di cosmetici) e/o siano completamente di origine vegetale.

Infatti, gran parte dei profumi in commercio, compresi quelli più celebri, contiene ancora ingredienti provenienti da secrezioni ghiandolari di animali, di vario tipo e provenienza.

profumi vegani
Tra le sostanze di origine animale più frequentemente utilizzate nella creazione dei profumi troviamo:

  • Ambra grigia: sostanza prodotta dall’intestino dei capodogli quando questi animali ingeriscono materiali irritanti, come il becco di un calamaro. La sua consistenza “cerosa” la rende utilizzabile come base e fissativo nella produzione industriale dei profumi.
  • Castoreum (o castoreo): ricavato dalla triturazione delle ghiandole perianali del castoro, che producono una sostanza oleosa di odore intenso, per alcuni evocativo della vaniglia, del muschio e del lampone.
  • Cera d’api –o miele: usati sia per la sua fragranza, che come base nella produzione del profumo.
  • Civet: secrezione ottenuta dalle ghiandole genitali dello zibetto africano, spesso allevato in gabbie proprio a tale scopo. Ha un forte odore di muschio, che in profumeria viene generalmente diluito e abbinato a fragranze floreali.
  • Hyraceum: miscuglio di feci e urina pietrificate prodotto dalla procavia delle rocce, roditori della taglia dei conigli. Simili a delle piccole rocce, questi escrementi emanano un odore molto forte e caratteristico, muschiato e spesso usato nei profumi maschili.
  • Kasturi: è un prodotto di secrezione del cervo maschio; proviene da una ghiandola tra la schiena del cervo e il retto. Questa ghiandola viene rimossa completamente dal cervo per essere utilizzata come fissativo nei profumi.
  • Muschio: contrariamente a quanto molti pensano, il muschio usato in profumeria non è l’arbusto che possiamo trovare nei boschi, ma una sostanza derivante dalle ghiandole del cervo muschiato, una specie a rischio estinzione di cui la caccia è ormai bandita per legge. 

È dunque essenziale leggere attentamente le etichette e assicurarsi che questi ingredienti non siano presenti nel profumo che desideriamo acquistare, e accertarsi in questo modo che il prodotto in questione sia in linea con i nostri valori ed il nostro stile di vita. 

Tuttavia, se non sappiamo come leggere correttamente l’INCI di un profumo, non dobbiamo disperare. In nostro aiuto arrivano strumenti come il Biodizionario, che ci permette di controllare origine e tossicità degli ingredienti contenuti nel nostro profumo. Importanti anche i marchi di certificazione, che spesso hanno la finalità di garantire non solo che un prodotto non contenga ingredienti di origine animale, ma anche che nessuno dei suoi componenti sia stato testato sugli animali. E se ciò non bastasse, online sono disponibili degli archivi costantemente aggiornati in merito alle aziende che adottano una politica completamente cruelty free.

Fragranze naturali o sintetiche?

Dopo aver capito come riconoscere i profumi vegani, cerchiamo di indagare la reale validità delle fragranze di origine sintetica, che sempre più di frequente vengono utilizzate nei profumi per riprodurre una fragranza che evoca quella animale, senza bisogno dell’animale stesso e con costi relativamente minori. 

Per quanto l’idea possa sembrare allettante, non è tutto oro quello che luccica. Vediamo ora insieme quali possono essere le problematiche collegate all’uso di queste fragranze create in laboratorio.

Secondo l’Environmental Working Group (EWG), la maggior parte delle fragranze aggiunte ai profumi viene sintetizzata scegliendo tra 3.100 ingredienti chimici o derivati dal petrolio che vengono poi addizionate ad una minima percentuale di fragranze di origine naturale, andando così a creare il “cocktail” che chiamiamo profumo. 

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Queste fragranze di origine sintetica possono risultare rischiose per la nostra salute, poiché possono contenere allergeni e neurotossine dannose per il nostro sistema nervoso. In più, quando rilasciate nell’ambiente, sono anche dannose per la salute degli animali e del nostro Pianeta. E non è tutto: spesso queste fragranze sintetiche vengono anche testate sugli animali.

In ogni caso, non va dimenticato che anche i profumi 100% naturali possono contenere allergeni, come quelli derivanti dagli olii naturali, e quindi non sono tollerabili da tutti. In questo caso, possiamo per esempio optare per profumi che contengono fragranze artificiali, ma che sono comunque certificate come vegan e cruelty-free.

In conclusione, i profumi vegan e cruelty-free sono quelli da preferire se abbiamo a cuore il benessere degli animali, la nostra salute e la salvaguardia dell’ambiente. Fortunatamente, sempre più brand –e tra essi anche alcuni tra i più celebri – si stanno impegnando nella produzione di fragranze e di intere linee di profumi completamente vegan e cruelty-free. Questi profumi sono facilmente reperibili sia online, che nelle nostre profumerie di fiducia e nei più comuni negozi di articoli per la cura della persona.

Che preferiate una fragranza fruttata, legnosa o floreale, profumare senza causare alcuna forma di violenza è non solo possibile, ma anche semplice e piacevole per i nostri sensi.

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