Proteine vegane come quelle animali per costruire i muscoli: lo studio

Le proteine vegane hanno la stessa valenza di quelle di origine animale nella pratica sportiva, e in particolare nell'aumento della massa muscolare: lo rivela uno studio realizzato di recente dall'Università di San Paolo, in Brasile.

Nella pratica sportiva e, soprattutto, nell’incremento della massa muscolare, l’integrazione di proteine vegane dà gli stessi risultati dell’integrazione di proteine del latte: a rivelarlo è uno studio condotto di recente in Brasile e pubblicato sulla rivista scientifica Sports Medicine. La ricerca è stata condotta coinvolgendo 38 uomini, di cui 19 onnivori e 19 vegani e con un’età media di 25 anni, all’interno di un programma di allenamento con i pesi da due sessioni alla settimana, per tre mesi.

Proteine vegane e apporto nutrizionale

Il tutto, seguendo regimi alimentari vegani e onnivori ricchi di proteine, (1,6 grammi di proteine ​​per chilogrammo di peso corporeo): i partecipanti vegani hanno incrementato l’apporto proteico assumendo un integratore di proteine ​​di soia, mentre gli onnivori un integratore di proteine ​​del siero di latte. I parametri di analisi comprendevano l’aumento della massa magra sulle gambe e della massa muscolare complessiva e l’analisi delle aree trasversali delle fibre muscolari, ma anche la capacità di eseguire un esercizio di leg press a una ripetizione massima.

I risultati parlano chiaro: non sono state riscontrate differenze tra i due gruppi in nessuno dei parametri presi in considerazione. “Una dieta ricca di proteine, esclusivamente a base vegetale (alimenti integrali a base vegetale + integrazione di isolato proteico di soia) – si legge nello studio – non è diversa da una dieta mista proteica (alimenti integrali misti + integrazione di proteine ​​del siero di latte) nel sostenere la forza muscolare e l’accumulo di massa, suggerendo che la fonte proteica non influisce sugli adattamenti indotti dall’allenamento di resistenza nei giovani uomini non allenati che consumano quantità adeguate di proteine”.

Alimentazione vegana e sport si può (anche ad alti livelli)

Ancora una volta, quindi, uno studio smentisce uno dei miti più comuni sull’alimentazione plant-based, che la vorrebbe inadeguata per chi pratica sport. Negli anni abbiamo più volte ricordato quanti atleti – anche alle Olimpiadi! – scelgano un’alimentazione 100% vegetale continuando ad avere ottimi risultati, e anzi spesso incrementandoli.

La scelta plant-based è compatibile con lo sport, e lo dimostrano anche tanti nomi italiani. Tra questi Tommaso Leoni, snowboarder italiano olimpionico classe 1991, che da qualche anno ha scelto di seguire un’alimentazione 100% vegetale, ed è un professionista accreditato VEGANOK. Pronto per le Olimpiadi di Beijing del 2022, ci ha spiegato come e perché l’alimentazione vegetale l’abbia aiutato nel suo percorso atletico: Tommaso Leoni, campione italiano di snowboard cross: “Io, atleta vegano alle Olimpiadi” – Intervista

Un’altra figura importante nel panorama sportivo italiano in chiave vegan è Maurizio Falasconi. Personal Trainer Master di terzo livello FIPE (Federazione Italiana Pesistica) con oltre 20 anni di esperienza, allenatore e preparatore atletico FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), docente, formatore, relatore, coordinatore del  Comitato Tecnico Scientifico di AssoVegan. Ha spiegato ai nostri microfoni perché sportivi vegani si può, fornendo anche consigli a chi scelga di allenarsi a casa.

Leggi anche: Alimentazione vegana e sport sotto accusa: intervista a Maurizio Falasconi


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