Rapporto Osservatorio VEGANOK 2017: NATALE VEGANO: non chiamatelo Panettone

È online il rapporto dell’Osservatorio VEGANOK in merito ai dati relativi all’andamento dei consumi alimentari per le festività natalizie, con particolare attenzione ai lievitati. Quali novità per questo 2017 sul fronte vegan? L’Osservatorio VEGANOK è un occhio di indagine sulle realtà legate ai consumi e ai trend di mercato. La conoscenza e lo studio del […]

È online il rapporto dell’Osservatorio VEGANOK in merito ai dati relativi all’andamento dei consumi alimentari per le festività natalizie, con particolare attenzione ai lievitati. Quali novità per questo 2017 sul fronte vegan?

L’Osservatorio VEGANOK è un occhio di indagine sulle realtà legate ai consumi e ai trend di mercato.

La conoscenza e lo studio del mercato evidenzia sempre di più che

l’affermazione del mondo vegan non è più solo un fenomeno di nicchia,
ma è un fenomeno importante economicamente e culturalmente.

L’osservatorio, diretto dalla Dott.ssa Paola Cane, ha condotto una ricerca sui consumi natalizi con particolare attenzione ai grandi classici lievitati, panettone e pandoro, veri irrinunciabili delle festività. Da soli, questi prodotti occupano l’80% del mercato dei lievitati.

Il rapporto registra una forte tendenza del mercato ad assecondare le esigenze dei consumatori vegani: la grande distribuzione arricchisce la gamma di prodotti disponibili e debuttano sugli scaffali nuove specialità, prodotti dolci e salati legati alla tradizione.

E il panettone?

Il Panettone è regolamentato dal D.P.R emanato il 22 luglio 2005 attraverso il quale si specificano gli ingredienti utilizzabili facendo una distinzione tra quelli obbligatori e quelli facoltativi.

Sulla base di questo distinguo, la dicitura “Panettone vegano” non può legalmente essere accettata; la denominazione è ammessa in assenza di uvetta, canditi, farina di frumento per i prodotti senza glutine, in assenza di zucchero o con aggiunta di ingredienti estranei a ciò che viene codificato come “tradizione” ma non esistendo nessuna deroga prevista per l’assenza di uova e burro, il “panettone vegano” non può formalmente esistere. Dovremo chiamarlo “Dolce di Natale Vegan”.

Ciò che è certo è che il 2017 ha spalancato le porte alla realtà vegan a partire dall’inserimento di molti prodotti nel paniere ISTAT fino al graduale aumento della domanda di prodotti cruelty free.

L’anno si conclude con la presenza di una trentina di “Dolci di Natale Vegan” sugli scaffali dei supermercati ed è un risultato notevole e significativo a dimostrazione del fatto che un consumo consapevole che non implichi nessun tipo di sfruttamento, non solo è possibile ma è un cambiamento già in atto.

Alcuni dati interessanti sui “Dolci di Natale Vegan”:

  • IL 70% DEI DOLCI DI NATALE VEGAN SONO ANCHE BIO
  • IL 51% è CONFORME AL DISCIPLINARE VEGANOK
  • SI RILEVA UNA PREPONDERANZA PER GRANI ANTICHI, FARRO E SENATORE CAPPELLI
  • OLTRE IL 50% DEI PRODOTTI SEGUE UNA LIEVITAZIONE NATURALE CON LIEVITO MADRE.

Scarica qui il RAPPORTO INTEGRALE Osservatorio VEGANOK “Natale Vegano 2017: non chiamatelo panettone”:

https://www.veganok.com/report/rapporto-jingle-vegs-2017.pdf

VEGANOK NETWORK TG NEWS ha dedicato uno speciale alla ricerca.

GUARDA L’INTERVISTA A PAOLA CANE

www.osservatorioveganok.com

 


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