Il Regno Unito ha da poco annunciato la creazione di un nuovo centro di ricerca chiamato National Alternative Protein Innovation Centre (NAPIC) che svilupperà nuove proteine alternative in grado di sostituire quelle animali. L’obiettivo è quello di trovare modi più sostenibili per produrre cibo, riducendo l’impatto ambientale e garantendo che ci sia abbastanza cibo per tutti in futuro. Come farà? Creando proteine sicure, gustose, accessibili e salutari che possano essere una valida alternativa alle proteine animali.
Il NAPIC, che avrà sede presso l’Università di Leeds e sarà co-gestito da altre università inglesi, riceverà degli investimenti per un totale di 38 milioni di sterline, di cui 15 milioni direttamente dal governo britannico tramite il Biotechnology and Biological Sciences Research Council (BBSRC) e Innovate UK. Il centro lavorerà, inoltre, insieme a oltre 120 partner in tutto il mondo, inclusi grandi nomi dell’industria alimentare e diverse organizzazioni internazionali.
Cosa farà il NAPIC?
Il lavoro del NAPIC si concentrerà su quattro aree principali, guidate dai diversi centri di ricerca delle università coinvolte:
- Produce: sviluppare nuovi prodotti proteici che siano gustosi, nutrienti e sicuri da mangiare. Questo team si concentrerà sulla produzione di alimenti e mangimi a base di proteine alternative, affrontando le preoccupazioni legate agli alimenti ultra-processati e supportando una transizione equa per i produttori.
- Process: migliorare i processi produttivi e rendere queste nuove proteine più facili da produrre su larga scala. L’obiettivo è catalizzare la diffusione della carne coltivata e della fermentazione di precisione, accelerando così la scalabilità di queste proteine alternative.
- Perform: garantire che le proteine alternative rispondano alle aspettative dei consumatori in termini di gusto, consistenza e sicurezza alimentare.
- People: concentrarsi su come rendere queste proteine alternative accessibili e accettabili per tutti, promuovendone l’integrazione nelle diete quotidiane in modo che siano desiderabili quanto le fonti proteiche convenzionali.
Perché è importante?
Il NAPIC non è solo un centro di ricerca, ma un tassello fondamentale all’interno del piano del Regno Unito per diventare un leader globale nel settore alimentare sostenibile. Secondo le previsioni del gruppo ambientale Green Alliance, il mercato delle proteine alternative potrebbe generare fino a 6,8 miliardi di sterline all’anno per l’economia britannica e creare 25.000 nuovi posti di lavoro entro il 2035.
Con la popolazione mondiale in continua crescita, è sempre più importante trovare modi sostenibili per produrre cibo. Le proteine alternative non solo possono ridurre la dipendenza dall’allevamento tradizionale, che ha un forte impatto ambientale e va contro i principi etici, ma possono anche contribuire a ridurre le emissioni di gas serra, aiutando il Regno Unito a raggiungere i suoi obiettivi climatici.
Le sfide da affrontare
Nonostante il grande potenziale, ci sono ancora degli aspetti da considerare, ad esempio convincere le persone a provare e adottare queste nuove proteine. Come sottolineato dal Professor Tuck Seng Wong dell’Università di Sheffield, “è essenziale che i consumatori capiscano che queste proteine sono sicure e salutari. Se non si riesce a costruire fiducia attorno a questi nuovi prodotti, sarà difficile farli entrare nelle diete quotidiane delle persone“.
Il NAPIC si propone anche di aiutare gli agricoltori e i produttori a cogliere le nuove opportunità offerte dal mercato emergente delle proteine alternative, rendendo la filiera alimentare britannica più resiliente e meno dipendente dalle importazioni.
Prospettive future
L’istituzione di questo nuovo centro di innovazione nazionale per le proteine alternative rappresenta un passo importante per il futuro dell’alimentazione nel Regno Unito. Con il supporto di istituti di ricerca avanzata e di collaboratori internazionali, il NAPIC ha il potenziale per posizionare il Regno Unito come leader globale nel mercato delle proteine alternative, pronto a rispondere alle sfide del futuro e aiutare a costruire un sistema alimentare più sostenibile.
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