salmone vegano

Un’azienda israeliana crea il primo filetto di salmone vegan

Una giovanissima azienda israeliana ha creato il primo filetto di salmone vegano: grazie alla tecnologia della stampa 3D, l'azienda spera di offrire un'alternativa valida e sostenibile per far fronte alla richiesta di questo prodotto.

Si chiama Plantish ed è la prima azienda al mondo ad aver creato filetti di salmone vegan stampati in 3D identici per aspetto, gusto e consistenza al salmone vero. Siamo in Israele – più precisamente a Rehovot – e Plantish è una start up giovane, il cui lavoro è guidato dalla volontà di creare un’alternativa vegetale per rispondere alla crescente domanda di prodotti ittici, mentre gli oceani sono quasi al collasso.

Così è nato Plantish Salmon, un prodotto 100% vegetale a base di proteine vegetali, vitamine e grassi, unico nel suo genere, perché pensato per ricreare la struttura fibrosa della carne di salmone e la sua consistenza “burrosa”. Un’alternativa etica e sostenibile al secondo pesce più consumato al mondo dopo il tonno. Questo salmone vegano replica la carne di salmone anche dal punto di vista nutrizionale, perché ricco di proteine, Omega-3, Omega-6 e vitamine del gruppo B, senza però i problemi legati alla presenza di metalli pesanti, antibiotici e sostanze chimiche, che possono diventare una minaccia per la salute dei consumatori.

La vera innovazione sta nella tipologia di prodotto che l’azienda è stata in grado di creare perché, a differenza del salmone vegan attualmente sul mercato, è venduto in filetti interi e non come macinato. Un passo avanti importante, se si pensa che oltre l’80% dei consumatori predilige e acquista proprio i filetti interi. “Esistiamo per salvare gli oceani ed eliminare la necessità di consumare animali marini, fornendo alternative al pesce più sostenibili, più nutrienti e più deliziose“, ha affermato Ofek Ron, cofondatore e CEO di Plantish. “La nostra visione è quella di essere il marchio di prodotti ittici leader nel mondo, il tutto senza sfruttare un solo pesce“.

salmone vegano

E questo è solo l’inizio: l’azienda ha da poco ottenuto un finanziamento di 2 milioni di dollari, che verranno impiegati per perfezionare i prodotti, in modo che possano arrivare sul mercato nel più breve tempo possibile dopo il brevetto.

Perché scegliere le alternative vegetali?

Qualche tempo fa avevamo parlato di un servizio della trasmissione “Le Iene” che ha portato alla luce una situazione di cui si parla poco: gli allevamenti intensivi di salmone sono realtà crudeli per i pesci, ma hanno ripercussioni anche sull’ambiente e sulla salute dei consumatori.

Allevamenti enormemente sovraffollati; centinaia di migliaia di litri di sostanze chimiche riversate nell’acqua per evitare la diffusione di malattie; pesci uccisi a martellate sulla testa. Questa è la realtà di molti allevamenti di salmone, condizione necessaria per far fronte all’enorme richiesta della loro carne, aumentata incredibilmente negli ultimi anni.

Leggi l’articolo per saperne di più: “Le Iene”: la realtà degli allevamenti intensivi di salmone in tv, tra maltrattamenti e impatto ambientale

Laura Di Cintio


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