Al Sana 2019, grande visibilità è stata data alla produzione naturale italiana includendo prodotti con caratteristiche innovative segnalati dagli espositori della manifestazione. Nuovi prodotti o estensioni di linee esistenti, ma anche packaging rivisitati o nuove formulazioni e cambiamenti negli ingredienti che modificano prodotti esistenti, sono alcuni degli aspetti a cui è stata data visibilità. I visitatori hanno votato i prodotti che hanno reputato meritevoli. Per la categoria Green Lifestyle il vincitore è il detergente superconcentrato multiuso della EcoNano Green della Nanotech Surface da tempo conforme allo standard VEGANOK .
Abbiamo chiesto ad Alessandro Torretta, amministratore unico e Project Manager della Nanotech Surface, un parere su questa vittoria:
Sono molto soddisfatto di questa vittoria che rientra nella categoria Green Lifestyle del concorso. Questo prodotto rappresenta un esempio di come dovrà essere in futuro questa tipologia referenze. Noi da anni implementiamo linee quanto più possibile pulite. Il nostro lavoro mette al primo posto l’ambiente, l’uomo e gli animali ed è per questo che ci impegniamo ad essere sostenibili e naturali. Questa nostra vittoria ha un significato specifico: i consumatori sono pronti ad un cambio di paradigma nell’ambito di ciò che acquistano. Noi abbiamo un prodotto che risponde alle nuove esigenze del mercato: senza plastica, senza agenti chimici e senza sprechi. Siamo orgogliosi anche da un punto di vista scientifico: è la prima volta che un progetto finanziato dalla Comunità Europea riesce a ricevere un riconoscimento di questo tipo. Davvero una bella vittoria.
Il progetto EcoNano Green
Il progetto EcoNano Green ha portato all’ingegnerizzazione di alcune Supramolecole, ovvero dei raggruppamenti di pezzi di molecole intercalati da strati di acqua; tali strati di acqua hanno un potenziale elettrico da noi prestabilito, capace di interagire con diversi potenziali elettrici che si trovano sulle superfici. Lo studio è partito in primis dall’individuazione della problematica a cui andava applicato il detergente e poi allo studio dell’utilizzo del giusto flavonoide in base allo sporco da rimuovere. Dopo aver rimosso lo sporco la supramolecola tenderà a lucidare o ammorbidire e proteggere la superficie o la fibra. La tecnologia di estrazione degli estratti vegetali da piante e il processo di fermentazione dei Dimytil, sono eseguiti tramite sonicazione in acqua. Questo processo estremamente innovativo viene utilizzato in ambito farmaceutico per particolari estrazoni di fitofarmaci molto complessi.
Una volta ottenuti i singoli componenti della supramolecola, si manda in cavitazione l’acqua con determinate onde ultrasoniche a frequenze prestabilite; dopodiché si flussano i vari elementi che andranno a costituire la supramolecole. La nanotecnologia in questo caso si trova nel processo ultrasuoni; si creano nuove molecole funzionalizzate partendo da basi naturali e utilizzando metodi di estrazione basso-energivori in modo da avere due vantaggi: Il primo è che, usando basi vegetali e naturali, le materie prime possono essere reperite da un produttore locale secondo i buoni principi dell’economia circolare; il secondo è che i costi di impianto e di processo sono minimi a differenza di grandi impianti industriali per la produzione di detergente. Il prodotto che si ricava è molto versatile e pensato per fare tante cose diverse fra loro. Il prodotto di risulta non è un nano-materiale poiché nessuna delle sue dimensioni è nano; è dermatologicamente testato, è prontamente e facilmente biodegradabile, ha 2 pallini verdi nel Biodizionario su tutti gli ingredienti.
Leggi l’intervista al titolare Alessandro Torretta qui:
Nanotecnologia e detergenza: un connubio all’avanguardia firmato Nanotech Surface

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