Semplificare la vita

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“La capacità di semplificare significa eliminare il superfluo in modo che sia la necessità a parlare” (Hans Hofmann) Hans Hofmann è uno dei miei artisti preferiti che attraverso i suoi dipinti insegna a semplificare l’arte, semplificare il proprio lavoro, e di conseguenza a  semplificare la vita. I suoi quadri suggeriscono a colpo d’occhio alcuni modi che […]

La capacità di semplificare significa eliminare il superfluo in modo che sia la necessità a parlare” (Hans Hofmann)
Hans Hofmann è uno dei miei artisti preferiti che attraverso i suoi dipinti insegna a semplificare l’arte, semplificare il proprio lavoro, e di conseguenza a  semplificare la vita.
I suoi quadri suggeriscono a colpo d’occhio alcuni modi che possono aiutare a trovare conforto e pace in un frenetico, moderno mondo sempre occupato, per tornare ad un semplice, olistico e naturale modo di essere.
Hans Hoffman è un maestro nel sottolineare quello che sceglie di comunicare attraverso i suoi dipinti con un solo colpo di pennello tendente solo verso l’alto. Quale potere ha e che efficacia porta con se il talento e la consapevolezza di essere in grado di scegliere dove, quando e come spostarsi con i colori verso l’alto, quando il resto della tela si muove verso il basso!
Pensare al quadro nel suo disegno generale ci apre la mente. Se si guarda a tutto il dipinto nel suo complesso, si vede il tutto. Lo zoom troppo vicino ci da un immagine limitata e distorta. Se si guarda alla piena visuale, si vede che in realtà, ogni posizionamento di colore, la velocità e il movimento con cui il pennello ha solcato la tela e l’angolo verso il quale la mano si è diretta,  erano tutte azioni intenzionali e non errori.
Quando ciò che si sta cercando di trasmettere viene semplificato fino adarrivare all’ intenzione di base, allora c’è tanto spazio alla creatività personale di espressione, ed ogni pennellata può effettivamente significare qualcosa. Se Hoffman avesse dipinto per singoli pezzi, senza l’intenzione, avrebbe finito con il realizzare un chiassoso, incoerente e disordinato insieme di chiacchiere contrastanti e non un vero dialogo con l’osservatore.
Rumi dice: “Il cuore è la via diretta”. Così come molti maestri spirituali, probabilmente ognuno di loro, parla con il cuore ed al cuore. Il pulsante muscolo nel nostro petto non è solo uno strumento necessario a far funzionare la macchina chiamata corpo, è nel cuore che si regista il tutto. Quando il lavoro del cuore di pompare il sangue finisce, niente funziona più. Lo spettacolo si ferma. Forse il cuore potrebbe essere una metafora per identificare la sorgente o l’epicentro del tutto…per tutti!
Quando siamo immersi e centrati all’interno del nostro cuore, la nostra vita immediatamente, diventa semplice, diventa più vera. La mente è la radice di equivoci, fraintendimenti, giudizi, iper analisi del pensiero, che porta spesso ansia, stress, preoccupazione, dubbio e paura. Il cuore è troppo saggio per tenere queste emozioni e sentimenti limitanti dentro di noi, tutto questo viene dalla mente. Uscite dalla vostra mente ed entrate nel vostro cuore.
La semplicità -> potenzia la vita. Vivere una vita semplice porta alla chiarezza, alla coscienza di sé, alla realizzazione, alla stabilizzazione, e alla connessione con il tutto. Perché? Perché vivere una vita complessa porta problemi di comunicazione, perdita del focus, ambiguità, oscurità, vaghezza, ostruzione…problemi di trasmissione del messaggio.
L’architettura fondamentale di come si desidera impostare la vita torna ad un punto che richiede un solo ed unico gesto da parte nostra: quello di semplificare, semplificare, semplificare.
(Foto di Hans Hofmann su Catalogue Raisonné)

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