Sicurezza alimentare: salame ciauscolo e formaggio ritirati dagli scaffali

Nuova segnalazione di richiamo in merito di sicurezza alimentare diramata dal Ministero della Salute.

Denominazione del prodotto: Ciauscolo Igp

Lotto coinvolto: 181109/C
Data di scadenza: non indicata nel modello di richiamo.
Nome del produttore: Salumificio Ciriaci srl di Ortezzano (FM) C. da San Massimo identificato con il marchio R686H. 
I prodotti sono venduti in pezzature da 500/600 gr

Motivo della segnalazione: Richiamo per rischio microbiologico
Prodotto non conforme per “motivi precauzionali a seguito di analisi sfavorevoli”. Non viene indicato il tipo di contaminazione.

L’azienda invita i consumatori a riportare il prodotto presso il punto vendita per la restituzione.

Il richiamo è stato pubblicato anche dai supermercati Coop. Per maggiori informazioni contattare il numero 0734/777134 ufficio qualità del produttore.

Modello di richiamo_documentazione 

Denominazione del prodotto: Pecorino semistagionato GARANTE

Lotto coinvolto: 18202
Data di scadenza: 02/05/2019
Nome del produttore: Caseificio LA FONTE di Pasquale Pace.
Marchio di identificazione dello stabilimento: IT09439CE
I prodotti sono venduti in forme singole da 1,400 Kg

Motivo della segnalazione: Richiamo per rischio microbiologico
Prodotto non conforme per presenza di Listeria Monocytogenes

L’azienda invita i consumatori a riportare il prodotto presso il punto vendita per la restituzione.

Modello di richiamo_documentazione 

Scopriamo di più sulla Listeria:

Listeria è una famiglia di batteri che comprende dieci specie. Una di queste, Listeria monocytogenes, causa la “listeriosi”che colpisce l’uomo e gli animali. Gli alimenti pronti al consumo come pesce affumicatoaffettati, formaggi molli e prodotti surgelati sono spesso all’origine delle infezioni da Listeria, poiché la lunga durata di conservazione favorisce la proliferazione batterica. Si tratta di un fattore importante, perché questi alimenti sono di solito consumati senza ulteriore cottura.

A differenza di molti altri batteri di origine alimentare, tollera gli ambienti salati e le basse temperature (tra +2 °C e 4 °C)

Le persone più sensibili alle infezioni da Listeria sono gli anziani, le donne in gravidanza, i neonati e le persone con deficit del sistema immunitario, in particolare individui sopra i 75 anni di età e donne tra i 25 e i 44 anni: è questa una delle principali conclusioni di un parere scientifico riguardante il periodo 2008-2015 sui rischi per la salute pubblica derivanti dal consumo di alimenti pronti contaminati. I sintomi della listeriosi umana variano: da lievi sintomi similinfluenzali, come nausea, vomito e diarrea, a infezioni più gravi, quali meningite e altre complicanze potenzialmente letali (fonte EFSA).

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) raccoglie e analizza i dati a livello UE sulla presenza di Listeria monocytogenes nella filiera alimentare. Sul sito web ufficiale sono reperibili schede informative con i dati delle ricerche condotte nel tempo a livello europeo dall’organo competente da cui emergono questi dati:

Nel 2012, nell’Unione europea sono stati segnalati circa 1640 casi di listeriosi nell’uomo, con un tasso di mortalità del 17,8 %.

Il batterio Listeria monocytogenes è stato rinvenuto nel 10,3 % dei campioni di prodotti della pesca, nel 2,1 % di quelli di prodotti a base di carne trattati termicamente e nello 0,5 % dei campioni di formaggio molle e semi-molle prelevati da supermercati e negozi in tutta l’UE: è quanto emerge dall’analisi EFSA di un’indagine di riferimento a livello UE.


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