Per strada, per dare voce a chi non ne ha, si chiamano “attivisti” e grazie a loro migliaia di persone hanno smesso di mangiare animali.
Oggi vogliamo parlare delle Iene vegane, ragazzi che credono in un mondo migliore, e che ogni giorno si impegnano per far si che chiunque, venga a conoscenza della cruda verità, quella che nessuno vuol vedere. Le iene si fanno coraggio, e con il dolore nel cuore entrano negli allevamenti, nei macelli, e documentano cosa accade, è dura, tanto dura, ma devono farlo per loro, per gli animali perché loro la voce per gridare aiuto non ce l’hanno. Quel materiale poi lo trasmettono nelle piazze, in modo che i passanti si possano fermare a riflettere su ciò che accade agli animali ogni giorno.
E’ si perché il problema spesso è che le persone non associano il prodotto che acquistano (come carne latticini affettati) all’animale e vedere le immagini di come vengono allevati, torturati e uccisi, aiuta a farle riflettere.
A guidare le Iene c’è da sempre Alessandra Di Lenge, con il suo fedele megafono, compagno di strada, strumento che amplifica la sua voce e che richiama l’attenzione di tutti, anche di chi non vuole sentire né vedere. Alessandra sa comunicare, sa arrivare al cuore delle persone, Alessandra si mette dall’altra parte e ricorda sempre che anche lei è diventata vegan solo dopo aver saputo, solo dopo aver visto. Le persone si fermano e ascoltano, qualcuno non ce la fa a vedere i filmati, e allora prende solo informazioni e se ne torna a casa, ma con una consapevolezza in più.
Il programma delle Iene Vegane è vastissimo, dai blitz nei luoghi di sfruttamento, alle trasferte a Inarca, luogo di dolore e d’inarrestabile rabbia per il mondo vegan. Inarca infatti è il più grande mattatoio d’Europa, dove ogni giorno si uccidono migliaia di mucche da latte che ormai non servono più all’industria lattiero casearia.
Le iene Vegane documentano cosa accade nei mattatoi clandestini, in quelli legalizzati, manifestano davanti a negozi e case di monda che utilizzano pellicce, raccontano fatti reali attraverso i social, e per questo molto spesso vengono denunciate. Eppure non fanno altro che raccontare verità, e questo può ovviamente da fastidio a chi con le menzogne e pubblicità ingannevoli, costruisce imperi.
Le iene Vegane hanno bisogno di noi, sosteniamo tutto il loro lavoro con una piccola donazione, perché quello che fanno è davvero impagabile, tutti vorremmo essere forti come loro, tutti vorremmo avere il coraggio di entrare in certi luoghi di dolore come loro, ma non ne abbiamo il coraggio, e allora dobbiamo aiutare con quello che possiamo, chi invece questo coraggio ce l’ha da sempre.
“Tante piccole gocce formano un oceano” disse Madre Teresa di Calcutta, e allora sostieni Alessandra Di Lenge e le Iene Vegane donando ciò che puoi IT79T0311101608000000001090.
Scegli i prodotti certificati VEGANOK e sostieni così la libera informazione!

Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Moiraveg
dice:ho conosciuto di persona al veganfest di bologna Alessandra di Lenge e stimo tantissimo il suo lavoro spero che tantissime persone aiuteranno come farò anche io la sua associazione e sono certa che ogni euro donato servirà ad avvicinare tante nuove persone alle nostre scelte in difesa degli animali e dell’ambiente
Sauro Martella
dice:Forza Ale… siamo al tuo fianco…
🙂
Francesca Ricci
dice:Un lavoro straordinario che non ha prezzo! Forza Iene
Renata Balducci
dice:Alessandra: eroina dei diritti animali ❤️
Nicolina La Ciura
dice:Il lavoro di Iene Vegane è veramente importante per la causa vegan e Alessandra è una forza della natura, capace di urlare per far voce agli animali e allo stesso tempo esprimere con calma i perché scegliere vegan è fondamentale per un mondo migliore. Ale resisti sempre e per sempre!
Anonimo
dice:Complimenti a tutte le iene vegan italiane che in ogni città italiana lavorano per i fratelli animali
Laura Di Cintio
dice:Un impegno costante e un lavoro enorme… un esempio per tutti!
Claudia Corsini
dice:Alessandra è una forza della natura, persona importante per l’attivismo