sostituti vegetali

Il 30,4% degli italiani sceglie i sostituti vegetali della carne

L'interesse per le alternative vegetali alla carne tradizionale è in crescita, segnalando un cambiamento nelle abitudini alimentari.

L’attenzione verso i sostituti vegetali della carne è in crescita in Italia, con un significativo 30,4% della popolazione aperta a includere queste alternative nella propria dieta. Questo dato emerge da un’indagine condotta da NielsenIQ, che riflette un cambiamento graduale ma deciso nelle abitudini alimentari degli italiani, particolarmente evidente tra i giovani.

Popolarità tra le diverse fasce d’età

L’interesse verso i prodotti a base vegetale non è uniformemente distribuito tra le varie fasce d’età. I giovani tra i 18 e i 25 anni mostrano un particolare entusiasmo, con una percentuale del 40,7% che si dice favorevole a queste alternative. Al contrario, solo il 17,7% degli over 65 sembra incline a sperimentare questi nuovi alimenti. Questo scarto generazionale potrebbe riflettere una maggiore esposizione e accettazione delle nuove tendenze alimentari e di sostenibilità tra i più giovani.

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Motivazioni dietro la scelta di alimenti vegetali

Le ragioni che spingono verso la scelta di sostituti vegetali della carne sono principalmente etiche e ambientali. Il 39,2% degli intervistati sottolinea il maggiore rispetto per la vita animale, mentre il 39% apprezza la riduzione dell’impatto ambientale rispetto all’allevamento convenzionale. Inoltre, il 29,8% ritiene che i sostituti vegetali permettano di ridurre il consumo di carne senza rinunciare al gusto, indicando una ricerca di equilibrio tra sostenibilità e piacere culinario.

Nonostante l’interesse crescente, esiste anche una quota di scetticismo. Il 51,5% esprime preoccupazioni riguardo la sicurezza a lungo termine di questi prodotti sulla salute umana. Inoltre, il 40,2% lamenta i prezzi elevati, che possono rappresentare una barriera all’adozione più ampia di questi alimenti.

Confronto con altre alternative alimentari

Mentre i sostituti vegetali guadagnano terreno, la carne  coltivata e i prodotti derivati dagli insetti incontrano un’accoglienza meno calorosa. Solo il 22,5% degli italiani si dice favorevole alla carne coltivata, e ancora meno, il 15,1%, considera gli insetti una valida fonte proteica. Queste alternative stentano a conquistare la fiducia dei consumatori italiani, che rimangono legati a preoccupazioni legate alla sicurezza alimentare e alla percezione sensoriale degli alimenti.

Una tendenza in ascesa

La crescente propensione verso i sostituti vegetali della carne segnala una progressiva evoluzione dei gusti e delle consapevolezze alimentari in Italia. Mentre alcune resistenze e preoccupazioni rimangono, l’apertura mostrata, specialmente dalla giovane generazione, suggerisce che il futuro alimentare potrebbe essere sempre più verde. Con un’offerta che continua a diversificarsi e a migliorare in termini di gusto e qualità, i sostituti vegetali potrebbero giocare un ruolo cruciale nel modellare le diete del domani.

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