Animali ed Umani: un cosmo assoluto che pregiudica situazioni distanti e contorte, e a tratti può essere molto drammatico e sconcertante. I numerosi casi di violenza sono emblematici, tanto quanto lo sdegno profondo che pervade le coscienze. Tutta questa matrice di aggressività inaudita e senza sosta sembra aumentare ogni giorno che passa. Non si riesce ad assistere ad uno stop neanche parziale che possa per un attimo acquietare il flusso di dolore e sangue. Si ascoltano i notiziari, si leggono i giornali, si assiste impotenti a drammatiche notizie di cronaca, quasi assuefatti e coscienti di fronte ad un mondo violento per natura. Eppure questo strano connubio è più univoco di quanto si pensi. Animali ed Umani accomunati da un unica grande realtà.
La sopravvivenza è ben altra cosa rispetto a pratiche di morte gratuita. Il male è tutto ciò che fa soffrire gli esseri viventi. Le crudeltà di cui loro sono oggetto non scaturiscono solo da un certo sadismo individuale, ma sono frutto anche e soprattutto di un perfetto sistema di potere che gestisce luoghi, istituzioni, congregazioni, e sistematiche ricorrenze popolari a tratti permissive di una cultura falsata. I circhi con gli Animali, gli zoo, i delfinari, le sagre, la caccia e la pesca, i mattatoi, i laboratori di vivisezione…sono le testimonianze macabre e deleterie di come l’essere Umano riesca ad applicare tutta la sua bramosia a tutto svantaggio di deboli ed indifesi.
Chi pratica zooerastia, per esempio, ha una forte propensione alla pedofilia. Questa correlazione tra maltrattamento/uccisione di Animali e pericolosità sociale si chiama perciò connessione/link, ed esiste per molte altre forme di abusi che vanno dal bullismo alla violenza domestica su donne e bambini, alla malavita organizzata e al perseguimento d’interessi internazionali a scopo di lucro come gli stupefacenti, la pornografia ed altro. Ecco perchè la connessione tra diversi atti di violenza deve essere assimilata e condivisa il più possibile affinchè sempre più persone capiscano come, e in che modo, deve essere fermata. Questa consapevolezza è parte di quel progresso morale che tanto auspichiamo per un futuro migliore.
Ma in che modo è possibile individuare una maggiore presa di posizione utile a determinare questa similitudine macabra e terribile?
Uno di questi compiti è affidato ad un disegno culturale che da alcuni anni si occupa di spiegare l’esistenza di una stretta vicinanza che accomuna diversi tipi di crimini. Oltre alla gente comune, i principali destinatari di questa proposta sono: gli operatori sanitari e sociali, i professionisti coinvolti nell’elaborazione e nell’implementazione di programmi e servizi di prevenzione, gli educatori professionali, i funzionari del sistema giudiziario e di polizia.
Tale iniziativa si chiama Link-Italia (APS). Il progetto è nato più di dieci anni fa su richiesta della dott.essa Francesca Sorcinelli che da anni si batte su questi tragici aspetti. E’ anche fondatrice con Malcom Plant della European Link Coalition. Link-Italia fa parte della rete americana The National Link Coalition, ed è in collaborazione con Link Toronto. Francesca Sorcinelli è un’educatrice professionale che, dopo aver lavorato in ambiti quali il recupero minori dalla prostituzione e in comunità per tossicodipendenti di cui 8 anni in una Comunità Residenziale per Minori dell’Azienda Servizi alla Persona del Comune di Modena, attualmente lavora in una delle Comunità Semi-Residenziali Socio-Educative per “pre” ed “adolescenti” inviati dal Servizio Sociale modenese.
Dal sito ufficiale Link-Italia si cita la mission: “LINK-ITALIA (APS) tratta il problema della violenza e del crimine nella sua accezione più ampia individuando nell’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) la cornice scientifica e istituzionale di studio, definizione e riferimento per gli stati membri e accogliendone i richiami volti ai funzionari del sistema sanitario, giudiziario e sociale, nel porre la propria attenzione al fenomeno della violenza, in particolare la violenza interpersonale, quale problema complesso e legato a modalità di pensiero e comportamento definite da una molteplicità di forze che trascendono i confini nazionali anche in termini di strategie di prevenzione, trattamento e contrasto.”
Ed ancora: “Dagli esordi ad oggi i ricercatori anglosassoni nell’ambito delle scienze psicosociali e criminologiche, occupandosi di violenza interpersonale e crimine si scontrano con il fenomeno della violenza su animali in modo così costante da doversene fare carico.“
I partners che aderiscono al progetto sono numerosi ed affermati: Il Corpo Forestale dello Stato (ora affidato all’Arma dei Carabinieri), Il Comando di Polizia Municipale di Sassuolo che ha condiviso un particolare protocollo d’intesa, vari Comuni tra cui Maranello e Formigine, ed anche l’importante partnership con VeganOk Società Benefit ed AssoVegan. Ma le amicizie sono numerose ed importanti, sul sito ufficiale è presente una lunga lista da leggere ed approfondire.
A tal proposito si è svolto di recente a Foggia (14 aprile 2018) uno dei numerosi corsi di formazione che hanno l’intento appunto di far conoscere questa attinenza (link/connessione) che unisce i gravi abusi di violenza, all’apparenza solo diversi ma strettamente concatenati tra loro.
“Ci auguriamo“, afferma Francesca Toto – referente Link Italia per la Puglia, “che questo corso possa essere il primo passo per far nascere in collaborazione con le istituzioni, ed ogni ente o associazione preposta, un osservatorio Link in Provincia di Foggia per la prevenzione della violenza.”
Il corso formativo è stato dedicato al Progetto Posto Occupato e al Cane Snoopy, esempi caratteristici di ciò che avviene in maniera delirante nella cronaca italiana. Snoopy in particolare venne ucciso il 4 agosto 2015 da un colpo di carabina sparato da Massimiliano Giunta mentre si trovava sul balcone di casa sua. Posto Occupato invece è un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di femminicidio. Ciascuna di quelle donne occupava un posto ovunque nella società, prima che la mano di un uomo la uccidesse o le facesse violenza. Un uomo all’apparenza amorevole…un marito, un amante, un amico, o forse solo un conoscente.
Il progetto Link-Italia (APS) (dapprima denominato Zona Franca) nasce nel 2006, all’epoca risalgono i primi corsi e conferenze sul Link. Come dice la stessa Francesca Sorcinelli: “Dal 2006 al 2009 si è lavorato intensamente per affinare il progetto della portata che vedete oggi affrontando ogni singolo aspetto sia in termini teorici che operativi. Nel 2006 ho avuto il piacere di essere relatrice in una conferenza a Lugano proprio con Camilla Pagani dove io presentavo il progetto Zona Franca e lei presentava la raccolta dati del CNR nelle scuole sul rapporto bambini/animali.”
L’evento foggiano si è collocato tra le azioni educative della start-up Zero Cani in canile, la quale si spera venga attuata al più presto anche considerando gli eventi passati che hanno visto purtroppo il sequestro della struttura tutt’ora operante in condizioni difficili. Un vicenda drammatica e scandalosa che ha visto lo scambio di responsabilità, calunnie e (come spesso avviene) accaparramenti di finanziamenti. Gli Animali hanno patito ancora una volta l’incoerenza e il fallimento Umano. C’è da sottolineare infatti che il fenomeno del randagismo in Italia, soprattutto al sud, spesso è al collasso con situazioni a dir poco scandalose e a tratti vicine a fenomeni tristi e deprimenti.
A Foggia c’è anche il patrocinio nonchè il supporto fondamentale della Lega Nazionale per la Difesa del Cane di Vieste (Foggia), l’associazione gruppo donne Tilak della città di Monte Sant’Angelo e il coordinamento provinciale Protezione Animali sempre di Foggia. Zero Cani in canile è un iniziativa di spicco e senza dubbio il suo intento è quello cancellare i costi onerosi delle amministrazioni comunali, dando un po’ di fiato a tutti i volontari di buon cuore che operano nel Mezzogiorno d’Italia. E’ una proposta meritevole di applausi visti gli ottimi risultati raggiunti a Vieste, dove è nato grazie a Francesca Toto, ed applicato con successo dal gruppo dei volontari della Lega. In sette anni i randagi sono diminuiti, e con loro anche i relativi oneri, a favore di uno sviluppo economico Dog friendly: strutture turistiche, ristoranti, bar, lidi, cino-animatori della Fisc, escursioni, percorsi trekking, ed anche una gelateria per Cani che lo scorso anno fece parlare di Vieste anche all’estero. A Cerignola, sempre in provincia di Foggia, è applicato da un’altra associazione meritevole che sta avanzando la riconversione di un canile/lager in oasi senza gabbie. L’innovazione di Zero Cani in canile rappresenta proprio l’opposto delle attuali politiche di gestione, ovvero combattere il randagismo non con l’uso dei canili ma con il supporto di una rete di famiglie e aziende. Ci auguriamo che i Cani randagi, così tanto sofferenti, possano godere finalmente di un’accoglienza buona e generosa da parte di tutti.
Lo sforzo congiunto dovrà essere applicato su più fronti, questo perchè lo sfruttamento Animale è intrinseco allo sfruttamento Umano. Bisogna partire con la liberazione degli Animali, e poi godere di tutti gli altri risultati. Non ci sono altre vittime oltre agli Animali, ci sono gli Animali in primis che soffrono e vengono uccisi. Di conseguenza avviene tutto il resto.
Approfindimenti:
FOGGIA: CONNESSIONE MALTRATTAMENTI ANIMALI-VIOLENZE SU PERSONE
Link-Italia (APS)
Fonte Promiseland.it
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