“Sebbene l’alimentazione plant-based sia da tempo accettata nella società, nel mondo dello sport persistono ancora alcuni preconcetti“, si legge nel comunicato con cui Oatly, noto brand di latte vegetale, ha divulgato uno studio effettuato collaborando con una squadra di calcio tedesca, lo SV Babelsberg 03, per dimostrare che mangiare vegetale non influisce sulle prestazioni sportive degli atleti professionisti. E così 18 calciatori del Babelsberg hanno iniziato a seguire un’alimentazione 100% vegan, mentre i restati membri della squadra hanno mantenuto le loro abitudini alimentari.
Lo studio, portata avanti da Oatly con il supporto dell’Università di Potsdam, dell’Istituto di Medicina Nutrizionale dell’ospedale universitario Schleswig-Holstein e dall’Istituto di Ricerca per la Nutrizione a base vegetale (IFPE) di Biebertal, ha monitorato le prestazioni dei calciatori per otto settimane, valutandole prima e dopo il cambio di regime alimentare. Dopo il periodo di osservazione, in cui la squadra ha portato avanti i suoi usuali impegni, non sono state rilevate differenze prestazionali nel team.
Ulteriori approfondimenti dello studio sono stati messi in campo per confermare i risultati di questa ricerca. Ciò che è già assodato, è che mantenendo le stesse prestazioni i calciatori “vegan” abbiano ridotto la propria carbon footprint del 30%. “Un sistema alimentare sostenibile è essenziale per la salute del pianeta: ci impegniamo a guidare le persone verso le alternative al latte vaccino, educando e dimostrando alle persone i benefici delle alternative a base vegetale“, ha dichiarato commentandoi risultati della ricerca Helge Weitz, direttore generale di Oatly DACH.
Focus on: sportivi vegani si può
Gli attacchi alla dieta vegana legati alla sua presunta incompatibilità con la salute umana sono all’ordine del giorno: l’idea di fondo è che la scelta di seguire un’alimentazione 100% vegetale mal si combini con la pratica sportiva, specialmente ad alti livelli. Inutile dire che non sono pochi gli esperti di nutrizione e allenamento che cercano quotidianamente di dimostrare come questo non sia altro che un falso mito duro a morire.
Tra questi c’è anche Maurizio Falasconi, Personal Trainer Master di terzo livello FIPE (Federazione Italiana Pesistica), allenatore e preparatore atletico FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio), docente ACSI (dell’Associazione Centri Sportivi Italiani) e SNS (Scuola di Nutrizione Salernitana), nonché coordinatore nazionale del comitato sportivo AssoVegan.
Leggi l’intervista sull’argomento: Alimentazione vegana e sport sotto accusa: risponde Maurizio Falasconi

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