Con l’aumento dell’offerta dei loro prodotti, nel 2021 Beyond Meat e Impossible Foods hanno contribuito a salvare quasi un milione di animali solo negli Stati Uniti: a rivelarlo è l’associazione World Animal Protection (WAP), che ha raccolto i dati relativi alla domanda e all’offerta di prodotti alternativi alla carne oltreoceano, scoprendo dei dati molto interessanti.
Si stima che la fake meat abbia salvato 1 milione di animali
Sempre più americani scelgono alternative vegetariane e vegane e i due colossi della fake meat, insieme, hanno contribuito a salvare la vita di almeno 630.000 animali (nel dettaglio più di 211.000 maiali, 77.000 mucche e 350.000 polli); il dato, però, sarebbe ampiamente sottostimato e il numero reale è probabilmente più alto, molto vicino al milione. Bisogna sottolineare che il numero deriva in particolare dalle vendite della carne vegetale all’interno di catene di fast food come Burger King e Panda Express, e non tiene conto dell’intero mercato delle alternative plant-based alla carne.
Sono stati esclusi dal conteggio i prodotti venduti nei negozi di alimentari, le voci di menu che presentano altri marchi di fake meat o le opzioni prodotte internamente, ma anche semplicemente i prodotti Beyond e Impossible offerti in altri tipi di ristoranti. Si capisce, quindi, come il dato possa essere significativamente più alto. In più, dalla valutazione dell’associazione animalista sono esclusi anche i dati relativi alle alternative vegetali a uova, latte e latticini, che sappiamo essere in forte crescita a livello globale.
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Il futuro è plant based
Questi dati confermano una tendenza ormai consolidata da qualche anno, ma spinta in particolar modo dalla pandemia: il 2020 è stato l’anno in cui, a livello globale, si è assistito a un brusco calo dei consumi di prodotti di origine animale in favore delle alternative vegetali. La pandemia ha contribuito a rimodellare il mercato alimentare, e solo negli USA le vendite di analoghi della carne sono aumentate del 200% in poco più di un mese. Ad oggi, si assiste a un aumento significativo della domanda e, di conseguenza, dell’offerta di alternative vegetali, anche da parte delle grandi aziende: per fare un esempio su tutti, da poco Nestlé ha lanciato sul mercato uova e gamberetti vegani.
In generale, sono i giovani a guidare il cambiamento e, anche se vegani e vegetariani sono in aumento, sono i flexitariani a trascinare e rendere più forte la domanda di prodotti a base vegetale.

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