Stop agli interferenti endocrini nei prodotti per la pulizia: così ha deciso L’Unione Europea.

I detergenti saranno più puliti e più sicuri: la Commissione Europea si esprime in merito agli Edc contenuti nei detersivi, nei disinfettanti, nei saponi e nei prodotti per l'igiene.

Che cosa sono gli interferenti endocrini?

Le “sostanze attive a livello endocrino” (EAS) sono sostanze capaci di interferire con la normale azione ormonale: quando producono effetti avversi sulla salute, sono chiamate “interferenti endocrini” o EDC (endocrine disrupting chemicals). Le conoscenze scientifiche in questo campo sono in continua evoluzione, motivo per il quale la comprensione della differenza che intercorre tra una eas e un edc continua a essere oggetto di dibattito scientifico (a questo link, è consultabile la trattazione pubblicata da EFSA – European Food Safety Authority).

Il sistema endocrino nell’uomo e negli animali, svolge la importantissima funzione di regolazione del rilascio di ormoni i quali mettono in relazione il sistema nervoso e le funzioni corporee come la crescita e lo sviluppo, l’immunità, il metabolismo, la riproduzione e il comportamento. Gli EDC, agendo sul sistema endocrino, causano malfunzionamenti le cui conseguenze si manifestano solo dopo molto tempo dall’esposizione. Per esempio, l’esposizione di un feto ad un edc, può determinare effetti che incidono sulla salute dell’adulto (o forse, come propongono alcuni studi, anche sulle future generazioni).

“Studi epidemiologici hanno ipotizzato che gli interferenti endocrini possano essere la causa di alterazioni nella salute umana avvenute negli ultimi decenni, tra cui si annoverano la diminuzione della conta spermatica, un aumento dei casi di malformazioni genitali maschili e di alcuni tipi di tumore noti per essere sensibili agli ormoni. Gli interferenti endocrini possono essere identificati come sostanze estremamente preoccupanti insieme alle sostanze chimiche che causano notoriamente tumori, mutazioni e tossicità per la riproduzione. L’obiettivo è ridurne l’uso e sostituirle definitivamente con alternative più sicure.”
Fonte Echa (European Chemical Agency).

Da studi recenti, si è rilevato che possono causare diabete, malattie cardiovascolari, agire a livello di ghiandole come la tiroide e indurre sviluppo sessuale precoce.

Queste sostanze chimiche, sono state messe al bando dal 7 giugno 2018 in tutti i prodotti che fino a questo momento le contenevano: lo stabilisce il Regolamento Ue 2017/2100 (consultabile qui).

Sostanze come gli ftalati, il bisfenolo A conosciuto anche come BPA, il triclosan, i parabeni contenuti in shampoo, bagnoschiuma, creme e deodoranti, non faranno più parte delle formulazioni dei prodotti di pulizia per la casa, detti anche biocidi.

Rientrano nei biocidi:

  • i disinfettanti
  • gli smacchiatori
  • gli insetticidi
  • i disinfestanti
  • i detergenti liquidi
  • i fungicidi
  • i detersivi per la lavatrice e per il bucato a mano
  • i saponi per i piatti, per lavastoviglie, per la pulizia della casa
  • gli ammorbidenti

Le aziende produttrici, perciò, dovranno ora mettere in commercio prodotti più sicuri (e privi di Edc): saranno tenuti a seguire le nuove linee guida dalla Commissione europea elaborate da Efsa ed Echa in quanto responsabili nel sistema dell’Unione Europea l’una della valutazione dei pesticidi e l’altra dei biocidi.

Abbiamo chiesto un parere alla Dott.ssa Erica Congiu, medico nutrizionista responsabile del BioDizionario e del relativo marchio di garanzia BioDizionario Approved:

“Si tratta di un provvedimento estremamente importante, che noi professionisti e appassionati di cosmesi eco-bio attendavamo da anni. Ci tengo a sottolineare che una categoria particolarmente a rischio è quella dei bambini. Mettere al bando il Bisfenolo A è stato un buon punto di partenza, ma bisogna fare di più. Non possiamo assolutamente permettere che i nostri figli vengano esposti a sostanze così pericolose che ancora oggi si trovano anche in prodotti specifici per la detergenza dei neonati.  Il team BIODIZIONARIO ha preso una posizione all’avanguardia su questo tema, assegnando a tutte le sostanze “sospette” un semaforo rosso o doppio rosso a seconda della concretezza dei dati attualmente disponibili in letteratura scientifica. Il BIODIZIONARIO viene costantemente aggiornato in modo da adeguarsi alle decisioni prese in merito alle singole sostanze. Ne consegue che i prodotti che aderiscono allo standard BIODIZIONARIO APPROVED sono assolutamente privi di interferenti endocrini e che il BIODIZIONARIO è uno strumento fondamentale per escludere la presenza di interferenti endocrini dai nostri cosmetici.

Se è vero che strumenti come il BioDizionario si rivelano di rilevanza fondamentale per comprendere quali prodotti realmente mettiamo nel carrello fornendoci l’opportunità di orientarci verso scelte consapevoli e non nocive, è altrettanto vero che sulla questione biocidi, è assolutamente necessario aprire un dibattito serio ed accurato volto a fare luce sulla tossicità degli stessi e a promuovere formulazioni meno aggressive. L’eliminazione infatti degli interferenti endocrini è un traguardo sicuramente molto importante ma non un punto di arrivo. L’American Journal of Respiratory e Critical Care Medicine, in una recente ricerca scientifica, ha valutato l’esposizione ai prodotti per la pulizia professionale o domestica in relazione al declino della funzionalità polmonare. Ciò che è emerso è scioccante:

“l’uso di prodotti chimici per la pulizia potrebbe nuocere ai polmoni delle lavoratrici tanto quanto fumare un pacchetto di sigarette ogni giorno per 10 – 20 anni.”

Della questione si è occupato anche il team del Biodizionario: il pdf scaricabile qui – Pulire può danneggiare i polmoni quanto fumarecontiene l’articolo di approfondimento sulla ricerca in questione. In alternativa, è possibile consultarlo all’interno del forum di riferimento: http://forum.promiseland.it/.

 


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