Con oltre un milione di post su Instagram che riportano l’hashtag #celery, spopola sul web il sedano: sono in particolare succhi ed estratti a base di questo ortaggio a farla da padroni sui social, eleggendo a “superfood” quello che fino a qualche tempo fa era considerato semplicemente un ingrediente di zuppe e pinzimoni. Il suo successo mediatico, il cui picco è stato raggiunto nei primi mesi del 2019, è legato principalmente alle affermazioni di “guru del benessere” tra i quali spicca certamente Anthony William, autore di diversi testi legati alla guarigione con metodi naturali e ideatore del “celery juice movement“.
Sebbene non sia supportato da alcuno studio scientifico, parliamo di un vero e proprio movimento globale a cui hanno aderito milioni di persone che scelgono di bere circa mezzo litro di succo di sedano ogni mattina a stomaco vuoto, con l’obiettivo di migliorare la propria salute generale. Antinfiammatorio, antivirale e anticancro, ma anche in grado di curare disturbi mentali e infertilità: del succo di sedano si dicono vere e proprie meraviglie, ma bisogna sottolineare che non esistono a oggi studi scientifici che avvalorino la totalità di queste tesi.

Superfood: un trend che non si ferma
Il succo di sedano è stato la “tendenza healthy” del 2019, andando a incrementare il mercato dei cosiddetti “superfood” a livello globale: la diffusione di stili di vita più sani insieme alla maggiore consapevolezza della connessione tra cibo e salute ha portato nel tempo i consumatori a introdurre nella propria alimentazione questi alimenti-ingredienti – dei quali, va sottolineato, non esiste un elenco ufficiale – aumentandone in maniera esponenziale la richiesta e le vendite. Ma quali sono le prossime tendenze di mercato per quanto riguarda i “supercibi”? Secondo gli esperti, il mercato di questi alimenti a livello globale dovrebbe raggiungere un valore di 209,1 miliardi di dollari entro il 2026, aumentando con una crescita di mercato del 7,3% CAGR durante il periodo di previsione.
Dal momento che non esiste un elenco di alimenti considerati “super”, ma qualsiasi cibo che vanti proprietà benefiche per la salute, derivanti da una particolare caratteristica nutrizionale o da un’eccezionale densità di nutrienti può rientrare nella categoria, non esiste una previsione univoca per quelli che saranno i “superfood” di questo 2020. Tra i più gettonati ci sono gli alimenti fermentati – trend in forte crescita già dallo scorso anno – ma anche l’avocado, la barbabietola, il tè verde e la moringa, il cui mercato varrà 10 miliardi di dollari entro il 2025.
Tra i “superfood” si annoverano spesso anche frutti “esotici” come i frutti tropicali, ma da qualche anno anche nel nostro paese si è assistito a un aumento considerevole del consumo di “super cibi”, affiancato alla creazione di filiere locali. Secondo i dati dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy relativi al 2018, molti sono i frutti e “superfood” che dimostrano un trend in costante crescita: l’avocado, per esempio, ha registrato un tasso di crescita delle vendite di +121,0%, mentre lo zenzero ha continuato a guadagnare spazio in un ventaglio di prodotti differenti – in infusi, caramelle, confetture, tavolette di cioccolato, piatti pronti – mettendo a segno un +37,4% di vendite. Vendite in ascesa anche per la curcuma (+71,5% di vendite), la cannella (+11,6%) e il cocco (+9,7%).
Per approfondire: Superfood: cresce il mercato degli alimenti che fanno bene all’organismo, anche in Italia
Il parere dell’esperta
Cosa dire, intanto, rispetto alla “sedano mania” che spopola sui social? Al netto del fatto che non possa essere considerato una “medicina”, cosa dire rispetto alle sue proprietà per l’organismo? Ha senso considerare questo ortaggio un amico della salute al punto da renderlo una star del web, oppure si tratta dell’ennesima trovata mediatica senza fondamento? Risponde la dottoressa Erica Congiu, biologa nutrizionista.
Il sedano fa parte della famiglia delle Apiaceae, che comprende carote, prezzemolo e sedano rapa. Tra i suoi pregi principali c’è sicuramente il suo altissimo tenore in acqua, sali minerali e fibre ma possiamo apprezzare anche la presenza di vitamine A, C, K, e folati. Molte delle sue proprietà e benefici si riconducono proprio alla massiccia presenza di fibre, che a loro volta forniscono protezione nei confronti di una svariata miriade di malattie e disturbi come colon irritabile, stitichezza, diabete, ipercolesterolemia, dislipidemie, pressione alta e obesità. Ma alcuni benefici peculiari e unici del sedano sono da attribuire a una sostanza in esso contenuta, un antiossidante: l’apigenina. Nota per essere un flavonoide bioattivo, ha proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antiangiogeniche, antiallergiche, antigenotossiche e anticancerose.
Gli studi epidemiologici indicano che un’alimentazione ricca di flavoni ridurrebbe il rischio di alcune forme di cancro (in particolare, il cancro del seno, del tubo digerente, della pelle e della prostata). Si ipotizza che l’apigenina possa svolgere un ruolo protettivo in altre malattie influenzate dal processo ossidativo, come i disturbi cardiovascolari e neurologici. In particolare uno studio dell’Istituto per la Ricerca e l’istruzione IDOR ha dimostrato in laboratorio, che l’apigenina rafforza i collegamenti tra le cellule cerebrali e può essere usata nei trattamenti futuri, come un approccio alternativo per le malattie neurodegenerative .
Il sedano può quindi senza ombra di dubbio entrare a far parte del blasonato mondo dei “superfood”, alimenti con caratteristiche uniche e straordinarie a beneficio della salute. Con il benefit aggiuntivo di essere straordinariamente economico e facilmente reperibile. Se non piace il gusto aromatico o la consistenza fibrosa si può assumere sotto forma di estratto o centrifugato, da solo o insieme ad altri vegetali per aggiungere ulteriori vitamine e antiossidanti.
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